Sasha

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Ero arrivata a casa mia ormai da un bel po, e stavo riflettendo su quello che mi aveva detto. Avevo paura,  adesso qualcuno sapeva una parte del mio passato; anche se minima ma la sapeva, ma, la mia vera paura non era quella. Ero pronta per aprirmi con qualcuno? Ero pronta a sapere che ho un passato in comune con un'altra persona? Mi sarei dovuta fidare di Daniel e dirgli tutto? avevo paura di questo se io gli avessi detto tutto e lui non si sarebbe più fatto vivo? Erano tutte domande senza una risposta...

Avevo in mano il tema di Daniel oramai da un bel po non sapevo se leggerlo infondo era una cosa personale lui ci poteva anche ripensare... Mezz' ora dopo mi  decisi e iniziai a leggere...
"Bhe come iniziare non so, ho fatto tanti errori dopo quel giorno,quel giorno avevo perso tutto era il 17 settembre del 2011 il giorno della morte di mio zio;  e l'unico giorno in cui piansi come un bambino avevo perso tutto ormai. Mia madre non era più la stessa era morta dentro e non faceva altro che piangere, quindi circa un mese dopo decisi di cambiare  diventai tutto quello che avevo paura di essere, le ragazze iniziai ad usarle come giocattoli, iniziai a fumare e bere ,entrai in brutti giri. Le canne non mi bastavano iniziai con altre cose che non mi va di ricordare adesso... rimasi in quella vita per un po' e il mio migliore amico mi stava vedendo morire piano piano, mi parlava mi diceva di smetterla ma non lo ascoltavo abbiamo anche a fatto a botte per questo... Finì tutto quando una sera feci un incidente con la macchina ero ubriaco fradicio e i dottori chiamarono il primo numero che avevo in rubrica che era proprio quello del mio migliore amico perché prima dell'impatto lo stavo per chiamare. Dopo quel giorno Nicolas mi ha salvato mi ha accolto in casa per tutto il tempo in cui mi riprendevo tanto mia madre era abituata al fatto che sparivo per tanto tempo, ci misi un po ma smisi di fumare certe cose, smisi di bere e mi ripresi anche un po psicologicamente. Senza di lui oggi non sarei qui e per questo che gli devo tutto, quindi da una parte si cambierei la morte di mio zio ma dall'altra no perché mi ha dato la possibilità di conoscere persone come Nicolas..."

Lo rilessi due volte non potevo crederci piangevo in silenzio non sapevo cosa fare, io ero una persona che si apriva difficilmente con gli altri, mi fidavo diffilcemente, ma lui, quel ragazzo che inizialmente odiavo profondamente ma che in fondo sapevo che mi aveva colpito fin dalla prima volta che lo avevo visto, mi aveva fatto capire oramai da un bel po di tempo che di lui mi potevo fidare; andai a dormire con tante domande senza nessuna risposta...

La mattina seguente mi alzai presto, anzi non avevo proprio dormito non ero riuscita a chiudere occhio non potevo credere che i miei amati fantasmi stavano ritornando a farmi visita; presi dall'armadio un jeans verde militare, un body scollato sulla schiena nero, un cardigan verde militare e le dottor Martins (scusate non so come si scrive) nere; mi truccai con una spessa linea di eyeliner mattita nera e rossetto bordo e andai  a scuola velocemente...

Arrivata a scuola incontrai Nariman e gli dissi tutto quello che era successo ieri, mi dovevo sfogare "Sasha devi parlarci" sospirai e dissi "lo so, ma non arriva"... Daniel non si vide in tutto il giorno andai in classe sua e mi dissero che oggi non era venuto, mi sentì veramente male passai le ultime tre ore con i compagni di classe mia che cercavano di consolarmi, anche la professoressa di italiano se ne accorse e non mi disse niente. All' uscita non potevo crederci non era venuto veramente "Sasha dai vedrai che non è successo niente avrà avuto da fare" "Io non lo so..." E giusto in quel momento appena uscite dal portone di scuola che stavamo scendendo le scale incrociai due occhi azzurri come il ghiaccio. Era lui e se ne stava appoggiato alla macchina. Rimasi li impalata non sapevo che fare, Non senti neanche quando Nariman e la sorella mi salutarono e se ne andarono lasciandomi li a pochi passi dal ragazzo che piano piano stava abbattendo quel muro che avevo messo su con tanta fatica. Fu lui ad avvicinarsi io non mi mossi di un centimetro, quando fu abbastanza vicino mi abbraccio e mi susurò all'orecchio "mi sei mancata"  "non sei venuto io ti ho cercato" "avevo paura" "di cosa" "che non mi volessi più vedere" Non gli dissi niente lo baciaie basta, era la prima volta che prendevo io l'iniziativa ma avevo bisogno di lui ero stanca, stanca di credere che tutto stesse andando bene perché non era vero ogni cosa andava male dal rapporto con i miei genitori a come andavo a scuola, era tutto sbagliato tranne lui è volevo lo capisse non ero pronta ad affrontare quel discorso mi serviva un po più  di tempo per adesso mi bastava lui...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 04, 2018 ⏰

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