Ma cosa cazzo è successo... nonsento più niente, ho le orecchie che fischiano talmente tanto chefaccio fatica a stare in piedi. Alla fine quel povero bastardo si èpreso tre pallottole al posto mio, e dire che lo conoscevo pure divista, se non sbaglio era il padre di quello del secondo piano. Nonche al figlio sia andata molto meglio, visto che al secondo giornodopo il disastro dalla finestra si potevano vedere pezzi di lui pertutto il giardino. Almeno fino a che non si erano mangiati purequelli. Il problema di fondo però rimane: ho fame! Per fortuna cisono ancora delle lattine di fagioli e piselli, non sarà comemangiare da Canavacciuolo, ma almeno mi sono evitato le pacche sullespalle.
La telecamera disorveglianza si girò con un ronzio sommesso in direzione delnegozio. Dall'altro capo di quell'immaginario filo, quella che fino aqualche settimana prima poteva essere una studentessa di ingegneriacontrollava le immagini del settore ritrasmesse sugli schermi inbianco e nero. Un controllo di routine, dopo un'azione lampo dipulizia, giusto per essere sicuri che non ci fosse bisogno dirinforzi in caso di movimenti sospetti. Il protocollo era diventatoestremamente severo, da quando dopo "la caduta", troppo fiduciosidella forza militare, alla quarta azione lampo avevano perso duesquadre più una di supporto. E tutto solo perché la tizia prima dilei (le cui ceneri erano ormai già dispere insieme a quelle degliinfetti) si era lasciata sfuggire che da dietro all'angolo della zonaripulita non solo c'era un gruppo di infetti "dormienti", ma chedal palazzo di fianco a quello ripulito ne erano usciti almeno altretre dozzine inferocite che avevano attaccato di sorpresa anche lasquadra di supporto. E mentre passava al setaccio con lo sguardo ognicentimetro delle immagini ritrasmesse in wireless, lo vide. Erarannichiatto in un angolo, appena poco più in là rispetto a doveavevano fatto fuoco qualche minuti prima. Stava avidamente mangiandocon le mani il contenuto di quella che sembrava una scatoletta diverdure. Un "esule", nella nuova denominazione. Un "codiceporpora" nel gergo militare.
Ci voleva proprio. Freddo, insipido,forse scaduto, ma almeno ho mangiato qualcosa. E se mi va di culoriesco pure a portarmi a casa qualcosa, così da non dover rischiaredi nuovo di uscire. Quei maledetti in divisa mi avranno anche salvatoil culo (oddio, forse più quel povero bastardo del mio vicino, adire il vero), ma se mi prendono non so cosa sia meglio, se morire distenti qui in strada, rischiare di diventare la cena di qualchebastardo, o se finire incappucciato dentro ai loro blindati. Ma sefaccio attenzione posso farcela, mi basta passare dietro a quellaberlina e poi uno scatto fino a... Cazzo!
Ilbuio si fece luce, la strada fino a quel momento silenziosa si riempìdel ticchettio monocorde del motore di due blindati. I passi deisoldati lo circondarono in un attimo e da dietro agli elmetti e lemaschere di protezione le voci metalliche gli intimarono di alzare lemani. Da dietro alle spalle quattro mani nerborute lo buttaronofaccia a terra senza complimenti, e mentre le braccia ormai stanchegli venivano legate dietro la schiena, il cappuccio nero gli vennecalato sul volto.

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Apocalisse Ora
TerrorUn racconto in divenire diviso in parti; un sopravvissuto all'apocalisse, in pericolo di morte in un mondo diverso e stravolto fin nelle sue radici, cercherà di non arrendersi alla fame e alla fine del mondo.