17.TI AMO

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Continuava a ripetermi di stare calma, che sarebbe andato tutto bene e che lui ci sarebbe andato piano. Mi fidavo completamente di lui, delle sue mani, dei suoi movimenti perfetti, dei suoi occhi, della sua pelle contro la mia. Sarebbe stato il momento più importante della mia vita, un momento che avrebbe segnato una svolta, che mi avrebbe fatto sentire grande, in grado di superare tutto. Un momento che mi avrebbe portato a sentirmi più forte. E lo sapevo fin dall'inizio. Ero protetta tra le sue braccia e il respiro affannato sul mio collo, protetta nei suoi pensieri perché il suo pensiero ero io. Protetta da quelle enormi braccia tatuate. Io e lui, senza nessuno che potesse giudicarci, senza nessuno che potesse sentirci. "Prometti che mi amerai sempre" gli dissi "Ti ameró sempre e per sempre" mi rassicuró con un bacio. Non c'era niente da dire, eravamo innamorati l'uno dell'altro. Senza sapere come, senza sapere il perché, lo sapevamo e basta. Quei meravigliosi occhi azzurri erano solamente miei e avrei fatto di tutto pur di averli sempre, perché nei suoi occhi c'era il mondo, e quel mondo era il mio.

                                  ☆

"Aly" mi riportó alla realtà la voce di Travis. Scossi la testa "Ehi" gli sorrisi "Tutto bene?" "Sí, tutto bene" in realtà non andava proprio bene. Ci stavamo incamminando in stazione, i ragazzi sarebbero partiti fra meno di un'ora e tutto andava tranne che bene. Camminavamo mano per mano, mentre gli altri erano dietro e si godevano gli ultimi momenti a Topeka "Tu?" gli chiesi e si girò verso di me "Non lo so Aly" infondo cosa potevo aspettarmi come risposta? un:"Ovvio, che domande" accompagnato da un sorrisone a quattromila denti? Che stupida. Che situazione. Insopportabile. Restammo in silenzio, per tutto il tempo. Nessuna parola, nessun suono, solo il rumore dei nostri passi. Solo il rumore dei sassolini scalciati dai miei piedi ad ogni passo. Finché arrivammo alle panchine dei binari dove lo aspettai a lungo mentre faceva il suo biglietto. Uscii dalla biglietteria, sempre con il suo solito fare. Si scompiglió i capelli e cercó di farmi il suo sorriso migliore e... quello più convincente. Ci sedemmo in silenzio, gli altri erano ancora in fila per il loro biglietto "Aly, io non voglio che tu pianga" "Ma io non piango mai" ribattei come farebbe un bambino "Devo ridere?" mi lanció un occhiataccia di sfida "Dai davvero pensi questo di me?" feci la finta offesa "Su dai, che piangeresti per qualsiasi cosa" spalancai la bocca alle sue parole, molto, molto offesa "Sei uno stronzo" incrociai le braccia e gli voltai le spalle. Lo sentii ridere, prima piano, poi forte. Mi sentii avvolgere dalle sue enormi braccia, le stesse che mi avevano avvolte durante quella splendida notte, mentre tutto cambiava e il tempo si fermava. Caddi con la testa sulle sue gambe, mentre lui rideva ancora. Poi si fermó e mi guardó negli occhi, avvicinandosi sempre più alla mia faccia. Sarei dovuta essere abituata a tutto quello, ma ogni volta che lo faceva era come se fosse la prima volta. Mi batteva sempre forte il cuore quando avvicinava la sua bocca alla mia, era come se non fosse successo mai. Riempierei un quaderno intero se dovessi scrivere tutte le volte che mi ha baciato, durante quella notte. Il giorno più importante di tutta la mia vita e non lo dimenticheró mai. Lui non dimenticheró mai "Piccola non ho mai conosciuto una persona più forte di te" mi sorrise "Mi prendi solo in giro" "Quanti baci devo darti?" "Adesso non fare il leccaculo" rise di nuovo "Allora lo decido io" inizió a riempirmi di baci, dappertutto sul mio viso mentre agitavo le gambe e gli urlavo di smetterla "Basta Trav!" non potevo fare altro che ridere, urlare e girare la faccia a destra e a sinistra per non farmi baciare, senza nessun risultato fino a quando smise. Mi alzai per riprendermi, respirando affannosamente e probabilmente i capelli tutti scombinati "Ma sei impazzito?" "Sei irresistibile mi dispiace" fece spallucce e mi lanció un occhiolino "Una scusa migliore no? Dillo che sei uno stupido" "Ti amo" mi girai verso di lui, mentre teneva le mani in tasca, come se avesse detto la frase più normale del mondo "Ti amo Travis" non c'era niente da dire. Non ero né sconvolta, né poco pronta. Ci amavamo ed è la cosa più ovvia da dire in questi casi. Ero solo troppo emozionata e felice di vivere quel momento. Si alzó dalla panchina, dopo avermi ascoltato pronunciare quelle parole e si avvicinó a me porgendomi una mano sul fianco e portandomi verso di lui. Mi bació intensamente e restó per vari secondi con le labbra premute alle mie "Mi mancherai piccola" mi sussuró mentre mi portava una ciocca di capelli dietro l'orecchio, come era suo solito fare. Lo abbracciai, le mie piccole braccia non mi permettevano di stringerlo più forte, quanto bastava per fargli capire che anche lui mi sarebbe mancato più di quanto potessero tutti immaginare "Ti prometto che torneró, e ti baceró forte, faremo di nuovo l'amore, una, due, tre volte. Ti abbracceró forte e ti faró capire che per tutto il tempo sei stata sempre nei miei pensieri e che sei l'unica per me, ti amo Aly, non dimenticarlo mai" mi staccai da lui e lo guardai intensamente negli occhi "E io prometto che ti aspetteró, e che non ci sarà momento che io mi possa scordare di te. Ti amo Trav, non dimenticarlo mai" Ci baciammo di nuovo, una, due, tre volte fino a quando arrivó il treno e la voce metallica avvisó ai passeggeri che sarebbe partito entro pochi minuti "È arrivato il momento, vai a salutare gli altri" non avevo intenzione di piangere, così a testa alta andai dagli altri "Allora ragazzi chi vuole salutarmi?" aprii le braccia e tutti corsero da me, uno ad uno per salutarmi. La voce metallica era più insistente, il treno a momenti sarebbe partito e io sentii una lieve fitta allo stomaco che piano piano si faceva più forte. Corsi da Travis che mi stava aspettando più in là. Gli presi il viso tra le mani e lo baciai più forte che potevo. Mi sentivo uno schifo, volevo che restasse poi pensavo che era meglio non averlo mai conosciuto, mi contraddicevo da sola eppure lo amavo così tanto "Ti amo, ti amo, ti amo" gli sussurrai restando incollata alla sua faccia "Aly, te l'ho promesso. Ti amo, ti amo, ti amo. Sei la persona più importante ma ora devo andare" Lo lasciai e lo accompagnai alle portiere aperte del treno. Salii e mi diede l'ultimo bacio dopodiché le porte si chiusero e mimó con la bocca qualcosa che non riuscii a capire purtroppo... Dopo mi fece una specie di cuore storto con le mani. Gli urlai che lo amavo e composi anche io un cuore con le mani. Dopo pochi secondi il treno me lo strappó via e scoppiai in lacrime sulla spalla della mia migliore amica. Dio, mi mancava così tanto. La sera lo avrei sentito, così come tutti i giorni. Avrei sentito di nuovo la sua voce, i suoi "ti amo", le parole dolci riservate solo ed esclusivamente a me. Sher mi accarezzava i capelli, e mi ripeteva che sarebbe andato tutto bene "Ti ama Aly e lo sai, adesso smettila di piangere, vi rivedrete" alzai la testa e mi asciugai le lacrime. Aveva ragione, era inutile piangere, inoltre Travis non voleva che io piangessi "Ti voglio bene Sher" mi sorrise dolcemente "Te ne voglio anche io ragazza, non sai quanto".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 14, 2017 ⏰

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