Mi sveglio col solito profumo dei biscotti di mamma.
Il problema è che mamma ora è a lavoro essendo giovedì mattina.
Mi alzo evitando di far rumore, vado in camera del mio fratellino John e prendo la sua mazza da baseball.
Scendo lentamente le scale di legno, che stranamente non scricchiolano come al solito.
Oggi è proprio tutto strano.
Appena arrivo in salotto l'ansia comincia ad assalirmi.
E se fosse un ladro?
O peggio, un assassino?
Andiamo, un assassino che fa i biscotti? A quanto pare la mia immaginazione si fa viva solo la mattina presto.
Proseguo lentamente fino all'entrata della cucina.
Mi affaccio e noto un ragazzo incappucciato di schiena che è intento ad accendere il forno.
Mi avvicino sperando non mi senta, ma si gira di scatto e io senza pensare urlo e tiro la mazza da baseball contro lo sconosciuto davanti a me che vedo essere steso per terra dolorante solo dopo aver aperto gli occhi.
Lo osservo attentamente e giurerei di conoscerlo, ma non ne sono sicura.
Continuo a osservarlo girandogli un po' attorno per scorgere qualche particolare.
Si tiene le mani sulla faccia quindi non riesco a notare nulla.
Appena mostra il suo viso la mia testa comincia a elaborare il tutto e io strofino più volte gli occhi sperando di sbagliarmi.
Eh no, ho proprio ragione.
Tiro un secondo urlo e gli salto addosso continuando a chiedere perdono.
Non pensavo che il mio migliore amico conoscesse il nascondiglio delle chiavi di riserva.
Lo faccio alzare velocemente e lo porto in salotto, mettendolo a sedere sul divano.
《Cazzo Blake scusami tanto》 affermo portandogli un sacchetto con del ghiaccio da mettere sul grosso livido causato dalla mazza da baseball.
Non dice nulla, tranne a emettere qualche versetto di dolore.
《Hai stoffa ragazza...》 ride a gran voce.
《Beh tu a confronto sembri un rammollito, altro che capitano della squadra di basket》 controbatto.
《Okay, okay, sta volta hai vinto tu secchiona》dice per poi sdraiarsi e chiudere gli occhi.
Mi siedo accanto a lui e gli metto una mano sul viso per poi portarla tra i suoi capelli spettinati come al solito.
Comincio a fare movimenti lenti con la mano, tirando leggermente l'infinita di ciuffi ribelli che si ritrova.
Lo sento mugolare quindi tolgo la mano ma lui l'affera di colpo 《no, continua, mi piace》sussurra per poi rimettersi le mie dita tra i capelli.
Mentre continuo a giocare con uno dei ricciolini mi ritornano in mente tutti i momenti passati con lui, e in particolare il nostro primo incontro.flashback
《Madonna Santa mi sono persa》 tiro un urletto e continuo a camminare per un piano della scuola, che non è il mio.
Ma è mai possibile? Aah. Che rabbia.
Tutta colpa del professore di chimica.
"Carter, porta questi fogli in 4^C" gne gne.
Ma io mi chiedo, a che lo pagano a fare se non alza il sedere dalla sedia?
Nel mentre del mio sfogo mentale verso il professore, un ragazzo mi viene addosso facendomi cadere.
《Ma guarda dove vai, cazzo》dico alzandomi.
Non sento risposta quindi mi guardo in giro notando un ragazzo che corre dalla parte opposta ridendo e tenendo la mano alzata in segno di saluto.
Aah fanculo, oggi tutte a me.
《Spero che vada a sbattere e che si rompa il naso》 borbotto tra me e me continuando a fissarlo.
I miei pensieri viaggiano un secondo altrove finché non sento un urlo di dolore e il ragazzo di prima con la mano sul naso.
La giornata migliora.
Corro subito da lui e gli chiedo se è tutto apposto.
Ah, è Blake, il capitano della squadra di basket della scuola.
《Non proprio, ma tu sei una primina, non dovresti essere in questo piano》 ride come un coglione.
《Veramente sono una di seconda, e comunque sto cercando la 4^C》 affermo osservando il foglio che mi ritrovo in mano.
Senza dire nulla mi prende per la manica della felpa e mi trascina non so dove.
Dopo pochi minuti vedo una porta con su scritta la classe che cercavo.
《Oh, grazie》sussurro.
Busso ricevendo il solito "prego, entri".
Entro nell'aula ritrovandomi tutte le persone che mi fissano, cammino fino alla cattedra della professoressa e le porgo i fogli per poi aspettare un segno che indichi la mia possibile uscita dalla classe.
Osservo ogni studente.
Ci sono i soliti studiosi in primo banco, i casinisti in ultimo e nel mezzo ci sono...
I normali?
Si definiamoli così vah.
La professoressa mi congeda e io esco quasi correndo.
Non vedo più Blake in giro ma ho la sensazione che ci vedremo presto...fine flashback
Torno alla realtà sentendo il mio migliore amico che russa sonoramente.
E mo chi lo smuove dal mio divano?
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《Opposite Poles》
Fiksi Remaja"non avrei mai immaginato che un incontro tanto bizzarro avrebbe avuto un finale così stupendo da cambiarmi la vita" [SOSPESA]