My Night Diamond

CAPITOLO 14

-Infatti cosa?- lo incito.
Maurizio resta in silenzio per un po', prima di continuare ciò che aveva cominciato a dire. Passano solo pochi secondi, ma che sembrano ore interminabili. Mentre il mio cuore batte all'impazzata, non so se per gioia o per paura di quello che sto per conoscere, un suono interrompe il momento. Mi guardo intorno, cercando di capire quale sia la fonte da cui viene, quando mi ricordo che questa è la suoneria del mio cellulare. Proviene dal box di Mystic Magic. Probabilmente mi sarà caduto prima, nella fretta di far uscire la grigia.
Sul display compare il nome di mio padre.
Rispondo, mentre mi avvicino di nuovo al mio istruttore:-Papà?-
-Valeria, hai trovato il puledro?- domanda, appena sente la mia voce.
-Si, si. È tutto ok, non preoccupatevi.-
-D'accordo. Potresti tornare a casa, per favore? Io e mamma dobbiamo parlarti.-
-È urgente?-
-Si tesoro. Sarebbe meglio se venissi subito.-
-Ok,datemi il tempo di arrivare a casa.-
-A dopo.- mi saluta e riaggancia.
-Allora?- chiedo a Maurizio.
-Vai, i tuoi ti aspettano- replica però lui.
-Ma...-
-Niente ma. Posso parlartene anche più tardi. Ci vediamo a pomeriggio per la lezione.- e detto ciò si dirige verso il paddock di Atlantis.
-Ma Maurizio! Maurizio!!!- lo chiamo, sperando che si volti, ma lui non lo fa.
Recupero la bicicletta dal cespuglio dove l'avevo lasciata per la fretta e pedalo verso casa. Cosa sarà successo? Come mai tanta urgenza? L'ultima volta che i miei genitori mi hanno parlato non era per qualcosa di piacevole. Mamma non dà tanto a vedere che soffre, ma io la conosco. Fa di tutto pur di non far preoccupare me o papà.
Immersa nei pensieri, arrivo a casa e lascio la bici sul piccolo pianerottolo, prima di entrare in casa.
Appena varcata la soglia, noto qualcosa di divertente. Sui gradini della scala che porta al piano notte ci sono infatti tutti i miei cavallini giocattolo: dal più piccolo al più grande, di tutti i colori e in ogni posizione.
Chiudo la porta alle mie spalle e decido di seguire quelli che per anni sono stati i miei compagni di giochi quando ero sola. Arrivo al piano superiore, lentamente e con il cuore a mille. Continuo a camminare fino a quando la fila di cavallini si interrompe davanti alla porta chiusa della camera dei miei genitori.
Busso.
Nessuna risposta. Così poso la mano sulla maniglia e apro. La stanza è vuota. Tutto è al proprio posto, il letto sistemato.
Poi però noto una busta bianca sul comodino di mia madre. Sopra c'è scritto il mio nome. Ne sfilo il contenuto. All'interno c'è una lettera ripiegata perfettamente, e la apro per leggerla:

"Cara Valeria,
prima di continuare a leggere, ti chiediamo di andare ad aprire la prima anta a destra del nostro armadio..."

Vado verso l'armadio e faccio come c'è scritto nella lettera.
Il mio viso viene rigato da tante piccole lacrime, mentre la mia bocca si apre in un enorme sorriso. Appeso all'anta c'è un bellissimo completo da gara: un paio di pantaloni bianchi e una meravigliosa giacca blu notte, sulla quale risaltano dei bottoni color oro. Non ci posso credere. I miei genitori hanno davvero comprato questa giacca? È stupenda, e sarà costata tantissimo.
Riprendo in mano la lettera, mentre ancora ammiro entusiasta il mio nuovo completo.

"Allora, ti piacciono? Ci siamo accorti di come ammiravi quella giacca ogni volta che passavamo davanti a quel negozio!
Tesoro... Si, perché tu sei il più grande tesoro della nostra vita... Sappiamo quanto ci tenevi a partecipare ad una gara. Ogni volta che le guardi in TV, ti si illuminano gli occhi. E finalmente il tuo sogno sta per realizzarsi. Dopo tutto quello che hai passato, che abbiamo passato, forse anche per noi il mondo sta tornando a girare nel verso giusto. Non ti sei mai arresa, Vale, e non sai questa tua determinazione quanto ci abbia contagiati ad andare avanti. Nei momenti bui, il vederti felice in sella ad un cavallo faceva ritornare la luce.
Questo è un piccolo regalo da parte nostra, per ringraziarti di tutto quello che ci dai ogni giorno. Indossa questo completo com fierezza, piccola guerriera, e sappi che anche se a quella gara non arriverai prima, per noi sarai sempre l'amazzone più brava del mondo.
Ti vogliamo bene,
Mamma e Papà