Capitolo 9: Le Indagini

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Sylvie era legata ad una sedia nel mezzo della caserma. Un uomo alto entrò nella stanza e la colpì in faccia, svegliandola. Sylvie alzò la testa e guardò l'uomo. I suoi occhi si spalancarono quando realizzò chi fosse
Era il suo ex ragazzo Reece Taylor. L'aveva lasciato dopo che lui era diventato appiccicoso. Lui l'aveva stalkerata per un po', poi lei si era trasferita. Non aveva mai realizzato che l'aveva seguita fin lì. Aveva questo sguardo spaventato negli occhi che l'attraeva di più a lei. la sciolse, poi chiamò Kelly Severide dal telefono di Sylvie

Kelly vide che il numero di Sylvie lo stesse chiamando

"Hey, Sylvie mi sta chiamando" urlò Kelly

"Okay, rispondi ma metti il vivavoce e non dire che siamo qui" disse l'agente

Kelly rispose

"Pronto" disse

"Pronto Kelly" disse Reece

"Chi è?"

"Sono la persona che sta tenendo prigioniera Sylvie"

"Lasciala andare. Non farle del male"

"Oh beh sarò davvero carino con lei. Neanche io voglio danneggiarla Kelly"

"Intendevo non ferirla. Non mi interessa dell'aspetto, ma del suo cuore"

"Beh non ti preoccupare, so com'è"

"Che significa?"

"Sylvie era la mia ragazza in California"

"Perché l'hai rapita?"

"È davvero semplice, ne sono innamorato"

"Lasciala andare!"

"Ciao Kelly. Non preoccuparti, riprenderò il tutto per te"

Reece attaccò e Kelly cadde sulle ginocchia

"Kelly sai la password Facebook di Sylvie?" chiese l'agente

"Si perché?"

"Voglio collegarmi a Facebook e guardate tutte le foto che ha postato mentre era in California. Potrebbe esserci una foto e il nome"

"Okay"

All'improvviso il telefono di Kelly iniziò a emettere un suono. C'era scritto che Sylvie volesse fare una videochiamata con lui. L'agente annuì e lui rispose
Sylvie era legata ad un letto. Kelly sapeva cosa sarebbe successo. Poteva vedere la paura nei suoi occhi. Questa cosa lo stava torturando. All'improvviso un uomo apparve nel video accanto a Sylvie. L'uomo che l'aveva rapita

Kelly si sentiva così in colpa. Non riusciva a smettere di pensare che se fosse andato con lei ora lei sarebbe lì con lui o sarebbero stati rapiti entrambi?

Una volta che ebbe finito l'uomo guardò in telecamera e disse "Spero ti sia divertito come ho fatto io Kelly. Vuoi parlare un minuto con Kelly, Sylvie?" lei annuì "Bene allora"

La slegò e le mise le braccia dietro la schiena

"Di' quello che devi dire" disse Reece

"Ti amo Kelly, voglio che tu lo sappia. Assicurati di prenderti cura di te stesso e di Leslie" disse Sylvie

"Oooh chi è Leslie? Un'altra pollastra bionda?" disse Reece

"Lascia Shay fuori da tutto ciò" disse Sylvie

"Comunque, ti amo e so cosa stai pensando ora. Se lo farai, per favore, sta' attento. Non voglio che anche tu ti faccia male. Ciao" disse Sylvie

"Ciao Sylvie, ti amo anch'io" disse Kelly

La chiamata finì e Kelly scoppiò in lacrime cadendo sulle ginocchia. Shay lo avvolse in un abbraccio mentre lui piangeva sulla sua spalla. Leslie aveva capito di cosa stesse parlando Sylvie. Aveva parlato in codice in modo da non far capire niente a Reece

"Kelly abbiamo qualcosa" disse l'agente

"Cosa?" chiese Kelly

"L'uomo di chiama Reece Taylor. Vive ad un isolato da casa tua. Andiamo a controllare. Vuoi venire con noi?"

"Si, fatemi solo arrivare a casa e cambiare velocemente"

"Okay"

20 minuti dopo Kelly ritornò ed andarono. Quando arrivarono lì tutti indossarono i giubbotti antiproiettile, tranne Kelly. Shay aspettava in centrale e spiegò il pino ad un agente

"Polizia di Chicago aprite!" aprirono la porta e presero le pistole. La casa era vuota, Sylvie non era lì. Iniziarono a perlustrare la casa. Kelly andò nello scantinato. La sua mascella si spalancò quando arrivò lì

"Hey, qui giù!" urlò Kelly

Il detective Voight e il detective Olinsky arrivarono. Quando videro il tutto iniziarono a perlustrare la stanza. C'erano foto e video di Sylvie. La stava stalkerando da quando si erano lasciati. C'era una live stream di cosa stesse facendo a Sylvie sul suo computer, quindi avrebbe potuto rivederla ogni volta che avrebbe voluto

"Quest'uomo è malato" disse Voight

"Già ed ha il suo premio. Cosa facciamo con questa roba?" disse Kelly

"Mettiamo i guanti ed iniziamo a prendere le prove"

"Va bene"

Misero i guanti ed iniziarono a cercare tra le robe. C'erano così tante prove che decisero di sequestrare la casa

"Wow! Questo ragazzo la stalkerava da anni" disse Kelly

"Già"

Lasciarono la scena e tornarono in centrale

"Non abbiamo trovato quale caserma sia" disse un agente

"Va bene. Abbiamo altro?" chiese Voight

"Le impronte sulla scene appartengono a Reece Taylor" disse l'agente

"Va bene, beh, tutti a casa a riposare. Tornate in mattinata pronti a trovarla" disse il sergente

Kelly e Leslie andarono a casa. Si lavarono ed andarono a letto. Kelly non dormì pensando a cosa gli avesse detto Sylvie. Potevano essere le ultime parole che si sarebbero scambiati. Sapeva di doverla trovare, ma poteva rischiare qualcun altro per farlo? Qualcuno davvero vicino al suo cuore. Non sapeva nemmeno se lei avrebbe voluto. Probabilmente si, ma non lo sapeva di sicuro. Si addormentò sognando Sylvie

La mattina seguente Leslie non era in casa così Kelly andò in centrale sperando in buone notizie. Loro non avevano ancora nessuna traccia di lei o di dove fosse

All'improvviso Leslie entrò vestita provocante e tirò indietro la maglia mostrando un filo. Gli occhi di Kelly si spalancarono dalla sorpresa

"Leslie non puoi farlo. Se perdo anche te ..." disse Kelly

"Kelly, vado a prendere Sylvie. Non c'è niente che tu possa fare per fermarmi"

Si abbracciarono e si diressero verso la scuola. Leslie abbracciò Kelly e annuì con la testa

"Sono pronta"

Iniziò a camminare verso la direzione in cui pensavano avesse preso Sylvie. La polizia tra i cespugli e nascosta in altri luoghi. Un uomo uscì e la colpì in faccia. Lei scomparve dalla vista di Kelly

#1 The Deepest Of The Flames [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora