Capitolo 12

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Zefira si svegliò con una piacevole sensazione. Qualcuno le stava accarezzando i capelli.  Aprì piano piano gli occhi e fu subito accecata dal sole che entrava dal oblò. Accanto a lei stava Angelo ad accarezzarle i capelli. Zefira sorrise. Avrebbe voluto fermare il tempo in quel meraviglioso istante. "Buongiorno Zefi." disse Angelo a voce bassa, sorridendo.

"Sei la persona più meravigliosa del mondo, Angelo. " disse Zefira con voce roca dal sonno.

"Solo perché ti ho fatto svegliare di buon umore?" chiese Angelo avvicinando il proprio viso a quello di Zefira.

"Vediamo un po..." disse Zefira, baciandolo "Potrebbe essere una motivazione. Come stai oggi?" "Fin troppo bene al momento." Angelo si sdraio su di lei, continuando a baciarla.

In quel momento entrò John, che li guardò un attimo, poi distolse lo sguardo, arrossendo. Zefira rise del suo rossore e disse, rizzandosi a sedere:"Vieni pure. Non mordo." John si riprese ed andò alla propria brandina.

"Angelo, io vado a procurarmi qualcosa da mangiare. Vieni pure te?"

"No, ancora non ce la faccio ad alzarmi."

"Ti prendo qualcosa anche per te?"

" Si. Vedi te cosa prendere." Angelo si rialzò per baciarla."Ti amo, mia piccola tempesta."

Zefira sorrise ad uscì dalla cabina.

Quando tornò Angelo dormiva e in cabina ci stava pure Emily. Zefira appoggiò il cibo su un tavolino e andò da Angelo. S'inginocchio vicino alla testata del letto ed accarezzò con tenerezza i capelli neri del ragazzo.

Poi si voltò verso Emily che stava  leggendo un libro, con i capelli biondo-ramati che le cadevano continuamente d'avanti. "Sta bene?" chiese Zefira a Emily, indicando Angelo. Emily chiuse il libro e si voltò verso Zefira"Si riprenderà presto. guarire affatica il corpo. Per questo dorme.

E te stai bene?" "Sto bene, grazie. L'unica cosa che mi sconcerta è la tempesta che ho scatenato. Non mi è mai successo prima."

"Beh, io, per esempio ho scoperto che ero in grado di guarire le persone solo quando ero a bordo di questa nave ed assistevo a John. Ero molto preoccupata per lui e non sapevo come aiutarlo ed allora mi si sono illuminate le mani e mi è venuto istintivo di appoggiarle sul suo petto. Il giorno dopo stava molto meglio. Anche il tuo di potere si è manifestato quando hai provato un emozione forte."

"Stai dicendo che quando mi arrabbio, piove?"

"Non so. È solo una teoria. Forse se riuscissimo a fartelo fare anche da calma..."

"NO!" un lampo spaccò a metà il cielo. 

Angelo si svegliò e la guardò confuso:"Zefi, che succede?"

"Non lo voglio più fare. Non dopo ciò che è successo. No." Guardò verso Angelo e sussurrò:"Non voglio più fare del male a nessuno. Non dopo ciò che ti ho fatto."

Emily la prese per  le mani e la guardò negli occhi:"Riusciresti a controllarlo se ti eserciteresti. Sennò può nuocere di nuovo a qualcuno."

Zefira ci pensò."Si, dovrei esercitarmi." decise infine.

Emily e zefira uscirono sul ponte e chiamarono con loro pure John.

Emily sussurrò a John qualcosa nell'orecchio e poi si avvicinò a Zefira e le disse di cercare di non reagire.

John fece il sorriso più stronzo che riusci e si avvicinò piano a Zefira, stuzzicandola in ogni modo possibile. Zefira intanto sorrideva e diceva che così non si arrabbiava perché sapeva che fingeva. Ma il suo sorriso scomparve quando John appoggiò da dietro le proprie mani sulle sue spalle e le sussurrò nel orecchio qualcosa che la fece girare di scatto e tirargli uno schiaffo sonoro e urlargli contro. "Come hai osato!" sopra John cominciò a grandinare e lui si corpi la testa con le braccia. Emily invece prese Zefira delicatamente per u braccio e le disse di calmarsi e provare a controllare la grandine. Zefira si tranquillizzò e la grandine divenne una pioggia leggera. Lei spostò le nuvole da sopra John e rise di gusto. Le era venuta un'idea. Sul ponte ci stava una principessina particolarmente ingioiellata, truccata, vanitosa ed antipatica. Zefira spostò la nuvola sopra la principessina che si bagnò tutta e cominciò a strillare:"I miei vestiti! I miei preziosi vestiti!" provò a rifugiarsi sotto una tettoia ma la nuvola le stava dietro e continuò a bagnarla. Mentre le si sbavava il trucco, le si rovinavano i vestiti e le scarpe, Zefira,Emily e John ridevano come non mai, con le lacrime agli occhi.

"Visto che non è poi così male avere il controllo dei propri poteri Zefi?" disse Emily asciugandosi gli occhi e sorridendo."È vero! Fighissimo!"

In quel momento si avvicinò la principessina bagnata e disse sibilando a Zefira:"Io ti denuncio! Ti denuncio al mio paparino!"

Zefira si mise a ridere:"Fai pure! Quando avrai trovato un modo per contattarlo chiamami!"


AirlandWhere stories live. Discover now