Erano passati alcuni mesi da quando io e Brian c'eravamo messi insieme e andava tutto liscio,ero contenta e lui pure...sembrava una favola ma le favole durano ben poco.
Questo pomeriggio stavo andando da lui per fargli una sorpresa,entrai dalla porta di retro e salì in camera sua,dove salendo sempre più su si facevano vivi rumori ancor più ambigui...entrai senza bussare tanto che non potei crederci mi coprii la bocca e mi scese una lacrima era lì davanti a me tutto sudato che scopava con un'altra ragazza visibilmente più grande di me,minuta e bellissima.
Scappai via anche se lo sentivo richiamarmi l'unico posto in qui volevo andare e sprofondare nella disperazione era il mare. Questo mare si trovava al bordo di un precipizio roccioso. Tolsi le scarpe e mi incamminai sul precipizio dove vari turisti scattavano foto del meraviglioso panorama che si poteva ben godere,chiedendomi che ho fatto di male per meritarmi anche questo,intanto si faceva sera e la gente se ne andava ma io ero lì ferma in piedi a fissare il punto dove il male e il cielo si toccano. Ricevetti un messaggio da Jeff, lo lessi.
''Dove sei?è tardi''
Pensai probabilmente anche lui mi odiava.
Ma scesi più in giù e vidi le chat tra me Brian,dove mi diceva 'ti amo' e dove mi faceva credere che esisteva un noi. Mentre scorrevo la chat ebbi un messaggio suo che diceva.
''Tra noi due è finita,dimenticati dei miei ti amo perché io non ti amavo veramente volevo solo portarti a letto,dimenticati del 'noi per sempre' che dicevo tra noi non c'è mai stato niente...io ti odio e poi come si potrebbe amare una come te che non sa neanche cos'è l'amore,non sai neanche baciare. Ciò che ti voglio dire e che devi far finta che io non esista più come se fossi stato un brutto sogno...mi dispiace(fartene una ragione)''
E quel messaggio fu come se mi avessero portato via la mia stessa anima,mi sentivo così inutile,usata.
Posai il cellulare a terra e presi un lungo respiro e mi buttai nell'acqua.
Non sapendo nuotare mi lasciai trascinare dalle candide onde,se la morte fosse un vivere quieto, un bel lasciarsi andare,
un'acqua purissima e delicata
o deliberazione di un ventre,
io mi sarei già uccisa. Ma la morte è muraglia, dolore, ostinazione violenta, io magicamente resisto. Che tu mi copra di insulti,
di pedate, di baci, di abbandoni,
che tu mi lasci e poi ritorni senza un perché
o senza variare di senso
nel largo delle mie ginocchia,
a me non importa perché tu mi fai vivere,
perché mi ripari da quel gorgo
di inaudita dolcezza. Prima di lasciare tutto indietro faccio un piccolo saluto a tutti quelli che mi hanno odiata e nonostante ciò li perdono,mentre mi abbandono tra le braccia del mare che non ha strade,né preoccupazioni. Vorrei tanto essere come esso,con tutti i bambini che ci giocano,la gente che lo guarda e che lo ama,perché non c'è niente di più bello del modo in cui tutte le volte il mare cerca di baciare la spiaggia, non importa quante volte viene mandato via,questo si chiama amore. Ecco...adesso vedo una luce,quella luce che potrà farmi stare bene per tutta la vita,sento gli angeli cantare e il dolce sorriso della mamma. Do un ultimo sguardo a quel mondo così ostile,mentre sprofondo nel vuoto,chiudo gli occhi e mando un ultimo saluto a tutti voi.
STAI LEGGENDO
Fino alla fine
أدب المراهقينQuesta è la storia di una ragazza che racconta il corso della sua vita, vivendo il male in persona. Una ragazza vissuta nell'ombra. Una ragazza maltrattata. Una ragazza violentata. Una ragazza sfruttata. Una ragazza bullizata. Una ragazza che piange...