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Era arrivato il momento, per le due sorelle, di sostenere l'ennesimo colloquio di lavoro. Entrambe dal rinomato nome, Ricky e Ally , meglio conosciute come "Green e Blue", le due sorelle si trovavano sedute su sedia di pelle marrone davanti ad una scrivania di vetro nero con alle spalle un uomo asiatico sulla cinquantina d'anni, vestito con un completo elegante nero e la cravatta rossa.

"È un onore avere delle truccatrici del vostro calibro per i miei ragazzi. Spero vi troviate bene nella mia agenzia." Disse il signore, porgendoci e stringendoci le mani.

"Sarà un onore per noi lavorare al fianco di celebrità come i Bangtan boys." Disse la più grande stringendo calorosamente la mano all'uomo ed inchinando solo la testa.

"Ci rivedremo al più presto, ora andate a conoscere i miei ragazzi."

Il signore incitò le due ragazze ad uscire dal suo studio e di diregersi verso il salone dove avrebbero poi conosciuto i famosi Bangtan, avrebbero dato prova della loro bravura nel lavoro e avrebbero confermato il nome di grande fama che era inciso sul loro volto.
Il corridoio era lungo ma non abbastanza da far sembrare che quel tragitto fosse durato un lungo periodo di tempo.
Appena sulla destra c'era una grande porta bianca con sopra una stella nella quale era inciso "BigHit".
Le due ragazze si apprestarono ad entrare trovandosi davanti ad una scena che non era propriamente da KPOP star ma da ragazzi dai 20 ai 24 anni con una mentalità ancora infantile.
La stanza era sottosopra a causa di due ragazzi che scappavano da un altro più alto di loro, gli altri tre cercavano di fermare questa rincorsa al clandestino mentre uno era rannicchiato su un divanetto a due posti, troppo piccolo per lui, intento a dormire.
Il tutto si fermò quando uno dei ragazzi intento a scappare iniziò ad aprire la sua bottiglietta d'acqua e a versare il contenuto un po' a caso nella stanza e senza accorgersene, indirizzò uno schizzo verso la più piccola delle sorelle, la quale schivò il liquido in maniera quasi naturale.

"Tu devi essere Jimin, Park Jimin, se non erro?" Prese poi parola, la più grande rapendo tutti i ragazzi davanti a lei con i suoi occhi verdi.

"Sì!" Affermò il ragazzo con sicurezza.

"Allora sarai assetato, prendi un po' della mia acqua." Disse estraendo la sua bottiglietta d'acqua dalla borsa, aprendola e versando un po' del contenuto sulla testa del ragazzo causando il riso sulla bocca di tutti.

"Piacere di conoscerti, il mio nome è Ricky." Disse la ragazza alta sorridendogli divertita.

Era snella e slanciata , formosa e solare, due smeraldi chiari al posto degli occhi, capelli colorati di una sfumatura che andava dal nero, al blu e finendo con un celeste acceso, per questa volta, un paio di labbra carnose colorate da una tinta viola e vestita con una felpa azzurra stretta e un paio di pantaloni con fantasia militare, un po' più larghi della sua taglia, che finivano infilati in delle Timberland completamente blu, dalla suola ai lacci.

"Ma chiamami Green." Disse riponendo la bottiglietta nella borsa.

"Io invece sono Ally, piacere di conoscervi e di lavorare con voi."

L'altra sorella era completamente diversa, anche nel carattere, l'unica cosa che le accomunava era la forma del viso.
Era un po' più bassa di sua sorella, capelli biondi finenti in una sfumatura rosa, quasi impercettibile.
Indossava una maglietta crop top corta fin sotto al seno, che faceva intravedere il reggiseno sportivo color blu cobalto, un paio di skinny blu pastello strappati all'altezza delle ginocchia e un paio di Dottor Martens nere alte.

"Potete chiamarmi Blue." Sorrise calorosamente.

"Green e Blue? Che nomi sono?" Disse Jimin cercando di asciugarsi.

"Non ci credo, lavorerete con noi?" Disse un ragazzo dai capelli biondo cenere e un paio di labbra che ispiravano pensieri non casti nella mente della più grande.

"Sì, Taehyung, ti fa piacere?" Disse la più piccola, vedendo che Green era abbastanza persa nei suoi pensieri per rispondere.

"Le conosci?" Chiese uno dal colore di capelli indefinito tra il giallo scuro e il rosso chiaro, tipo color mandarino.

"Ovvio, sono le truccatrici più famose del mondo!" Rispose Taehyung.

"Hanno truccato le migliori star, tra cui Jennifer Lopez, Rihanna, Shakira, Beyoncé e molti altri." Continuó uno spirito comparso dal nulla. Aveva i capelli color pece e la pelle più bianca della luna.

"Non esageriamo, abbiamo solo fatto esperienza su ciascuna di loro per circa 6 mesi per ognuna." Disse la più grande cercando di non gonfiare ciò che realmente era.

"Perché ve ne siete andate? Cioè non che mi dispiaccia, ma perché siete in Corea?" Chiese il fantastico leader che Green non faceva altro che immaginare in momenti ben diversi.

"Andiamo su richiesta, le star hanno bisogno di poter andare a comprare il pane senza che nessuno le assalga da un momento all'altro. Più le star sono in popolarità crescente, più abbiamo possibilità di essere loro assistenti, non facciamo mai contratti fissi e in genere duriamo 6 mesi per star." Disse Green cercando di non spogliare con gli occhi la divina figura davanti a lei con i capelli biondi, le labbra piene, la pelle ambrata e gli occhi sottili.

"No, non ci credo, voi due siete quelle che hanno creato le tinte che praticamente noi tutti usiamo?"
Disse il più grande, dal colore di capelli rosa, labbra enormi, spalle da mozzare il fiato, e la mente della povera ragazza dai capelli azzurri ormai ridotta ad un giradischi rotto.

"Va bene belli imbusti, che ne dite se iniziamo?" Disse la più piccola.

"Belli imbusti?" Domandò il moro dagli occhi grandi, piercing sulle orecchie, e una strana mania di tirare fuori la lingua ogni qualvolta esponeva il suo sguardo ammiccante e piacente.

"Quindi già mi consideri bello da morire?" Continuò.

"Jimin non montarti la testa, era ironica." Rispose Green difendendo sua sorella ormai diventata rossa.

Iniziarono a preparare tutto il necessario estraendo le spazzole più strane e impensabili dai borsoni abbinati con i loro capelli e mettendosi a proprio agio nella stanza.

"Qualcuno vuole cambiar tinta?" Chiese Blue fissando tutti i membri.
Si fecero avanti il ragazzo alto con i capelli mandarino e Jimin.

"Non mi aspettavo diversamente." disse Green vedendo il moro accollarsi a sua sorella.

"Mettiamo il mio o il tuo?" Disse Blue alla sorella.

"Mio! Ho più canzoni di te." Disse esaltata Green iniziando a prendere una specie di porta cipria nero con inciso una sigla di due colori diversi per cofanetto.
Lo aprirono, connessero al telefono di Green delle particolari cuffiette e iniziarono a lavorare, ballando a ritmo di una canzone qualunque, della quale sapevano i passi di una coreografia.

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