Lungo la pit-lane sento le grida di giubilo del mio team. Il mio primo Mondiale... È una sensazione bellissima, ma non sono felice al 100%...
Molti piloti mi si sono avvicinati per congratularsi con me, il che è un miglioramento notevole nei miei rapporti con i colleghi, dato che molto spesso si sono messi contro di me. Quando sono arrivato in F1 sapevo che sarebbe stata dura. Ho conquistato un posto in Toro Rosso e per mantenerlo ho dovuto lottare coi denti. Molti dicono che ho ridato spettacolo a questo sport, ma non è ciò che mi interessa. Certo, è bello sapere che ci sono fan che ti sostengono.
Inizialmente, non mi conoscevano così si sono messi contro di me solo per la mia età, poi, appena hanno capito che ero più forte di loro hanno cominciato a dire che ero troppo aggressivo e che la FIA mi favoriva. Ma stiamo scherzando?
La mia più grande fortuna è che ho una famiglia che mi ha sempre sostenuto e che lo fa tuttora.
Invece non riesco a pensare alla mia ex. Mi ha lasciato nel momento in cui avevo bisogno soprattutto di avere qualcuno vicino. Mi ha tradito con Carlos Sainz.
Involontariamente una lacrima mi scivola lungo il viso.
Sono fermo davanti al box della Red Bull.
Christian Horner mi viene incontro con un sorrisone in volto.- Vieni anche tu a festeggiare, dai!!!
Mi da una paccha sulle spalle e torna verso il motorhome.
Riluttante, lo seguo, anche perché non avrei altri posti dove andare.
Mi sorprende il fatto che anche Daniel sia qui a festeggiare. Sarebbe potuto andare insieme agli altri piloti per i locali.
- Ecco il nostro campione!!!
Grida, alzando in aria un bicchiere di spumante e con il suo solito sorriso stupido.
Urla di gioia rimbalzano per il motorhome.
Addobbi con scritto il mio nome sono appesi alle pareti, addirittura palloncini?
Non mi ero mai accorto della quantità di persone che sono dietro ad ogni nostro successo. Si accontentano di vedere una vettura competitiva, di sapere che il loro lavoro ha dato frutti. Ma nessuno li ricorda, a malapena vengono inquadrati durante le gare, anzi molti sono venuti oggi perché avevamo un'altissima probabilità di vincere. Alcuni lavorano da Milton Keynes. Non ci conoscono neanche. Noi non ci preoccupiamo di ricordarli, per il mondo, la F1 non esistono nemmeno.- Grazie ragazzi, io ... Non so proprio come ringraziarvi.
Altre lacrime calde fuoriescono dai miei occhi. Ho perso ogni minimo controllo delle mie emozioni.
Ma questi attimi spariscono in fretta.Daniel si avvicina porgendomi un bicchiere pieno fino all'orlo di birra.
- Non sei in grado di divertirti nemmeno stasera che hai vinto un Mondiale?
- Non sono molto in vena...
- Bevi.
Mi ficca in mano il bicchiere.
- E comunque non ringraziare noi per l'organizzazione.Piuttosto sai, la sorella del tuo manager? È una tua grande ammiratrice, si è presa in carico ogni minimo dettaglio della festa. Credo che si chiami Liliana.
Con un cenno della mano me la indica e torna in mezzo alla folla.
E beh, appena mi volto nella su direzione mi salta un battito. Seriamente. Devo avere le allucinazioni. Forse è vero che non reggo bene l'alcool. Altrimenti cosa ci farebbe un angelo con il personale Red Bull?
Ho bisogno di prendere un po' d'aria. Sto morendo di caldo. Ho paura.
L'aria pungente della notte mi rigenera, donandomi un minimo di lucidità.
Dopo pochi minuti un ombra si allunga sul terreno. Un lieve aroma femminile di vaniglia mi inebria. Più di un superalcolico.
Non ho il coraggio di alzare lo sguardo, eppure una forza sconosciuta lotta contro di me.
Incontro un paio di occhi verde smeraldo, magnetici, penetranti.
Non avevo le allucinazioni. È davvero un angelo.- È un piacere conoscerti finalmente, Max.
Anche la sua voce è ... celestiale.
E sicuramente sto facendo la figura del cretino. Santo cielo! Mi ero ripromesso più e più volte di mantenere una maschera gelida, di non permettere a nessuno di entrarci nel cuore, ma non ci sono riuscito. Nè con la squadra, nè con lei.- C'è qualcosa che non va?
Mi guarda preoccupata. Non riesce a trattenere un'espressione troppo buffa, che mi fa scoppiare a ridere. Dopo qualche secondo anche lei si unisce.
- No, niente, anzi, non c'è niente che non va, è solo che ... Sei fantastica.
- Oh, wow. Comunque mi chiamo Liliana, meglio Lily. I miei genitori non avevano altro da fare che darmi un nome assurdo.
- Piacere mio.
Di bene in meglio. Dopo non essere riuscito a formulare nemmeno una frase rispondo a ciò che aveva detto minuti prima.
Nonostante tutto la conversazione inizia a farsi più rilassata, è un piacere parlare con qualcuno che mi capisce completamente.
Il tempo scorre con una velocità assurda, è da ore che stiamo parlando, ma non sento stanchezza, solo euforia, felicità. Mi sento libero dai fantasmi che mi affollavano la mente.
È già l'albero e con grandissimo dispiacere ci dobbiamo lasciare.
Tra poche ore ho l'aereo per rientrare in Olanda e lei sicuramente deve tornare dalla sua famiglia.- È stato un piacere conoscerti Lily. Io ...
Mi interrompe con un lieve bacio, che mi fa impazzire.
- ... spero di rivederti.
Lei ride.
- Considerando che sono la sorella del tuo manager non è abbastanza ovvio?
- Dai sai cosa intendo.
- Sto solo scherzando. Spero anch'io di rivederti.
Mi scrive sulla mano il suo numero e mi volta le spalle.
- Scusa, ma devo proprio andare.
Ci si rivede in giro, Max.Rimango impalato a guardarla. Adesso devo proprio ammetterlo a me stesso.
Mi sono innamorato.Spazio Autrice
E così anche Max ha il suo happy ending.
Grazie a tutti voi che leggete questi stupidi racconti, spero che vi piaccia il capitolo.
Stavolta lo dedico a Comparedtoyou, che scrive decisamente meglio di me.
Così, un bacio.
Lucia
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Don't forget me//F1
FanfictionChristine vuole dimenticare il passato. Ma cosa accadrebbe se fosse più vicino a lei di quanto mai desideri? Anne desidera scrollarsi di dosso il nome che porta. C'è solo un uomo che la capisce, ma non ha il coraggio di farsi avanti. Ogni ragazza o...