Capitolo 4

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La giornata letteralmente volò via.

In realtà fu piuttosto piatta,perchè mi limitai a rispondere a qualche telefonata e fissare qualche appuntamento,e non vidi mai il Sig.Reynolds.

Nella pausa pranzo, Kate mi invitò a mangiare con lei e Tracey,ed io accettai volentieri. Scoprii che entrambe risiedevano alla Mansione. E entrambe mi rassicurarono che non era così male.

-Ma il Sig Reynolds come si comporta con voi?-domandai preoccupata.

Mi guardarono sorridenti.- Ci usa tutte per lo stesso scopo.-disse Tracey,-ma poi si crea fiducia e un rapporto piacevole,non è male davvero.-

Feci una smorfia.-Come avete fatto a combinare la vostra vita privata con il vostro "lavoro",però? Non avevate,non so, fidanzati..?-chiesi,pensando a Josh e al fatto che il Sig Reynolds non voleva che lo contattassi.

Kate mi guardò con un sopracciglio alzato.-Sì,certo. I nostri fidanzati,ecco,non devono essere a conoscenza di proprio tutto quello che succede.-

-Ma il Sig Reynolds vi permetteva di averli?-

-Ma certo che sì-subentrò Tracey-Non pensare che sia un mostro,Zoe,a lui non interessa se sei con qualcuno!-

Rimasi in silenzio,facendo cadere il discorso.Perchè allora con me insisteva tanto? il suo comportamento era un mistero per me.

Continuammo a parlare del più e del meno con le ragazze,ed ero grata del fatto che avessi due facce amiche vicino. Sarei diventata matta altrimenti.

Le cinque arrivarono in un battibaleno. Mentre raccoglievo le mie cose mi chiedevo come avrei raggiunto la Mansione.Del resto,non avevo un'auto e non sapevo dove fosse.Uscendo dall'ufficio lo chiesi a Kate.

-Qui in ufficio siamo io e Tracey,e ci organizziamo a turno con l'auto.Ovviamente puoi venire con noi.-disse gentile.

-Grazie mille davvero.-

-Signorina Grant!-sentii tuonare dall'ufficio del SIg Reynolds.

Kate mi fece segno di andare e io seguii il suo consiglio,recandomi davanti alla porta del suo ufficio.Bussai ed entrai.

-Vieni a casa con me.-disse secco. Era di nuovo arrabbiato? E dovevo andare a casa con lui?

Esitai per un momento,la sua espressione dura mi metteva a disagio.

-Ha detto Kate che può darmi un passaggio.-dissi cercando di risultare sicura.

Il suo sguardo si fece ancora più minaccioso.-Non contraddirmi sempre,Zoe,Sei impossibile.-sospirò-Ti ho detto di venire con me.-

Lo guardai offesa-Va bene,va bene.-borbottai.-non c'è bisogno di scaldarsi tanto.-

-Come hai detto?-chiese stupito.

Lo guardai e con sollievo notai che sembrava leggermente più divertito ora.

Mi sforzai di non sorridere,mi limitai a guardarlo.-Prende tutto molto sul serio.-dissi semplicemente.

Si formò un ghigno bellissimo sul suo viso perfetto.-Non pensi che le cose vadano prese sul serio?-la sua voce era profonda e molto bella,il calore del suo timbro era incredibile.

Feci spallucce senza rispondere e lui disse.-Andiamo.-

Mi condusse fuori e passando davanti a Kate e Tracey vidi le loro espressioni stupite nel vedermi uscire con il Sig Reynolds.

Quando raggiungemmo l'ascensore,era pieno di persone,perciò fummo spinti in un'angolino. Fortunatamente erano soltanto sette piani,pensai.Quando entrò un'altra coppia di persone,fui spinta praticamente sul suo petto e arrossendo mi feci immediatamente indietro.-Scusi.-mormorai e alzai lo sguardo facendolo incontrare con il suo. La sua mascella era tesa,i suoi occhi brillanti e il suo odore era ovunque intorno a me,mi annebbiava il cervello.

Quando fummo fuori dall'ascensore,andammo verso i parcheggi e ci raggiunse un uomo sui trent'anni che mi sorrise.Io ricambiai. -Piacere,io sono Jamie,l'autista del....-

-Sì,va bene.-tagliò corto il Sig Reynolds,- Vediamo di andare.-disse spazientito.

Jamie rimase per un momento interdetto,poi ci aprì l'auto e si spostò sul posto di guida,partendo dopo pochi secondi.

Il sig Reynolds guardava fuori dal finestrino. La sua maleducazione era così eccessiva a volte.

-Non era necessario essere così scontrosi, Jamie cercava solo di essere educato.-dissi guardando verso il mio interlocutore.

Si voltò a guardarmi attentamente.-Stava cercando di flirtare,davvero sei così ottusa da non notarlo?-il suo tono era aspro.

Anche io in risposta inasprii il mio.-Non è affatto vero.E poi a lei cosa importa?-

Mi fulminò con lo sguardo.-Zoe,smettila-

-No.-mi intestardii.-Anche con Josh,si comporta allo stesso modo,ma perché?So che non l'ha fatto con i fidanzati di Kate e Tracey. Allora perché ce l'ha così tanto con me?-il pensiero che mi covava dentro finalmente uscì e attesi con ansia una risposta.

-Ce l'ho con te?-ripetè,confuso.-Di cosa parli?- il suo tono era controllato,ma la sua espressione sembrava turbata.

Diceva sul serio?Sospirai.-Capisco che lavoro per lei,ma ho la mia vita-ribadii un concetto che già gli avevo espresso.

Si incupì e distolse lo sguardo,di nuovo arrabbiato.Non mi disse nulla,ma io attesi sperando che stesse utilizzando del tempo per rispondere.

Dopo quelli che sembravano minuti,sbottò-Sei assurda. Non mi è mai capitata una situazione del genere.-mi guardò di nuovo,con le sue belle iridi color caramello-MI piacerebbe sapere che razza di lavori fa la tua testa,dico davvero.-sembrava sincero.

Alzai un sopracciglio.-Cosa intende dire?-

Sospirò.-Voglio dire, come ti viene in mente che posso avercela con te quando ti ho concesso una settimana di tempo e sto facendo di tutto per non sfiorarti, quando non c'è cosa che vorrei di più?-

Il suo sguardo era incandescente ora,e mi fece arrossire con veemenza. Così tanto,che distolsi lo sguardo per osservare le mie mani.

Le sue parole mi fecero pensare. Cosa voleva dire? Sapevo che non era il caso di insistere,ma avevo dei dubbi sulla sua persona che mi attanagliavano.Era contradditorio,lunatico e difficile. Era anche la persona più intricata e interessante che avessi mai conosciuto.E molto stimolante.Era impossibile non lasciarsi travolgere dalle emozioni,quando ero in sua presenza.Fossero esse positive o negative,poco importava.Sentivo,come mai prima di allora. I miei pensieri andarono a Josh. Gli volevo tanto bene.Davvero. Ma come un'edera fastidiosa,cominciò a nascermi il pensiero che forse...forse non lo amavo. Scossi la testa per scacciare quell'idea indisponente.Era la vicinanza di Ethan a rendere tutto confuso.Ethan..?Il Sig Reynolds,mi corressi dentro la testa.

-A cosa pensi ora?-la sua voce era come fuori campo,e tornai nella realtà con un battito veloce di ciglia.Lo guardai scuotendo le spalle,rimanendo vaga. Prima che potessi aggiungere altro,la sua mano raggiunse le mie che erano sul mio grembo.Intrecciò le dita con le mie, e io lo guardai spaventata,ma non perché avevo paura stavolta.Quello che mi intimoriva era il ritmo frenetico del mio cuore.Feci per ritrarre la mia mano stretta nella sua,ma la sua presa si rafforzò.

-Per favore,Zoe.Almeno questo.-la sua voce era più dolce che mai e guardandolo,mi convinsi. Anche le mie dita si strinsero attorno alle sue. Sospirai e guardai fuori dal finestrino,sentendo il suo pollice accarezzare delicatamente il dorso della mia mano. Quel piccolo gesto creò brividi in tutto il mio corpo ma allo stesso tempo mi rese immensamente tranquilla e in pace con me stessa.

Non volli chiedermi la ragione,in quel momento,perchè non volevo risposte.Decisi di godermi quell'istante fino in fondo,perchè mi sentivo bene.

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