Giorno 3

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《Benvenuta in Mint Eye.》 ripetè Saeran mentre aiutava MC ad alzarsi, mettendo un suo braccio intorno al collo e reggendola in piedi. MC aveva dei lievi tremiti che le percorrevano il corpo, probabilmente causati da ció che aveva appena subito.

Rika, che aveva osservato la scena ammutolita dall'indignazione, si riscosse dallo shock e raggiunse a grandi passi i due insubordinati nell'altra stanza. I suoi passi decisi calpestarono senza scomporsi i cocci di vetro sparsi sul pavimento, producendo un suono racapricciante. 《Separatevi!》 urló Rika infuriata ai due ragazzi che avevano osato disobbedirle. Saeran stava per controbattere quando MC eseguì l'ordine senza fiatare, stupendo tutti: tolse il braccio dal collo del ragazzo e si scostò appena. 《Allontanati.》 intimò Rika a MC, che si spostò di qualche metro sotto lo sguardo incredulo di Saeran. Il viso della donna si rilassò per un momento, poi gli angoli della sua bocca iniziarono a piegarsi in un ghigno. 《Bene. Vedi questi cocci sparsi sul pavimento? Prendine uno e stringilo con forza, finchè io non ti diró di smettere.》 scandì Rika guardando la ragazza, che annuì e si mosse per prendere il pezzo di vetro. Saeran voleva urlarle di non farlo, ma Rika alzò una mano e lo fulminò con lo sguardo: non doveva aprire bocca.

MC nel frattempo aveva raccolto il coccio di vetro e lo stava impugnando nel palmo della mano: stringeva così forte che le nocche della mano sbiancarono e il sangue iniziò a scendere copioso, formando gocce sul pavimento. Il suo volto era imperturbabile: non un lamento o un gemito uscirono dalla sua bocca e la sua faccia non si contrasse mai per il dolore.《Basta.》 sentenziò Rika, MC lasciò cadere il coccio di vetro, ormai completamente coperto dal suo sangue.《Benvenuta in Mint Eye!》 esclamò Rika gioviale a MC, poi si rivolse freddamente a Saeran 《portala in infermeria e bendale la mano, prima che si dissangui qui.》. Saeran si diresse verso MC, afferrandole con forza il polso della mano ferita e trascinandola fuori dalla stanza.

Arrivati in infermeria Saeran ordinó a MC di sedersi sulla branda che fungeva da lettino. Aprì svariati armadetti cigolanti e mobili dal colore sbiadito in cerca del disifettante e delle bende. Quando li trovò sbattè con forza l'anta della credenza per attirare l'attenzione di MC che aveva lo sguardo perso nel vuoto da quando si era seduta e non aveva proferito parola. 《Si può sapere perchè l'hai fatto?》 sbottò Saeran, MC lo guardò con i suoi occhi vacui 《Perchè mi ha detto di farlo.》 rispose piatta. Il ragazzo stava per controbattere e urlare adosso alla ragazza che era un'incoscente, quando si ricordò quello che gli aveva confidato Rika un giorno per convincerlo ad andare in una missione suicida che gli era quasi costata la vita. Era tutta colpa del siero: era una miscela di sostanze che non andrebbero miscelate, il suo scopo era quello di rendere mansueti gli adepti e far superare loro le torture previste durante "l'iniziazione". Avevano molti effetti collaterali e nei casi peggiori procuravano ingenti danni alle capacità cognitive. Saeran continuava a guardare MC, che era tornata a fissare il vuoto davanti a lei. Posò il disinfettante e i bendaggi sul lettino e chiese gentilmente a MC di scendere e seguirlo fino al lavandino, dove le lavò la mano dal sangue che nel frattempo si era rappreso. Spruzzò del disinfettante sulla ferita e la bendò. Dopo aver sistemato le poche cose che aveva usato, Saeran uscì dall'infermeria seguito silenziosamente da MC, 《Sarai stanca dopo tutto quello che è successo e non hai ancora una tua camera, per stasera puoi dormire nella mia. Seguimi》. Camminarono attraverso corridoi tutti uguali in quel labirinto che veniva definito da Rika "il paradiso". Saeran si fermò davanti a una soglia come le altre. 《Siamo arrivati.》 affermò mentre apriva la porta, che girò sui cardini senza emettere un suono. MC entrò per prima e Saeran la seguì, chiudendo a chiave l'uscio alle sue spalle.

Una volta entrato nella stanza, Saeran guardò famelico le spalle rilassate della ragazza, ne percorse la schiena magra fino alla vita minuta, osservando i suoi lunghi capelli castani che ondeggiavano al ritmo equilibrato dei suoi passi leggeri e si accorse forse per la prima volta di quanto fosse desiderabile quel corpo così esile e innocente. A quel pensiero la sua parte animale, si risvegliò reclamando a gran voce soddisfazione. Saeran si stupì: erano anni che non si sentiva così eccitato. "Beh, a questo punto tanto vale arrivare fino alla fine"  decise, leccandosi involontariamente le labbra con il ghigno del predatore che ha fiutato la preda.
《Spogliati》 ordinò seccamente a MC, sapendo di che non avrebbe avuto obiezioni da parte sua. La giovane si fermò senza voltarsi e cominciò lentamente a sfilarsi il maglione che portava, per scoprire la pelle chiara delle spalle accarezzata da una canottiera nera che metteva in risalto la sua vita stretta. Lui si morse le labbra contemplandola, poi, solleticato dall'idea di essere il suo unico padrone, le impose con la durezza di un aguzzino: 《Non è abbastanza. Girati!》.
MC si voltò senza fissarlo direttamente con i suoi occhi vacui e iniziò a togliersi le calze che nascondevano le sue gambe sottili dalla corta gonna fino ai piedi scalzi; si muoveva lentamente, con l'impaccio dell'inesperienza, rendendosi inconsapevolmente ancora più irresistibile.
A quella vista, Saeran si accigliò, sentendo i jeans diventare sempre più stretti man mano che la scrutava: da una parte la sua ingenuità era talmente eccitante... ma d'altronde lui la voleva subito, senza aspettare!
Con le vene del collo che pulsavano furiosamente contro la cinghia che teneva sempre, le si scagliò addosso, spingendola supina sul letto accanto a sé, dominato da un solo pensiero: prenderla con tutta la forza che aveva. Incombendo su di lei, le tolse con violenza la canottiera e la gonna, lottando contro le dita in preda ad un tremito d'eccitazione e si slacciò febbrilmente i pantaloni, senza preoccuparsi dell'intimo che non portava mai, pronto a strapparle gli slip e a sfogare tutto il desiderio che aveva accumulato negli ultimi minuti.
Ma per caso incrociò lo sguardo inconsapevole della ragazza sotto di lui e d'un tratto l'idea di possedere una ragazza incosciente lo atterrì: come poteva essere talmente disumano da volerla violentare? Improvvisamente disgustato da sé stesso, si allontanò da quella creatura che non poteva fare a meno di desiderare, sentendosi un mostro. 《Rivestiti.》 le disse piano, dirigendosi verso il bagno senza nemmeno il coraggio di guardare il suo corpo esile da cui era inspiegabilmente attratto, come se sia la poca ragione rimasta sia l'istinto lo spingessero inesorabilmente in quella direzione, che prometteva il paradiso.

Spazio autrice

Ciao a tutti, ecco qui il terzo capitolo scritto con l'aiuto di LaDonni

Cosa ne pensate della parte contenente il 200% di "sin"? 😂

Cosa deciderà di fare il nostro piccolo sinnamon roll con MC? 😏

Ci vediamo al prossimo aggiornamento🤗

The Mystic Messenger Saga: Un improvviso brutto epilogoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora