Pochi istanti mi separano dal gelo.
《Aspetta, non sarà meglio coprirci un po'? 》chiedo guardandolo
Si ferma a pensare per un millisecondo.
《Meglio di si》sempre tenendomi per mano sale al piano di sopra portandomi in camera mia.
Corro subito verso la grande cassa di legno posta sotto la finestra e tolgo tutti i cuscini e i libri che ci sono sopra, per poi aprirla.
Tiro fuori una mia giacca a vento e una di mio padre, da poter prestare a Blake.
《Tieni》 gli porgo la giacca.
《Ti voglio pronta in meno di cinque minuti》 afferma divertito uscendo dalla mia stanza e dirigendosi probabilmente in bagno.Ma il bagno serve a me.
Lo rincorro sperando che non sia ancora entrato e fortunatamente era sul punto di farlo.
《Aspetta, il bagno serve a me, tu cambiati in camera mia》 dico spingendolo verso la stanza in questione.
Segue il mio ordine senza proferire parola.Chiudo la porta del bagno e mi tolgo il pigiama entrando velocemente nella doccia e lavandomi in meno di dieci minuti, noncurante della temperatura dell'acqua.
Esco e mi asciugo mettendo l'intimo preso in precedenza, un paio di jeans neri abbastanza pesanti, una felpa dell' Hard Rock cafè presa in un viaggio europeo e finire il tutto mettendo la giacca sopra.Apro la porta del bagno e mi dirigo verso la mia camera per vedere se Blake è pronto.
La camera è vuota.
Scendo al piano di sotto e lo vedo sul divano a parlare di qualcosa a me sconosciuto, con mia madre.
《Di che parlate?》li raggiungo dopo aver infilato le scarpe.
Mia madre mi sorride mentre il mestruato si gira di colpo e si affretta a dire 《no no, nulla》 sorridendomi anche lui in seguito a questa frase.
Umh,okay.
Guardo fuori dalla finestra e vedo che nevica ancora.
《Dai Blake andiamo》 tiro un urletto saltando sul posto per poi correre verso di lui, prenderlo per il braccio e tirarlo fino fuori casa.
Mollo la soffocante presa e mi metto davanti alla strada a osservare i piccoli puntini bianchi che si posano sul suolo, sugli alberi e su tutto ciò che incontrano.
Rimango a fissare lo spettacolo per qualche minuto finché non sento qualcosa colpirmi la schiena.
Mi giro e vedo il mio migliore amico che sorride strafottente con una palla di neve in mano.Sorrido istintivamente.
Mi abbasso facendo per allacciarmi la scarpa ma prendo della neve e gliela lancio in faccia.
《Vuoi la guerra? E guerra sia.》Lo guardo con tono di sfida per poi correre velocemente dietro un albero e preparare tutte le "munizioni".
《Preparati Carter. Ci sarà da divertirsi》Lo sento sogghignare.Molte palle di neve dopo ci ritroviamo stesi per terra col fiatone.
《Questa l'hai vinta tu》esclamo esausta.
Non dice nulla, mi guarda e basta.Si alza e aiuta anche me ad alzarmi.
《Grazie piccoletta》sussurra abbracciandomi.
《Grazie di cosa?》ridacchio leggermente.
《Di restare nonostante il mio carattere di merda, di essere te stessa e non come quelle galline che ci sono a scuola, di essere riuscita a entrare nella mia vita nonostante vivevamo in mondi completamente diversi che però ora, essendo insieme, tutto è diventato un solo, unico e speciale mondo. Il nostro.》si stacca da me e mi sorride prendendomi le mani.
Rimango spiazzata da questa risposta perciò non dico nulla ma lo abbraccio di nuovo.Rimaniamo abbracciati, in silenzio per non so quanto tempo finché lui si stacca.
Ha uno strano sorriso in volto.
《Camille》mi guarda.
《Blake》lo guardo.
Ancora silenzio.
《Ti va una pazzia? Per finire in grande stile le vacanze.》afferma entusiasta.Una pazzia eh?
《Spara.》sono curiosa.
《Allora, praticamente ora che tua madre va a riprendere John da Amanda, prepari una tua piccola valigia con il necessario per una settimana, mentre io faccio lo stesso per me prendendo inoltre le chiavi della baita in montagna dei miei genitori e porto la jeep.
Nel mentre chiamo Matt, Melody, Scarlett, Andrew, Tayler e Charlotte che sicuramente saranno d'accordo essendo disagiati come noi e gli dico di prepararsi.
Poi vengo qui con la jeep e i ragazzi pronti e si parte. Okay?》Dice il tutto così velocemente che faccio fatica ad assimilare tutto.
Ma piena di energia sorrido e espongo il mio consenso su questo piano.
《Perfetto ci sto.》trattengo un urletto dato dall'adrenalina.
《Ti do un ora, il tempo che tua madre torni insomma.》sorride di rimando.
Annuisco con la testa sempre col sorriso sulle labbra.
《Bene, a dopo piccola》mi da un bacio sulla fronte per poi dirigersi verso casa sua.Si prospetta una settimana piena di avventure.
STAI LEGGENDO
《Opposite Poles》
Ficção Adolescente"non avrei mai immaginato che un incontro tanto bizzarro avrebbe avuto un finale così stupendo da cambiarmi la vita" [SOSPESA]