Capitolo 7

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Quando Louis si svegliò, trovò un messaggio vocale sul suo telefono. Harry stava ancora dormendo al suo fianco mentre lui ne sentiva il respiro. I suoi occhi ancora assonnati e il corpo pesante dal sonno.

''Yooo!'' diceva la voce di Niall, il messaggio era della scorsa sera.

Tu, Louis, tu mi hai scaricato oggi. Dopo scuola mi hai scaricato senza dire una parola.

Sembrava molto lontano, non ubriaco, ma probabilmente era sotto effetto di qualcosa.

Non l'hai detto a nessuno, ma avresti potuto dirlo a me. E poi mi hai scaricato di nuovo con un fottuto messaggio? Sei. Un. Coglione! Ti voglio bene ma sei uno stronzo. Ed un coglione. Ultimamente sei così fottutamente distante e mi sto sballando da solo in macchina e sei un imbecille che sta facendo l'imbecille da qualche altra parte! Nemmeno tua sorella sa dove sei!

Louis deglutì, poi si fermò per un istante. Riusciva a sentire una vaga musica in sottofondo, forse anche una voce o due, eppure Niall aveva detto di essere da solo.

Questo è il nostro ultimo anno al liceo, amico.

La sua voce era più dolce ma sempre irritata.

E ti stai comportando in modo strano, prendendo le distanze da tutti. Non mi sta bene, amico. Sono arrabbiato con te! Ho lasciato perdere perché so che odi parlare della merda che stai passando, ma non pensare di non dovermi delle spiegazioni! Ci sarò sempre per te, amico, ma non farmi sentire come se non lo apprezzassi, amico. Non mi piace.

Dopo quello la linea cadde. Il primo pensiero che ebbe Louis fu che l'accento irlandese del biondo fosse alquanto accentuato quando beveva o si sballava. Il secondo era che si sentiva un terribile, terribile amico. Era uno stronzo ed un coglione, proprio come aveva detto Niall.

In quel momento qualcosa gli picchiettò la guancia.

''Fame. Riccio,'' borbottò Harry.

Louis guardò alla sua destra, trovando il ragazzo che lo guardava di sbieco, gli occhi socchiusi ed il segno del cuscino sull'angolo sinistro della bocca.

Louis rise di lui e si girò dall'altra parte. In quel momento non era dell'umore di gestirlo.

Prese il telefono e pigiò su 'nuovo messaggio', cercando di capire cosa scrivere al suo amico. Non avrebbe dovuto mandargli un messaggio, vero? Nemmeno chiamarlo sarebbe stato sufficiente. Sarebbe dovuto andare da lui ed abbracciarlo, scusarsi e assicurarsi di cambiare atteggiamento. Eppure, perché sembrava così dannatamente difficile?

Sentì il letto sprofondare e subito dopo Harry si sistemò dietro di lui, avvolgendogli la vita con la mano per poi posarla sullo stomaco.

''Dico sul serio, Harry.'' Il tono di voce del castano era pungente e severo.

''Wow.'' Louis riuscì letteralmente a sentire il ragazzo mentre inarcava un sopracciglio. ''Sei così incazzato?''

Sbuffò, spostando la mano del riccio dallo stomaco e allontanandosi.

''Fottiti.''

La sua voce era gelida come il ghiaccio; un altro al suo posto si sarebbe tirato indietro, ma Harry non si arrendeva mai con Louis. Si avvicinò nuovamente al ragazzo, aderendo perfettamente alla curva delle sue gambe. La sua mano, ancora una volta, si posò sullo stomaco.

''Hai fame?''

Louis grugnì.

''Che c'è che non va?'' mormorò, senza spostare la sua mano enorme.

Unbelievers [Larry Stylinson || Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora