Tre colpi

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Luci. Cazzo. Cazzo. E ancora cazzo. Lato positivo: almeno mi salveranno. Lato negativo: c'è qualcosa in giro. Cazzo. E il negozio è vuoto, perdio. Ho troppa fame, devo assolutamente fare qualcosa.

La luce dal camioncino illuminava tutto intorno. Dalle feritoie laterali e posteriori spuntavano le canne dei mitragliatori dei soldati all'interno, mentre di fronte al pilota la formazione avanzava lentamente puntando le armi in ogni direzione.

I tempi erano ristretti: tre minuti in tutto per scendere, fare pulizia e ritornare a bordo. Poi il pilota sarebbe ripartito comunque, con o senza gli altri.

Di fronte a loro, in mezzo alla strada, solo l'asfalto. Alla loro sinistra, la strada che incrociava quella da cui erano venuti era bloccata da un maxi tamponamento che si dilungava per almeno 20 metri, con tre auto, un furgone e un tir, che chissà per quale motivo aveva cercato di passare con la forza tra quel macello di metallo, riuscendo solo a incastrarsi e a ribaltare il rimorchio tra la strada e il marciapiede. Anche all'autista, che pendeva per metà al di fuori del parabrezza, non era andata meglio.

Alla loro destra la recinzione del giardino, una berlina tedesca parcheggiata con ancora una portiera aperta, e il lampione della luce, dalla cui base guardavano la scena ripresa dalle piccole telecamere fissate in cima.

Ok. Allora è deciso. Esco, dico qualcosa per farmi riconoscere, alzo le mani e sarò salvo. E finalmente mi porteranno al cibo. Mi sembra di aver ritrovato le forze che pensavo di aver perso definitivamente, ma forse è solo il mio ultimo moto di speranza. Ce la posso fare. Ce la devo fare. Li vedo, ormai sono a pochi metri dalla vetrina, posso sentire i loro passi. Era ora.

La squadra avanzava lenta, con i fucili d'assalto spianati e il favore della luce alle loro spalle. Le indicazioni erano precise, e sapevano cosa avrebbero dovuto affrontare.

Di fronte a loro, comparve uno di quei cosi, che nel vecchio mondo era stato un uomo.

Sbraitava come tutti gli altri. Aveva gli occhi iniettati di sangue, la bava alla bocca, e lo sguardo famelico delle bestie. Come tutti gli altri.

BANG! BANG! BANG!

Arretrarono in fretta, salendo all'indietro sulla camionetta che ripartì in fretta verso la loro prossima missione.

Apocalisse OraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora