CAPITOLO 3

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Swami Povs

Finalmente oggi si va in gita, tutti quanti stavamo aspettando questo giorno con impazienza, come succede ai bambini che non vedono l'ora di scartare i regali sotto l'albero il giorno di Natale.
Le giornate dopo aver ricevuto le lettere dalle nostre famiglie si sono svolte alla stessa maniera, grazie alla zona relax, ovvero la camera dove possiamo rilassarci, ho conosciuto meglio i miei compagni di avventura, ad esempio Marika, all'inizio avevo dei pregiudizi su di lei, ma appena abbiamo incominciato a parlare anche di cose nostre importanti ci siamo subito trovate bene e la stessa cosa vale con Dimitri.
Oltre ad essere davvero un bel ragazzo ha un cuore molto grande e negli ultimi giorni ci siamo legati particolarmente. Bene o male comunque quasi con tutti ho avuto l'opportunità di parlare, tranne con Adriano.
Dio quel ragazzo è così complicato, due giorni fa quando ero andata da lui per vedere come stava, mi ha fatto girare dopo solo due minuti che aveva parlato.
Mi ha offesa e non è neanche venuto a chiedermi scusa, anzi si comporta come se non fosse successo niente, ride e scherza con gli altri a volte mi guarda, ma non si è mai avvicinato per dirmi un " mi dispiace " ... Immagino che la lettera che gli è stata data non gli abbia fatto molto piacere, poi quel breve discorso su sua madre mi ha fatto intendere qualcosa però non aveva nessun diritto di trattarmi in quel modo.

" Swamiii "
" che c'è Marika? "
" mi fai la treccia? Non riesco da sola. "
" ma certo vieni qui "
" quanto vorrei potermi truccare, alla mattina ho una faccia orrenda "
" ma non è vero Marika sei stupenda lo stesso. "
" non quella lo sei tu "
" stai scherzando? Hai visto quanto sembro una bambina dell'asilo? Senza trucco con queste treccine assomiglio a mia cugina di quattro anni " pensare a quella piccola peste mi fa sorridere, quanto mi manca!
Di solito tre volte a settimana la tenevo io perché mia zia lavorando non riusciva ad occuparsene ed ora che è passata una settimana sento davvero la sua mancanza, come per mia sorella Sasha e il mio piccolo Santiago, il mio fratellino.

Dopo esserci tutte quante messe la divisa da gita che è davvero una cosa orrenda, infatti ci fa assomigliare come ha detto Jenny alla befana, raggiungiamo i ragazzi giù in cortile dove incontriamo anche i professori che ci accompagneranno, il professor Maggi di italiano e il professor Caccioppoli di educazione fisica; ma prima di partire il signore sorvegliante deve comunicarci una cosa e dal suo sguardo decisamente arrabbiato penso non siano belle notizie. Per niente.

" questa mattina io e la mia collega abbiamo fatto visita nei vostri dormitori e abbiamo trovato alcune cose. Questi telefoni di chi sono? " grida con voce veramente dura.
Appena vedo i telefoni di Marika, alzo gli occhi al cielo! Maledizione, le avevo detto di nasconderli da un'altra parte perché nel cassetto sarebbero riusciti a beccarli. Merda ora non potrà venire in gita ne sono sicura.

" sono miei " risponde con voce tremante Marika, sono sicura che sa anche lei, che passerà la giornata qui da sola e non con noi.
" bene, complimenti signorina Ferrarelli ... E quest altro telefono invece di chi è? " chiede, ma questa volta rivolto ai ragazzi. Appena guardo la faccia di Federico capisco che si tratta del suo ...
" è mio " esclama infatti, merda pure lui quindi non verrà in gita, me lo sento.
Però non è giusto che per un telefono tolgano loro l'opportunità di poter finalmente uscire da quel maledetto cancello.

Ma come temevo la loro punizione è proprio questa, rimarranno al collegio.
Cerchiamo sopratutto noi ragazze di fare qualcosa per impedirlo, ma non succede niente ... qui quando prendono una decisone è quella e non si può ribattere.

Dopo esserci rimessi in ordine, i cancelli si aprono e guidati dai professori ci incamminiamo fuori, mi dispiace un sacco per Marika e Federico, spero che si possano almeno divertire tra di loro, insomma con Fede si fa fatica a restare seri, ha sempre uno sguardo è una voce stile zombie tutte le volte pare che si sia appena svegliato da una lunga dormita.

Mentre camminiamo verso una collinetta per ridere cantiamo le canzoni dei nostri nonni, cambiando qua e là le parole. Quando finalmente arriviamo ci viene detto di dover montare due tende grandi una per i ragazzi e una per noi ragazze. Non ne ho mai montata una, e credo che neanche le altre mie compagne l'abbiano mai fatto, quindi spero che qualcuno ci dia una mano.

" ragazze avete bisogno di aiuto? " ci domanda Alessio Milanesi.
" oh sì Ale, ti prego aiutaci! " chiedo supplicante, ci abbiamo provato a montare qualcosa, ma niente si incastrava e tutto continuava a cadere.
" tranquille, allora Swami tu prendi quel coso lì, Adrianoo .. " urla, no no ti prego dimmi che non deve venire qui, ti prego.
" che c'è? " risponde lui
" vieni a darmi una mano per la tenda delle ragazze, vai lì vicino a Swami e aiutala a montare quella roba lì " bene che bello. Grazie Alessio.

Appena si avvicina il mio cuore incomincia a battere velocemente, non voglio stare vicino a lui. Non voglio doverci parlare.

" ciao "
" ciao " rispondo senza guardarlo negli occhi concentrandomi sulla specie di tubo che ho in mano.
" dammi a me "
" so fare da sola "
" certo ... Allora perché  Alessio mi ha detto di venire qui a dare una mano? "
" non lo so, ma se ti pesa tanto vai pure da un'altra parte chiamerò qualcun altro "
" allora vedi che non sei capace "
" oddio ti prego vattene via mi stai facendo innervosire e sei appena arrivato "
" non sto facendo niente "
" si invece ... Continui a parlare ad esempio "
" mi dispiace Swami, davvero. " e appena finisce di dire queste parole i miei occhi senza poterli fermare vanno ad incontrare i suoi. Occhi verdi, di un verde raro, un verde bellissimo.
" per cosa? Perché continui a parlare? "
" lo sai il perché ... "
" mhh no invece, non ricordo proprio "
" Dio ma che rompi palle sei? Per due giorni fa, quando ti ho trattato male, per la storia della lettera "
" certo che hai un modo tutto tuo per chiedere scusa, vieni dici mi dispiace a distanza di giorni e contemporaneamente mi dai anche della scassa palle, beh grazie "
" ma tutta la tua timidezza dove cazzo è finita? Dio non sapevo fossi così "
" non hai provato a parlarmi e a conoscermi "
" forse dovrei incominciare a farlo "
" forse io non vorrei "
" non credo "
" sei così arrogante! " affermo sbuffando e lui scoppia a ridere, ma poi tutto d'un tratto ritorna serio e incatena i suoi occhi indescrivibili ai miei. Sembra che facciamo fatica a non guardarci. Sono come una calamita per i miei.
" mi dispiace Swami davvero davvero "
" ok ... Perdonato "
" veramente? "
" si, ma se ti dicessi che non lo sei cosa faresti scusa? "
" troverei un modo per farmi perdonare "
" e perché? A te che importa? "
" non lo so ... Non so mai niente quando si tratta di te " mi risponde e posso sentire la sincerità non solo dalla sua voce ma dal suo sguardo sempre fisso nel mio.
" sei perdonato per questa volta "
" ne sono veramente felice signorina Caputo, potrei comunque provare a conoscerla per diventare amici? "
" ne sarei entusiasta "
" benissimo " mi sorride e io non posso fare altro che contraccambiare.
" ciao principessa " dice Dimitri che mi abbraccia da dietro subito dopo avermi lasciato un bacio sulla guancia.
" ciao a te Dimi "
" oh ciao Adri non ti avevo visto " parla Dimitri guardando Adriano che in questo momento è occupato nel sistemare la tenda.
" già ... Ciao comunque " risponde il ragazzo dagli occhi verdi
" principessa mi aiuti con il pranzo? " mi chiede il mio amico e dopo aver annuito mi prende per mano e mi trascina via da Adriano e sento già la mancanza di lui, mi stavo divertendo alla fine parlandoci. Ma prima di essere troppo lontana da lui mi volto e lui fa lo stesso, mi sorride, ma nei suoi occhi vi è una strana luce, una luce mai vista da quando lo consoco.

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Heiiii siamo già a duecento visualizzazioni ... GRAZIE! Fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando
Su Instagram ho creato una pagina :swamicaputo_adrianoocculto in merito a loro due
Un bacione
- Fede 

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