CAPITOLO 15

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-Allora Valeria, come va a scuola?- chiede il nonno, addentando un pezzetto di pane.
Sulla tavola ci sono piattini di ogni tipo di antipasto: dalle olive ascolane a involtini di melanzane con crema di tonno e maionese, poi bruschette con pomodoro e salsina di peperoni e tanto, tanto altro. Sembra che la nonna abbia cucinato per un esercito.
-Tutto bene nonno. Mi avevano anche proposto di partecipare all'annuale quiz tra scuole- rispondo, mentre riempio un bicchiere d'acqua.
-Davvero?!- es calma mia nonna, tutta contenta -Allora dobbiamo festeggiare! Vado a mettere in frigo una bottiglia di spumante, così per quando finiremo di mangiare sarà fresco.- e così si alza velocemente e si avvia in cucina.
-No no no nonna, torna qui!- diciamo contemporaneamente io, mia mamma e mio papà.
-Ho...ho detto forse qualcosa di sbagliato?- chiede esitante.
-No, nulla. È solo che non ho accettato- spiego, calma e continuando ad assaggiare qualche polpettina.
-E...come mai?- domanda il nonno.
Sto per aprire bocca, ma mamma mi precede ed urla:-Perché la nostra Valeria parteciperà finalmente al suo primo concorso di salto ostacoli!-
Sembra più euforica di me per questo concorso!
-Bisogna festeggiare- dice di nuovo mia nonna, mentre noi intorno al tavolo ridiamo.
L'ora del pranzo passa abbastanza velocemente e arriviamo al dolce; la nonna ha preparato la mia torta preferita: la sbriciolona con crema al cioccolato!
Mentre papà riempie i bicchieri di spumante, io passo i piatti a ognuno e ne porto un pezzi anche a Buddy. Lo so che non gli fa bene, ma per una volta non cascherà mica il mondo!
-Bene, e ora- comincia il nonno, alzando in alto il suo bicchiere e invitando anche noi a fare lo stesso
-Un brindisi alla nipotina migliore del mondo! La tua gara sarà fantastica!-
Il suono dei bicchieri che tintinnano fra loro mi fa sorridere, e corro ad abbracciare tutti. Non avrei mai potuto desiderare una famiglia migliore.
Questa giornata sarebbe perfetta, se non ci fosse un qualcosa che costantemente mi obbliga a ricredermi. Come una nota sbagliata in una bellissima canzone.
Come un capitolo orrendo in un libro meraviglioso.
Come una barriera abbattuta all'ultimo ostacolo dopo un percorso netto.
-Valeria, qualcosa non va?- domanda mamma, accorgendosi della mia strana espressione.
-No...tutto ok, stai tranquilla mamma. Vorrei solo stare un po' da sola, se non vi spiace- e così esco fuori.
Sul retro della casa dei nonni c'è un albero di mandorle al quale è appesa un'altalena di legno. Ci andavo sempre da piccola, e soprattutto ora è un ottimo posto per pensare.
Mi accomodo sulla tavola di legno e inizio a dondolare lentamente.
Le foglie sono ormai cadute tutte e formano un tappeto colorato, e sugli alberi sono rimasti solo dei rami grigi. Grigi come la mia anima al momento.
-Valeria- una voce interrompe i miei pensieri -Andrà tutto bene, vedrai. Maurizio riuscirà a trovare una soluzione.-
-Lo so, mamma. Lo so. Ma non riesco a non pensare che potrei perdere l'unica cosa bella che ho avuto in questi anni. Tu sai quanto Mystic sia importante per me. Sai quanto mi ha ha aiutata. E il fatto che lei potrebbe non essere più con me, il fatto che non potrei più dirle grazie per tutto ciò che ha fatto...mi fa impazzire.-
-Credimi, so esattamente come ti senti, e capisco quanto sia difficile per te. Purtroppo non ho alcun consiglio da darti, e non sai quanto io mi senta in colpa per questo. Posso solo dirti che prima o poi la ruota gira per tutti e arriverà anche per te e per noi un po' di pace.-
-Mamma, non devi assolutamente sentirti in colpa, anzi. Solo il fatto che tu e papà mi siate vicini significa già molto per me...Forse ora è meglio rientrare.- dico alla fine. Mia madre mi abbraccia e si dirige di nuovo dentro, mentre io resto ancora un po' a dondolare e a guardare le nuvole.

-Grazie per tutto nonna, il pranzo era ottimo come sempre- le sussurro dopo averle lasciato un bacio sulla guancia.
-Ciao nonnino! Mi raccomando, tratta bene Buddy e non farlo arrabbiare- ridacchio.
-Non farlo arrabbiare? È lui che mi fa i dispetti.- si difende, ma nel frattempo accarezza la testa del cane con fare dolce.
Salgo in macchina, seguita poi da mamma e papà, e ritorniamo a casa. Appena varchiamo la soglia, squilla il telefono.
-Che succede?- domanda mia madre preoccupata, dopo aver risposto. Non riesco a sentire cosa dicono dall' altro lato della cornetta, ma resto ugualmente ad ascoltare la conversazione. -Il cellulare?...Ok, non preoccuparti...No no, Fabrizio lo passerà a prendere domani...D'accordo...Ok, ciao!-
-Chi era?- chiedo a mia madre.
-La nonna. Hai scordato il telefono da lei-
-Già! Che sbadata che sono. Maurizio mi aveva inviato un messaggio ma non so cosa dice.
-Se vuoi lo chiamiamo e lo chiediamo a lui- propone mamma.
-No, tanto tra mezz'ora dovrò essere in maneggio. Ma grazie lo stesso- sorrido.
Vado in bagno e tiro fuori dall'armadietto una maglietta a maniche lunghe, pantaloni da equitazione e gilet. Indosso il tutto e poi faccio una treccia bassa. Quando esco mancano solo quindici minuti.
Corro in garage a tirare fuori la bicicletta e, dopo aver messo gli stivali e i guanti e aver preso il cap, mi avvio verso il circolo ippico.
In cielo iniziano a farsi strada dei nuvoloni grigi e un venticello pungente fa muovere le foglie cadute degli alberi. Mi piace guardare il paesaggio autunnale intorno a me, è rilassante e mi trasmette pace.
All'improvviso mi accorgo che sto per arrivare contro uno scatolo in mezzo alla strada e giro il manubrio velocemente, andando a finire sulla corsia opposta. Una macchina che sta arrivando proprio da quel verso frena bruscamente, mentre io vado a finire in una pozzanghera di fango sul ciglio opposto della strada, sotto un cespuglio appena annaffiato. Dannazione, capitano tutte a me!
L'uomo al volante scende per assicurarsi che stia bene.
-Ragazzina, cosa ti è preso?- domanda.
-Stavo andando a sbattere e ho girato troppo scattosamente- gli spiego.
-Per tua fortuna stavo andando piano e sulla strada non c'era nessun altro. Guardati, ora sei tutta sporca di fango. Dai, ti scorto fino a casa e...- confabula in mezzo minuto senza prendere fiato.
-Mi scusi- provo a interromperlo.
-Questi ragazzi di oggi, sempre con la testa fra le nuvole! E poi succedono gli incidenti- continua lui però.
-Mi scusi!- riprovo.
-Che paura mi hai fatto prendere, pensavo di averti uccisa e stavo già per...-
-Signore!!!- grido. Finalmente la smette di blaterare e mi guarda con occhi spalancati. Forse ho alzato troppo la voce. -Sto bene, non si preoccupi. Anzi, mi scusi se l'ho fatta spaventare, ma vado davvero di fretta e sono in ritardo. Grazie per la sua proposta, ma devo andare. Grazie e arrivederci-
Riprendo la bicicletta e ricomincio a pedalare velocemente verso il maneggio.
Quando arrivo corro nel bagno e mi sciacquo la faccia, sperando di togliere un po' di fango anche dai capelli. Nulla da fare.
Esco e mi giungono alle orecchie delle risate. Chi sarà?
Voltandomi verso l'ingresso della scuderia scorgo due ragazzi piegati in due dalle risate e, da come mi indicano, capisco che il motivo del loro divertimento sono io.
Mi avvicino a loro e cercano di trattenersi un po'. Almeno qualcosa della buona educazione se la ricordano.
-Qualche problema?- chiedo, con aria di sfida.
Uno di loro, con occhi color nocciola e capelli castani, ricambia il mio sguardo e risponde:-No, assolutamente. Ci stavamo solo chiedendo come hai fatto a ridurti un quello stato. Il tuo cane ti ha scambiato per il palo, novellina?- Riprende a ridere e batte il cinque con il  suo amico per quella che sarebbe dovuta essere una bella battuta, ma che non è venuta affatto bene come sperava. E poi novellina a chi? Chi diamine è questo tipo e come si permette? Vuole giocare? Perfetto, giochiamo.
-Si, il mio chihuahua a qualche problemino di stomaco ultimamente- rispondo, accarezzandogli il ciuffo per fargli capire che il mio "chihuahua" sarebbe lui. Poi lo oltrepasso e vado verso il paddock di Mystic Magic. Posso giurare di averlo visto contrarre la mascella e indurire lo sguardo.
Apro il paddock e lascio che la grigia mi segua fuori senza bisogno di longhina.
-Come ti chiami, ragazzina?- riprende poi il ragazzo. Ha il fisico abbastanza scolpito ed è alto. Credo non abbia più di diciotto anni.
-Forse dovrei essere io a farr le domande. Chi siete voi?- replico acida.
-Quanta simpatia- si limita a commentare l'altro ragazzo, poi esce dalla scuderia.
-Mi chiamo Andrea- risponde -Ora tocca a te-
-Io sono Valeria. È la prima volta che vi vedo qui.-
-Allora mi sbagliavo, non sei una novellina! Sai, conciata in quel modo mi eri sembrata una tipa alle prime armi che inciampa in ogni cosa- ride.
-Quando starai per essere investito potremo riaffrontare questo discorso. Per ora ti basti sapere che sono finita in una pozzanghera. Quindi? Cosa ci fai qui?- Prendo sottosella, agnellino e sella e poso tutto sul dorso di Mystic Magic.
-Sono il nipote di Flavio, lo stalliere. Lo conosci?-
-Certo che lo conosco! Tutti lo conoscono qui- rispondo, mettendo al loro posto striglia, brusca e nettapiedi. -Ma perché sei venuto? Insomma, avrai forse diciotto anni, sai che tuo zio lavora in questo fantastico posto, com'è possibile che non ti sia mai venuta la curiosità di venir a vedere?- butto fuori, senza pensarci.
-Hei hei, vacci piano! Io non sono di qui e non ho tutto il tempo da perdere qui tra cavalli! E poi cosa ti fa pensare che sia la prima volta che vengo qui, novellina?-
Ancora con questo nomignolo.
-Forse il fatto che vengo qui ogni giorno da più di otto anni ed è la prima volta che vedo la tua faccia? Sei tu il novellino qui, non io- termino, mettendo la testiera a Mystic Magic e dandole qualche pacca sul collo.
-Anche tu sbagli, ragazza.-
-Ah si? E su cosa, illuminami.-
-Non ho affatto diciotto anni, solo sedici-
-Non è colpa mia se ne dimostri di più-
-Non è colpa mia se sono così bello da dimostrarne di più- ripete, imitando il mio tono.
-Lo sai che fai delle pessime battute?- arriccio il naso e incrocio le braccia.
-Dicono tutte così, ma tanto alla fine mi vengono sempre dietro- si vanta il ragazzo.
Mi viene quasi da ridere, ma cerco di trattenermi per non dargli corda, quando vedo Flavio entrare in scuderia e dirigersi verso di noi.
-Andrea! Vedo che hai già fatto conoscenza con la nostra Valeria. Allora Vale, è un bravo ragazzo mio nipote, vero? Molto simpatico-
-Già- mento spudoratamente.
Si Flavio...Diciamo così commenta sarcastica la mia coscienza.
-Dov'è Maurizio? Oggi nel campo all'aperto?- chiedo, per cambiare discorso.
-Maurizio non c'è, non ti ha avvisata?-
Ecco cosa voleva dirmi nel messaggio...
-Giorgia sta per partorire, si sono rotte le acque e lui è corso via!-
Gorgia è lamoglie di Maurizio, e sono in attesa del loro secondo figlio. Beh, ancora per poco in realtà.
-E cosa fai con Mystic?
-Mi ha detto di fare un normale allenamento, ma devi far fare alla cavalla molto lavoro in piano e solo alla fine un percorso di 80 cm al massimo-
-D'accordo, allora vado a riscaldare Mystic Magic-
-Ci sarà Luana a darti un'occhiata, comunque-
-Luana? L'insegnante di dressage?-
-Già, pare che Maurizio le abbia chiesto una mano per le lezioni di oggi. Forza, non farla aspettare!-
Prendere le redini di Mystic e ci dirigiamo verso il campo all'aperto, anche se non è proprio una bella giornata-
-Scommetto che questo ronzino non riesce a saltare più di 50 cm- dice Andrea alle mie spalle. Mi blocco improvvisamente e mi volto. Sono certa di essere rossa come un peperone, ma non mi interessa.
-Come hai detto, scusa?- chiedo, stringendo i pugni.
-Quel ronzino non riuscirà a saltare più di mezzo metro- ripete, con aria di sfida, incrociando le braccia.
-Scommettiamo? Se questo ronzino, come dici tu, riuscirà a fare un percorso netto, tu chiederai scusa e verrai per due settimane qui a pulire il suo box e tutti i suoi finimenti. Se invece vinci tu...-
-Se invece vinco io verrai a cena con me e mi bacerai- propone.
-Neanche morta! Al massimo ti offro una pizza- cerco di mediare.
Andrea ci pensa un po' si e poi mi porge la mano, così che possa stringergliela per siglare il patto.
Riprendo a camminare per il vialetto con passi infuriati. Come si permette di  chiamare Mystic in quel modo? Ma poi perché ultimamente se la prendono tutti con lei? È una cavalla stupenda e da quando è arrivata qui è migliorata in modo spettacolare. Non ha nemmeno idea di cosa sia un ronzino, quel tipo antipatico.
Noto che Mystic Magic avanza verso il campo con passi veloci e determinati.
-Coraggio Mystic. Facciamo gli vedere con chi ha a che fare!-

Heeei lo so sono in ritardissimo con l'aggiornamento ma, credetemi, questo capitolo ci ho messo più a copiarlo sul telefono che a scriverlo.
Comunque, cosa ne pensate del nuovo personaggio?
Fatemi sapere!

P.s qui sta nevicando in modo incredibile, ed è stranissimo dato che abito in un piccolo paesino del Salento! Speriamo che lunedì le scuole restino chiuse (così mi salto anche la verifica di Tedesco😇)

P.p.s. L'immagine per questo capitolo la metterò un altro giorno, ora devo staccarmi dal telefono!

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