Seven era ancora sconvolto per la presenza di suo fratello davanti ai suoi occhi: lo credeva altrove, al sicuro, circondato da persone che gli volevano bene, glielo avevano assicurato. Invece era in casa sua, vestito come un criminale, che discuteva di una fantomatica MC con Rika, che era morta anni fa. Troppe informazioni, tutte ricevute in poco tempo: gli serviva qualche minuto per metterle insieme e riordinarle.
Saeran strinse con forza il telefono come se potesse strozzare Rika attraverso di esso. Alla fine, vinto dall' impotenza, scagliò il telefono contro il muro e quell'aggeggio infernale che non era servito a nulla andò in frantumi. Con quel gesto di rabbia Saeran risvegliò Seven dai suoi pensieri, che osservò prima il telefono, poi il fratello. Se c'era una cosa che Saeran odiava, sicuramente era lo sguardo perduto e confuso che era dipinto in quel momento sul viso di Saeyoung: gli ricordava il suo quando anni prima si era reso conto di essere stato abbandonato da suo fratello rimanendo solo con sua madre. Saeran scosse la testa per eliminare dalla mente tutte le immagini e i ricordi che si stavano formando nella sua mente: doveva rimanere lucido e decidere cosa fare adesso che il suo piano principale era andato in fumo.Saeyoung continuava a fissare il fratello con un'espressione da pesce lesso, incapace di formulare una domanda o una frase di senso compiuto. Saeran infastidito voltò le spalle al fratello e si diresse deciso verso l'uscita di quella che gli sembrava una base trascurata per spie povere. Quando la sua mano toccò la maniglia della porta che era pronto ad aprire per uscire, qualcosa gli strinse l'avambraccio. Saeran si girò per guardare chi o cosa gli impediva di andarsene e non fu piacevolmente sorpreso quando vide il fratello aggrappato al suo braccio come un serpente stringe la sua preda. Risultarono vani i tentativi di Saeran di liberarsi da quella presa che rimaneva ferrea.
Saeyoung guardava la sua mano che ora stringeva il braccio del fratello come se fosse un corpo alieno, non appartenente al proprio corpo, 《Sei qui, sei tu, non sto impazzendo, anzi, forse si, ma non è questo il problema...》sussurrava tra sè e sè come una persona delirante. Spazientitò Saeran urlò 《Il vero problema è che non mi sei di nessun aiuto, anche se speravo il contrario. E ora lasciami andare!》esclamò strattonando di nuovo il braccio inutilmente. 《N-no...》sussurrò Saeyoung con lo sguardo rivolto verso il pavimento.《No? -chiese ironico Saeran- Non dovresti avere problemi a farlo di nuovo.》esclamò ridendo di gusto, riuscendo a nascondere perfettamente il rammarico che si celava dietro alla sua risata. Seven diventò rosso come un peperone: la sua scelta di andarsene non era stata motivata da pensieri egoistici, come poteva pensare Saeran, e l'aveva rimpianta sempre; anche se questo non rendeva Saeyoung meno colpevole, la risata di suo fratello era ingiusta. Seven guardò negli occhi Saeran e sibilò infuriato《Non permetterò che tu te ne vada una seconda volta dalla mia vita, non commetterò lo stesso errore di allora.》. Saeran smise di ridere e con uno sguardo glaciale sentenziò 《Allora renditi utile, Fratellone.》, frase che fece raggelare il sangue a Saeyoung che annuì silenziosamente: era pronto a tutto pur di non lasciarsi sfuggire suo fratello e riuscire a scoprire cosa era andato storto nel piano di V per Saeran, anche convivere con la versione emo di suo fratello.
Saeyoung si ritrovò a pensare che era da quasi una settimana che non riceveva notizie di V, precisamente da quando era partito per quel viaggio la cui meta era sconosciuta anche a lui. In ogni caso era pronto a riempire V di domande quando fosse tornato, perchè lui voleva sapere la verità, che di certo non era quella che gli aveva raccontato in questi anni. Una cosa era certa: gli aveva mentito, Saeyoung non sapeva ancora in che percentuale, ma era bastato per fargli perdere totalmente la fiducia in lui. 《Dobbiamo partire -disse piatto Saeran- E subito.》《Possiamo usare una delle mie bambine: andranno sicuramente più veloci di quel catorcio lì fuori -propose sarcastico Saeyoung alludendo alla macchina con cui era arrivato Saeran- Senza offesa, era una battuta!》si precipitò ad aggiungere per evitare che il fratello si arrabbiasse di nuovo: Saeran sembrava più suscettibile di quanto ricordava e doveva stare attento al suo umorismo, perchè molti non lo trovavano così divertente, e se lo appuntò mentalmente per non scordarsi. Saeran rimase imperturbabile, sembrava non aver capito nulla di quanto Saeyoung intendeva con il suo umorismo, infatti l'unica informazione che la sua mente aveva recepito era che il fratello possedeva una macchina più veloce di quelle che aveva "preso in prestito" alla Mint Eye. 《Va bene, fammi strada e andiamo.》rispose Saeran al fratello che sollevato si diresse verso quello che poteva essere definito come il salotto della sua casa. C'era così tanta spazzatura sparsa per le stanze che risultava difficile capire la loro funzione originale: per esempio la cucina poteva essere scambiata per un magazzino se non ci fosse stato un frigorifero e dei fornelli, per quanto era piena di scatoloni contenenti patatine e bibite. Il salotto era riconoscibile per l'armadio a forma di divano e davanti ad esso c'era
il tavolino che era usato come una pattumiera. Saeyoung iniziò a tastare l'unica parete completamente vuota della stanza come se cercasse qualcosa e ogni tanto commentava tra sè e sè《L'ho nascosto troppo bene,
ora non lo troverò mai più.》. Saeran nel frattempo si era creato uno spazio per sedersi sul divano spostando le montagne di vestiti presenti e osservava la scena con una nota di leggera preoccupazione: suo fratello sembrava realmente delirare, probabilmente tutte le schifezze che mangiava gli avevano compromesso la sanità mentale. Dopo vari tentativi fallimentari Saeyoung trovò quello che stava cercando: il pannello di controllo del suo ascensore super segreto high-tech, entrambi ben nascosti nella parete, così magistralmente nascosti che anche lui ogni volta faticava a trovarli. Saeyoung inserì la password numerica a sedici caratteri imparata dopo settimane di esercizi mnemonici. Le porte dell'ascensore si aprirono al centro della parete, rivelando uno sfarzo da far invidia a un hotel a cinque stelle che lasciò di stucco Saeran. Seven, soddisfatto di aver impressionato il fratello, si concedette un inchino teatrale e recitò 《Dopo di lei signore.》, Saeran si alzò dal divano e salì sull'ascensore senza rispondere o commentare. Saeyoung seguì il fratello e dopo aver premuto il pulsante per scendere al piano sottostante, le porte dell'ascensore si chiusero, riportando la parete del salotto al suo stato iniziale.In quei quattro metri quadrati la tensione e il silenzio erano così densi che potevano essere tagliati in piccole parti. Saeyoung, spinto dalla curiosità e dalla necessità di spezzare quel silenzio, cercò di intavolare un discorso《Raccontami cosa ti è successo.》chiese a Saeran,《Dopo tutto questo tempo la prima cosa che mi chiedi è di raccontarti cosa mi è successo?- chiese ironico e senza aspettare una risposta aggiunse- Comunque dovresti saperlo cosa mi è successo.》《Non era un patetico tentativo di rompere il ghiaccio, sono veramente curioso e no, non so cosa ti è successo: è per questo che ho chiesto.》 《Sappi solo che se non ti sto strozzando in questo momento è perchè dobbiamo andare a salvare MC.》. Saeyoung, sorpreso da quelle parole, non riuscì a indagare oltre perchè l'ascensore si fermò ed emise un suono: erano arrivati.
Le porte dell'ascensore si aprirono rivelando un altro piano sotto al basamento allestito come un concessionario di auto sportive: ogni macchina possedeva quello che Saeyoung definiva "spazio vitale per assaporarne la bellezza". 《È il tuo giorno fortunato.》urlò Saeyoung tutto d'un tratto spaventando Saeran che si girò verso di lui per vedere cosa stava combinando. Seven sfrecciava da una macchina all'altra elogiandole come se dovesse venderne una al fratello. Dopo tutte le presentazioni, nelle quali vennero descritte le caratteristiche principali, Saeyoung chiese al suo acquirente《Signore! Quale sceglie tra queste bellezze dell'ignegneria umana?》Saeran rispose smorzando l'entusiasmo del fratello《La più veloce, non mi serve altro.》《Uff! Come sei noioso》 commentò Saeyoung mentre si dirigeva verso una macchina rossa che aveva l'aria di essere una vettura molto veloce e sportiva.《Mi piace.》commentò sottovoce Saeran mentre saliva dalla parte del passeggero, Saeyoung sentendo il suo commento sorrise e si mise alla guida,《Dove dobbiamo andare?》chiese, 《Verso le montagne. Sarà un viaggio lungo.》rispose Saeran. Saeyoung mise in moto la macchina e si diresse verso quello che sembrava la porta di un garage, ma quando si aprì automaticamente al loro passaggio rivelò un parcheggio sotterraneo pubblico. Uscì senza pagare: le sbarre si alzarono da sole quando arrivarono e in pochi minuti, sfecciando oltre tutti i limiti di velocità, erano già fuori dalla città. Dopo dieci minuti di silenzio puro interrotto solamente dal rumore della guida spericolata di Saeyoung, Saeran decise di parlare: 《Dobbiamo organizzarci.》.
Spazio Autrice
Finalmente ho finitoo di scrivere questo capitolo. Yeeeee! 🎉
Vi ringrazio tantissimo per aver letto, votato e commentato la mia storia. Grazie💖😻
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto come i precedenti e mi scuso per averci messo un'eternità a pubblicarlo.
Ci vediamo presto (?) in un nuovo capitolo 🤗
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The Mystic Messenger Saga: Un improvviso brutto epilogo
FanfictionVolume 1: Se MC avesse buon senso e non aprisse quella porta. ~ ♡ ~ MC aveva da sempre condotto una vita semplice, accontentandosi di ciò che la vita le offriva senza mai lamentarsi o scoraggiarsi. Viveva in un piccolo appartamento -il massimo che...