I raggi di sole illuminavano le onde che si infrangevano sugli scogli.
Una ragazza era seduta su uno dei massi della scogliera. Centinaia di spruzzi d'acqua le si sollevavano intorno.
L'odore frizzante del mare le inebriava i sensi.
Sentiva il vento sferzarle il viso, sentiva la potenza del mare, che costruisce e distrugge, come l'amore.
L'amore, che l'aveva costretta a uccidere e fuggire da tutto ciò che conosceva.
Aveva lo sguardo perso in quell'infinito blu. Amava passare ore a guardare il mare. La rilassava, la faceva sentire protetta.
Lontano dalla crudeltà, dalle missioni.
Il suo ex-lavoro non le era mai piaciuto, ma era stata costretta dai debiti di suo padre ad assistere a quegli atti. E a compiere di peggio.
Il vento le accarezzava dolcemente il viso. Qualcuno gridò in lontananza il suo nome, riscuotendola dai suoi pensieri.
Con la grazia felina che le aveva donata l'addestramento si alzò e corse verso la sorella.
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-Ali! Non puoi nemmeno immaginare che idea ho avuto!- mi disse eccitata Ashley.L'unico problema è che le idee di mia sorella sono terribili. L'ultima volta che ha avuto un'idea così brillante ci siamo trovate nel mezzo di una foresta, con la sola compagnia degli alberi e di animaletti a dir poco ... fastidiosi.
Nel momento in cui sto per aprire bocca, mi interrompe, come al solito.
-Si va a Montecarlo!
Ecco, infatti. A causa di gente come i residenti a Monaco la mia vita è diventata un inferno. Nostra madre ci ha abbandonate con papà e quando veniva a trovarci aveva occhi solo per te. Io dovevo mantenere la famiglia metre papà arrivava fino a drogarsi per provare a scordare le dinamiche dei fatti. Abbiamo sempre avuto una famiglia a dir poco incasinata.
Ci finanziavano. Ma il prezzo da pagare era troppo alto. In uno dei suoi pochi momenti di lucidità nostro padre se ne accorse.
Si suicidò. Senza più debiti da ripagare ci ricostruimmo un minimo la nostra vita. Ma ormai la mia vita era rovinata.- Senti...
- Ti supplico, vieni... Ho anche i biglietti per il gran premio...- e mi interruppe un'altra volta.
- Va bene, okay- le risposi alzando le mani in segno di resa. Non riuscivo mai a dire di no alla mia sorellina.
Il viaggio verso Montecarlo fu un disastro. A quanto pare mia sorella non aveva capito che non sopportavo quel covo di ricchi e continuava ad elencare i posti in cui voleva andare. Ancora peggio, era il weekend del gp di F1. E dato che era giovedì ... Da quando papà se n'era andato non riuscivo più a guardare quello sport. Mi ricordava troppo i pochi momenti di felicità, con tutta la famiglia ancora insieme a lottare per decidere i posti.
Nostro padre ci aveva portato a vedere un gp a Monza. La giornata più bella della mia vita ... finché non eravamo tornati a casa. In quel momento la famiglia si era distrutta, o almeno rovinata per sempre. Non sarei mai riuscita a perdonare nessuno.
Probabilmente capì cosa stavo pensando, perché, per miracolo, smise del tutto di parlare.Parcheggiammo alla spiaggia e ci incamminammo verso il rettilineo. Nonostante tutto non riuscì a trattenere un brivido d'eccitazione, ma allo stesso tempo abebo un peso sul cuore. Ormai eravamo arrivate ai box e mostrato i pass al controllore.
Il primo box era quello Mercedes e mia sorella ci si fiondò subito dentro. Riuscii a stento a seguirla. I piloti erano intenti a firmare autografi e scattare selfie, ma non mi importava di loro. Piuttosto ammirai la potenza delle loro vetture. Uno dei miei sogni, da bambina, era di riuscire almeno una volta nella vita a correre su una di esse.
Ash era praticamente corsa verso uno dei due piloti. Non me lo ricordavo.
Diedi da lontano un'occhiata anche alle altre scuderie. Non riuscivo a riconoscere nessun pilota.
Mentre andavamo ai box Ferrari, Ash mi indicava ogni pilota con una breve descrizione e qualche gossip.Dopo averne "passato in rassegna" la maggior parte decidemmo di girare la città. In realtà fu mia sorella a decidere, ma ero sollevata di allontanarmi dal circuito.
A mezzogiorno ci fermammo a mangiare qualcosa al McDonalds di Fontville, davanti al porto.- Allora, sorellona, non dirmi che non ti stai divertendo.
- Okay, è come tornare un po' ai vecchi tempi- ammisi.
Mentre conversavamo, improvvisamente, qualcuno ci urtò involontariamente, facendo volare in aria un po' di cibo.
Mia sorella rimase a quasi a bocca spalancata guardando dietro di me, così mi voltai.
Incontrai un paio di occhi blu, blu come l'oceano illuminato dal Sole. Quel blu che amavo stare ad osservare.
Sentivo il mio cuore accelerare, non riuscivo del tutto a controllare le emozioni.
Aveva un viso piuttosto familiare, mi sembrava di averlo già visto da qualche parte, ma non riuscivo a collegarlo ad un fatto ben preciso.
- I'm so sorry ... what could I do for you to forgive me?
- Nothing ... we're fine.
- Okay, so ...I don't know why, but I think I'll see you around
Quando mi girai nuovamente verso mia sorella, che mi stava guardando sbalordita.
- Che c'è?
- Non dirmi che non ti ricordi di lui. E perché gli hai detto che non abbiamo bisogno di niente?!
- Sai già che la mia memoria fa schifo. E per il secondo, lascia stare.
- Si, ma ... il pilota preferito di papà?
- Si, Keke Rosberg, quindi?
- Non ti ricordi suo figlio? Quando siamo andate a Monza, era il suo primo anno in F1... L'anno scorso ha vinto il Mondiale- mi guarda speranzosa.
- Aspetta, forse ricordo qualcosa...
- Nico Rosberg. Non lo amo come Lewis, ma ...
- Okay, okay, non ho voglia di sentire i tuoi sogni sui vari piloti...
- O ex-piloti...
- Di F1.
Il più grande vizio di Ash è di interrompere le persone quando parlano per aggiungere inutili dettagli.
- Eddai, sorellona, non dirmi che non ti piaceva.- Che?!
Non so cosa ci trovi di divertente nella mia espressione, ma a quanto pare sto facendo una faccia strana.
- Non provare a mentirmi, ho visto come l'hai guardato.
- E come avresti fatto a vederlo dato che eri dietro di me?
- Linguaggio corporale.
Odio quando mette in pratica i suoi studi.
- Non posso proprio nasconderti niente, eh?
- E non provare più a dirmi che non ti piace MonteCarlo.
S. A.
Ciao a tutte (si, sto scrivendo durante storia e italiano)!
Non potete nemmeno immaginare come sia felice di essere riuscita a trovare un minimo di ispirazione, lo studio mi logora troppo.
E quindi, niente, grazie dei voti e visualizzazioni!
Lucia.
P.S. Bales3ri, vedi cosa si fa in classe, mentre balzate?
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Don't forget me//F1
FanfictionChristine vuole dimenticare il passato. Ma cosa accadrebbe se fosse più vicino a lei di quanto mai desideri? Anne desidera scrollarsi di dosso il nome che porta. C'è solo un uomo che la capisce, ma non ha il coraggio di farsi avanti. Ogni ragazza o...