Capitolo 3

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                                                                                                                                                                     Deland

Emily è sempre stata una bambina che sprizzava felicità ed allegria da tutti i pori. Una che faceva sorridere tutta la gente intorno a se per la sua semplicità e i suoi sorrisi.

Amava il mondo intorno a se, dalla formica all'elefante, e si sorprendeva sempre per i miracoli della natura che accoglieva con i suoi sorrisi calorosi. Vedeva tutto il bello che c' era nelle persone e cercava di essere sempre ottimista.

Sempre stata gentile e disponibile con tutti e tutti le volevano un bene dell' anima. Si diceva che fosse lei a far spuntare il sole ogni mattina.

Quella mattina si svegliò con un sorriso, come quasi sempre, e disse alla sua nutrice che aveva fatto un bellissimo sogno. Nina, la nutrice la guardò affettuosamente e chiese di spiegarle il sogno. 

Mentre Emily spiegava il suo bel sogno, Nina le pettinava i capelli dorati-ramati e li acconciava in una treccia.

Dopo essersi vestita scesero a fare colazione nel salone con i suoi genitori, il re e la regina.

Emily sorrise ai genitori e disse cortesemente "buongiorno" chiedendo come stavano. Il re  e la regina adoravano la loro figlia. Le sorrisero e risposero che stavano bene.

Si sedettero tutti e cominciarono a fare colazione. Dopo mangiato il re si pulì la bocca elegantemente con un tovagliolo e disse:" Cara Emily, ormai sei grande, hai 16 anni ed io desidererei che tu partecipi a una grande decisione che io e tua madre dobbiamo prendere. Allora, abbiamo convocato tutti i figli dei nobili e i nobili giovani nella sala da trono per decidere un rappresentante per il nostro paese che vada a scoprire e a popolare il nuovo continente. Vorrei la  tua presenza." "Ma certo padre!"

                                                            *              *              *

Emily entrò nella sala da trono e tutti i nobili si chinarono al suo passaggio e la salutarono. Lei sorrise a tutti e raggiunse il palchetto rialzato con i tre troni. I suoi genitori la guardavano e le facevano segno di avvicinarsi. Emily si sedette sul trono più piccolo e sorrise a tutti.

Il re richiamò il silenzio e disse:"Oggi vi ho convocati qua per decidere tra di voi un rappresentante per Deland perché l'imperatore ha deciso di mandarne uno di ogni paese. Mettetevi in fila e uno per uno presentatevi."

"Io, sire, sono Cavaliere Daniele." disse un ragazzo con l'armatura lucente e i capelli dorati "Sono figlio della duchessa Marisa. Sono bravo con la spada, con l'arco e sono un ottimo lottatore oltre che suo fedelissimo servitore!" fece un inchino e un passo indietro con un sorriso fiero.

"Io sono Ivan, figlio del Marchese Maurizio" disse un giovane dai capelli rossicci" e sono un ottimo arrampicatore, lotto con la frusta e lancio bene i coltelli,"

"Io sono Samuel, un conte" disse un ragazzo di circa 20 anni" e sono un letterato. "

Così continuò fino a che nessuno si fece più avanti. Allora il re chiese:" Vi siete presentati tutti?"  e Ivan si fece avanti e disse:"Il mio fratellino non si è ancora presentato. Vieni Marco, non essere timido."

Marco si fece avanti, tutto tremante e disse con voce insicura:" Io mi chiamo Marco, ho 15 anni e sono il figlio minore del marchese Maurizio." Il re incuriosito gli chiese:" E dimmi Marco, cosa sai fare?"" Sire... io ..io non lo so..." 

"Su! non essere timido!" Disse il re.

Allora Ivan si fece avanti e chiese il permesso al re poi disse al fratello:" Marco, tira fuori il tuo taccuino e fai vedere al nostro re come scrivi e disegni!" Allora, a quei tempi era molto raro e apprezzato il saper scrivere e disegnare bene. Marco fece vedere il suo taccuino con disegni dettagliatissimi e scritte con una scrittura meravigliosa." Un giorno..." disse Ivan "subito dopo la morte dei nostri genitori, Marco scappò di casa e tornò dopo un mese. Aveva vissuto tutto questo tempo nel bosco, sopravvivendo di ciò che gli dava il bosco. Questo per dire che è bravo a sopravvivere negli ambienti ostili."

Il re si consultò un attimo con la moglie e poi annunciò:"Io nomino nostro rappresentante Marco! È il più adatto per sopravvivere in un continente inesplorato!Considera però che dovrai stare solo in mezzo a mille pericoli sconosciuti" Marco, impaurito, cercò gli occhi della principessa,  la sua migliora amica, per cercare un aiuto. Emily, cercando di salvare il proprio amico, si alzò dal trono e disse:"Vado io al suo posto! Sono la sua  migliore amica e lo conosco. Lui prima non si è presentato perché non vuole andare. Non vuole rimanere solo. Vado io!" "Ma, figlia mia, ne sei sicura? Proprio certa? Se il tuo amico non desidera possiamo scegliere qualcun'altro..." " Non vorrei che qualcuno dovesse rinunciare ai propri amici, alla propria vita per questa scelta. E poi l'hai detto tu: un sovrano e il servitore del proprio popolo e deve prendersi le responsabilità più grandi. Consideralo come un servizio  al mio futuro regno."

Tutti cercarono di dissuaderla ma lei aveva già deciso. La sua bontà l'aveva sacrificata al posto dei suoi amici e cari. E così, tra i pianti della nutrice e della madre, Emily partì.

AirlandWhere stories live. Discover now