Zefira si svegliò con una piacevole sensazione. Qualcuno le stava accarezzando i capelli. Aprì piano piano gli occhi e fu subito accecata dal sole che entrava dal oblò. Accanto a lei stava Angelo ad accarezzarle i capelli. Zefira sorrise. Avrebbe voluto fermare il tempo in quel meraviglioso istante. "Buongiorno Zefi." disse Angelo a voce bassa, sorridendo.
"Sei la persona più meravigliosa del mondo, Angelo. " disse Zefira con voce roca dal sonno.
"Solo perché ti ho fatto svegliare di buon umore?" chiese Angelo avvicinando il proprio viso a quello di Zefira.
"Vediamo un po..." disse Zefira, baciandolo "Potrebbe essere una motivazione. Come stai oggi?" "Fin troppo bene al momento." Angelo si sdraio su di lei, continuando a baciarla.
In quel momento entrò John, che li guardò un attimo, poi distolse lo sguardo, arrossendo. Zefira rise del suo rossore e disse, rizzandosi a sedere:"Vieni pure. Non mordo." John si riprese ed andò alla propria brandina.
"Angelo, io vado a procurarmi qualcosa da mangiare. Vieni pure te?"
"No, ancora non ce la faccio ad alzarmi."
"Ti prendo qualcosa anche per te?"
" Si. Vedi te cosa prendere." Angelo si rialzò per baciarla."Ti amo, mia piccola tempesta."
Zefira sorrise ad uscì dalla cabina.
Quando tornò Angelo dormiva e in cabina ci stava pure Emily. Zefira appoggiò il cibo su un tavolino e andò da Angelo. S'inginocchio vicino alla testata del letto ed accarezzò con tenerezza i capelli neri del ragazzo.
Poi si voltò verso Emily che stava leggendo un libro, con i capelli biondo-ramati che le cadevano continuamente d'avanti. "Sta bene?" chiese Zefira a Emily, indicando Angelo. Emily chiuse il libro e si voltò verso Zefira"Si riprenderà presto. guarire affatica il corpo. Per questo dorme.
E te stai bene?" "Sto bene, grazie. L'unica cosa che mi sconcerta è la tempesta che ho scatenato. Non mi è mai successo prima."
"Beh, io, per esempio ho scoperto che ero in grado di guarire le persone solo quando ero a bordo di questa nave ed assistevo a John. Ero molto preoccupata per lui e non sapevo come aiutarlo ed allora mi si sono illuminate le mani e mi è venuto istintivo di appoggiarle sul suo petto. Il giorno dopo stava molto meglio. Anche il tuo di potere si è manifestato quando hai provato un emozione forte."
"Stai dicendo che quando mi arrabbio, piove?"
"Non so. È solo una teoria. Forse se riuscissimo a fartelo fare anche da calma..."
"NO!" un lampo spaccò a metà il cielo.
Angelo si svegliò e la guardò confuso:"Zefi, che succede?"
"Non lo voglio più fare. Non dopo ciò che è successo. No." Guardò verso Angelo e sussurrò:"Non voglio più fare del male a nessuno. Non dopo ciò che ti ho fatto."
Emily la prese per le mani e la guardò negli occhi:"Riusciresti a controllarlo se ti eserciteresti. Sennò può nuocere di nuovo a qualcuno."
Zefira ci pensò."Si, dovrei esercitarmi." decise infine.
Emily e zefira uscirono sul ponte e chiamarono con loro pure John.
Emily sussurrò a John qualcosa nell'orecchio e poi si avvicinò a Zefira e le disse di cercare di non reagire.
John fece il sorriso più stronzo che riusci e si avvicinò piano a Zefira, stuzzicandola in ogni modo possibile. Zefira intanto sorrideva e diceva che così non si arrabbiava perché sapeva che fingeva. Ma il suo sorriso scomparve quando John appoggiò da dietro le proprie mani sulle sue spalle e le sussurrò nel orecchio qualcosa che la fece girare di scatto e tirargli uno schiaffo sonoro e urlargli contro. "Come hai osato!" sopra John cominciò a grandinare e lui si corpi la testa con le braccia. Emily invece prese Zefira delicatamente per u braccio e le disse di calmarsi e provare a controllare la grandine. Zefira si tranquillizzò e la grandine divenne una pioggia leggera. Lei spostò le nuvole da sopra John e rise di gusto. Le era venuta un'idea. Sul ponte ci stava una principessina particolarmente ingioiellata, truccata, vanitosa ed antipatica. Zefira spostò la nuvola sopra la principessina che si bagnò tutta e cominciò a strillare:"I miei vestiti! I miei preziosi vestiti!" provò a rifugiarsi sotto una tettoia ma la nuvola le stava dietro e continuò a bagnarla. Mentre le si sbavava il trucco, le si rovinavano i vestiti e le scarpe, Zefira,Emily e John ridevano come non mai, con le lacrime agli occhi.
"Visto che non è poi così male avere il controllo dei propri poteri Zefi?" disse Emily asciugandosi gli occhi e sorridendo."È vero! Fighissimo!"
In quel momento si avvicinò la principessina bagnata e disse sibilando a Zefira:"Io ti denuncio! Ti denuncio al mio paparino!"
Zefira si mise a ridere:"Fai pure! Quando avrai trovato un modo per contattarlo chiamami!"
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Airland
FantasyQuesto libro parla della storia di una ragazza di nome Zefira, che viene catapultata in una avventura da lei non desiderata: viene scelta come rappresentante del suo paese per andare a vivere ed a esplorare un continente appena scoperto. È ambi...