3•Benjamin

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In spagnolo "Ti penso" si dice "Pienso en ti"
Che letteralmente si tradurrebbe: "Penso in te"
Come se pensando ci immergessimo completamente in una persona.
Come se il nostro pensare partisse da dentro qualcun altro.
Influenzando inevitabilmente ogni nostro pensiero, la nostra vita.

Mi guardo allo specchio.
Indosso una camicia bianca, dei jeans neri strappati sulle ginocchia e le immancabili vans.
Mi passo una mano tra i capelli cercando di dargli un senso e infine mi reco al piano inferiore per salutare i miei genitori.

"Ci vediamo domattina" saluto entrambi e prima di uscire, metto il giacchetto di pelle nero.
M'incammino verso scuola, dove abbiamo deciso di ritrovarci e con mia sorpresa, noto che Matilde è già lì.
Indossa un tubino rosso che le fascia il corpo in maniera perfetta e i capelli sono raccolti in una coda disordinata.
Mi avvicino a lei e le lascio un bacio sulla guancia.

"Come mai già qui?" domando sedendomi sulla panchina della fermata dell'autobus

"Non volevo fare tardi" risponde stringendosi nel giubbino nero a causa del vento fresco.
Mi avvicino a lei e la stringo tra le mie braccia, non voglio farla morire di freddo.

"G-Grazie" mormora poggiando la testa sulla mia spalla

"Di niente" le sorrido e aspettiamo l'arrivo del gruppo così

"Fai conquiste, Mascolo?" una voce a me fin troppo familiare mi giunge alle orecchie e mi costringe a voltarmi

"E tu che ci fai qui, Rossi?" mi allontano dalla ragazza e raggiungo Federico dalla parte opposta della strada

"Non hai risposto alla mia domanda" incrocia le braccia al petto, aspettando una mia risposta

"No, non sto facendo conquiste, se ci tieni a saperlo" lo imito nei movimenti prima di aggiungere "Adesso rispondi tu alla mia domanda"

"Stavo semplicemente andando a ballare" si avvicina a me ed io indietreggio di qualche passo, fino a ritrovarmi con la schiena al muro.
Una risata isterica esce dalle mie labbra e il biondo alza un sopracciglio non capendo il motivo di questa.

"Federico smettila di mentire a te stesso. Ti stai facendo del male e basta. Perché non vuoi accettare te stesso?" lo guardo negli occhi per un tempo indefinito prima di sentire la sua risposta

"Io non sono come te" abbassa lo sguardo, fa per allontanarsi, ma lo fermo

"Che intendi dire con questo?" stringo la mia mano intorno al suo polso per avvicinarlo a me

"I-Io...Io non lo so" una lacrima riga il suo viso ed io mi affretto ad asciugarla.

"Non piangere Federico. Non rovinare quei meravigliosi occhi per un tuo capriccio." punta le sue iridi nelle mie e si avvicina ulteriormente a me.
Poggia una mano sulla mia guancia e la fronte sulla mia.
Ma che sta facendo? Ma che stiamo facendo?!

"Dobbiamo andare" Matilde si avvicina a noi timidamente, probabilmente capendo la situazione

"Devo andare Federico" gli lascio un bacio sulla guancia, prendo per mano Matilde e, insieme al resto del gruppo, raggiungiamo il locale.

***
"Un altro!" sono seduto al bancone della discoteca da un tempo a me sconosciuto.
Ho già bevuto tre bicchieri di qualcosa e non ho intenzione di smettere.
Voglio ubriacarmi.
Voglio smettere di pensare a Federico.
Voglio smettere di pensare a quel dannattissimo bacio di due mesi fa.
Voglio smettere di pensare ai suoi occhi azzurri.
Voglio smettere di pensare alle sue mani che sfiorano il mio viso.
Voglio smettere di pensare.
Almeno per questa sera.

Il barista mi pone davanti agli occhi il quarto bicchiere ed io lo butto giù in un sorso.
Mi alzo dalla sedia girevole e mi siedo su uno dei tanti divanetti rossi occupati da alcuni ragazzi.
Osservo tutto ciò che mi circonda, ma solo una cosa attira la mia attenzione.
Matilde e Cristian si stanno baciando, o meglio, si stanno mangiando la faccia in maniera oscena.
Faccio una smorfia con le labbra e distolgo la mia attenzione da loro due, spostandola sul suono che producono le campanelline poste sopra la porta, segnando l'imminente entrata di qualcuno.
Qualcuno di nome Federico seguito da una bionda rifatta, quella che stava baciando l'altra mattina.
Quasi mi viene da vomitare quando vedo le loro mani intrecciate.
Dopo tutto quello che gli ho detto, lui se ne viene qua con questa?
Mi alzo e gli vado incontro

"Anche voi qui?" domando con un sorriso strafottente

"Direi di sì" risponde la bionda stringendosi a Lui

"E così è ufficiale? State insieme?" ho la gola secca e gli occhi mi bruciano.
Non sono pronto a sentire la riposta uscire da quelle labbra.

"Sì, stiamo insieme"

***
Ehi!
Le cose si fanno complicate per i ragazzi...Voi che ne pensate?
Cosa succederà nel prossimo capitolo?
Fatemelo sapere nei commenti e lasciate una stellina🙈☄

Baci💋

Sei tu il Mio Re •Fenji (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora