Quarto capitolo

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Entro subito in casa correndo, salgo al piano di sopra e tiro fuori la mia valigia nera con le scritte colorate per poi buttarla sul letto e aprirla.
Apro l'armadio e tiro fuori tutti i vestiti che ho per buttarli malamente nella valigia.
Finisco di mettere tutto il necessario e di prendere dei soldi e mi butto a peso morto sul letto, aspettando Blake e i nostri amici.

Sarà fantastico, andiamo, chi non sogna una settimana senza genitori, con i propri amici, con solo divertimento e relax?

Dopo diversi minuti sento un clacson che dei piccoli urli.

Sono loro.

Alzo gli occhi al cielo e sorrido, prendo la valigia e scendo velocemente le scale per poi aprire la porta e trovarmi l'esilarante scena di Melody seduta sulle gambe di Matt e entrambi sono bordeaux.

Secondo me qualcosa c'è.

Vengo distratta da Blake che mi prende la valigia a la carica in macchina per poi salire.
Salgo anche io e saluto tutti.
Saluto che viene ricambiato con un "hey" generale.
Blake mi da un bacio sulla guancia e accende la jeep, partendo per la montagna.

Smells like teen spirit dei Nirvana risuona nella macchina, accompagnata dalle voci dei ragazzi, che cantano anche bene, e qualche risolino non previsto delle ragazze.

Osservo il profilo del mio migliore amico, ben definito dalla mascella serrata, lo sguardo concentrato sulla strada e il ciuffo che ha sulla fronte.
Più lo guardo più trovo che sia bello, che sia speciale e che io sia fortunata ad averlo incontrato quel giorno di novembre, nel teatro, durante una delle sue segrete prove con la chitarra...

Flashback

24 novembre 2015
Vago nella scuola cercando qualcuno che sia stato mandato fuori dalla classe, proprio come me.
Vado in bagno e mi osservo attentamente allo specchio.
I capelli rosso fragola leggermente spettinati,  gli occhi verde smeraldo un po' spenti per la stanchezza, le labbra screpolate nonostante il mio burrocacao alla vaniglia e la pelle più pallida del solito.
Mi lavo le mani ed esco incontrando ancora silenzio.
Decido di dirigermi verso il teatro.
Mi ha sempre rilassato quel posto, con le luci spente, il sipario chiuso con un lato totalmente ricoperto di sedie e l'altra parte piena di stanze disordinate o meno, con corde, cavi elettrici, postazioni da trucco e parrucco, abiti di scena ovunque.
Insomma, un macello.
Un macello rilassante però.

La mia sfilza di pensieri viene interrotta appena mi trovo davanti alla porta del teatro.
Apro la porta del "dietro le quinte" e sento subito una voce dolce ma al contempo abbastanza roca che canta thinking out loud di Ed Sheeran.
Le note si diffondono nella sala perdendosi leggermente nel vuoto.

Entro senza far rumore e mi posiziono dietro il ragazzo, continua a suonare e a cantare senza accorgersi di me.

Mi siedo per terra incrociando le gambe e chiudo gli occhi beandomi del suono della sua voce mischiato a quello della chitarra.

Sono tanto presa che nemmeno mi accorgo che ha smesso di suonare, e che mi sta guardando sorridendo.

《Ti piace?》Chiede sorridendo.
Annuisco alzandomi e strofinandomi le mani sulle ginocchia.
《Non sapevo che il grande Blake Devine sapesse suonare e addirittura cantare》lo prendo scherzosamente in giro.
《Beh invece è così》 si lascia scappare una risata 《tu come te la cavi?》continua.
Ci penso su un secondo.
Mi avvicino a lui e gli prendo la chitarra dalle mani cominciando a suonare l'unico brano che conosco.
Treat you better di Shawn Mendes.

《Quindi?》chiedo sorridendo dopo aver finito la canzone.
《Sei stata fantastica, comunque io sono Blake ma a quanto pare mi conosci》 sorride porgendomi la mano.
La afferro e sorrido a mia volta.
《Io sono Camille》
Lo dicevo che quello in corridoio Non sarebbe stato l'ultimo incontro.

fine flashback

Le urla dei ragazzi mi risvegliano di miei pensieri.

Siamo in una stazione di servizio.

Scendo e mi sgranchisco le gambe 《quanto manca?》chiedo a Melody sperando in una sua risposta
《Circa due ore》 afferma continuando a fissare Matt.

È cotta.

Mi dirigo nel piccolo bar/market e vedo Blake flirtare sfacciatamente con una commessa.
Coglione.

Vado in giro dando un'occhiata un po' a tutto è noto subito dei pacchetti di pringles.
È fatta.
Ne afferro tre tutti di gusti diversi, vado alla cassa e pago il tutto per poi salire in macchina e cominciare a mangiare.
Accendo la radio per coprire il silenzio assordante a cui non sono abituata e continuo a mangiare guardando fuori dal finestrino.

Improvvisamente vedo Blake correre fuori trascinandosi via Tayler, con dietro uno di quei motociclisti da film che li segue con l'aria molto incazzata.

La prima sventura del viaggio.

《Opposite Poles》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora