Capitolo 3

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Proprio come temevo,lunedì venne troppo presto.

Alle sette e trenta ero sulla porta, portai fuori le valigie che qualche inserviente della famiglia Reynolds avrebbe portato alla villa,dove avrei vissuto da quel giorno.

Abbracciai con calore i miei genitori. Ovviamente li avrei rivisti,nei weekend non avrei lavorato.

Questa era l'unica cosa che mi dava un minimo di forza,perchè altrimenti non so come avrei resistito.

Il giorno prima ero stata informata della procedura: come mia madre già mi aveva detto,mi sarei dovuta trasferire a casa Reynolds. In quanto assistente,il mio lavoro era 24h su 24.

Josh e io ci eravamo salutati,con la promessa di rivederci sabato.

Non potevo credere a ciò che stava per accadere. Sentivo che stavo sprecando la mia vita,ma almeno per ora sapevo di non avere molta altra scelta.Dovevo farlo e lo avrei fatto,per proteggere la mia famiglia.

Alle otto in punto ero al settimo piano.

Fu sempre la bionda ad accogliermi. Fu lei a portarmi nel mio ufficio,che era accanto a quello del Sig Reynolds.

Una volta avermi mostrato l'ufficio e avermi fatto sistemare le cose venne verso di me con fare amichevole.-Sono Kate,comunque.-a prima vista non mi era sembrata molto simpatica,ma ora il suo sorriso sembrava più caldo,perciò lo ricambiai e le strinsi la mano.-Piacere,sono Zoe.-

-Anche tu vieni a vivere alla Mansione?-

Quindi anche lei ci viveva? E Mansione era il nome della casa?Originale,pensai sarcastica.

-Com'è la vita là?-

Sorrise della mia preoccupazione.-Non è male,davvero.Le camere sono tutte belle e dotate di bagni privati.Ovviamente,dicono che la migliore sia quella del padrone,ma sono in pochi ad averla vista-

-Solo le sue fidanzate?-domandai seria.

Kate rise-Non esistono fidanzate,per il Sig Reynolds.Solo conquiste.Molte.-aggiunse.

-E allora...come possono essere in poche ad aver visto la sua camera?-

-Non lo permette a nessuno.è lui che viene nelle nostre camere.-

Sbarrai gli occhi.-Anche tu--?-chiesi col timore di essere sfacciata.

-Tutte.-rispose Kate senza apparente disagio.

-Oh.-beh,a me non avrebbe certo richiesto niente del genere....vero? Anche se al colloquio era stato parecchio eloquente.Me ne sarei occupata a tempo debito.Un problema alla volta,mi dissi.Per ora,mi bastava superare la giornata.

Kate uscì dall'ufficio per andare in reception e io non feci in tempo a sedermi che sentii il telefono squillare.-Sì?-chiesi.

-Vieni nel mio ufficio.-disse il Sig Reynolds,e attaccò.

Che maleducato! Con una certa rabbia andai nel suo ufficio,ma prima sistemai l'ultimo scatolone.

Non appena aprii la porta, mi attaccò immediatamente.

-Quando ti chiamo devi scattare.-mi rimproverò.

-Si signore.-dissi a denti stretti,sempre più infastidita.

Lo guardai con espressione seria, e non potei evitare di notare quanto fosse affascinante. Indossava un completo grigio perla,che non faceva che risaltare i suoi tratti duri e i suoi colori scuri.

Un sorrisetto era ora stampato sul suo viso.-C'è qualcosa che non va, Zoe?-

-No signore.-risposi laconica,anche se lo stavo fulminando con lo sguardo.

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