capitolo 1

1.5K 16 4
                                    

Pov's Iolanda

" E ora signori e signore gli ultimi due sottomessi della serata, un maschio e una femmina; ecco a voi Niall e Iolanda." Saliamo sul palco ed io sto in braccio a Niall, ci avviciniamo a Marcel che fa da presentatore e lui ci sistema separati ai lati opposti del piedistallo in cui si trova quando parla. " Signori e signore osservate i nostri due ultimi sottomessi, amici sin da piccoli; Niall, 17 anni, gay, livello dolore normale; Iolanda, 16 anni, etero, livello dolore bassissimo, sindrome di Peter Pan." Dei signori si avvicinano per guardarci e come si spostano corro tra le braccia di Niall spaventata e lui mi tranquillizza cullandomi sul suo petto. "Partiamo da Iolanda, l'asta parte da 20000€." Molte persone ribattono il prezzo fino a quando dal fondo della sala non si sente un "150000€." E nessuno ribatte quindi Marcel "Chi offre di più? Nessuno? E allora 150000 e uno, e due, e tre aggiudicata al ragazzo lì in fondo. Venga a prendersi la sua nuova sottomessa." Ad un certo punto vediamo due bei ragazzi avvicinarsi ed uno dei due mi prende in braccio staccandomi da Niall e io mi metto a piangere perché rivoglio Ninì. "Ehi amore, io sono Stefano e lui è il mio migliore amico Daniele. Saremo tutti e due tuoi dominatori e ci sono altri e due miei amici che saranno sempre tuoi dominatori perché viviamo insieme dal liceo. Ok? Ora stai tranquilla, prenderemo anche Niall con noi." Io spaventata annuisco e nascondo la testa nell'incavo del collo di Stefano. Quando arriviamo ad un tavolino in fondo alla sala Marcel ricomincia a parlare. "Ed ora concludiamo quest'asta con Niall, si parte da 15000€." Alcune persone ribattono alzando di mille in mille la cifra fino a che uno dei due ragazzi che sono seduti al tavolo con noi non ribatte "100000€" e tutte le altre persone smettono di parlare. "Chi offre di più? Nessuno? Bene e anche sta volta concludiamo. E quindi 100000 e uno, e due, e tre aggiudicato al ragazzo lì infondo: venga a prendere il suo nuovo sottomesso." Mentre tutti cominciano ad uscire dal locale, noi ci dirigiamo verso il palco e raggiungiamo il ragazzo che ha preso Niall. "Amore, gli altri e due miei amici sono loro ok?" Io annuisco "Li avete già pagato entrambi? Possiamo andare?" Stefano chiede a uno dei due ragazzi che non conosco e quello gli risponde di si così usciamo pure noi dal locale e ci avviciniamo a due macchine. Niall e i due ragazzi che non conosco salgono sulla macchina bianca mentre Stefano, Daniele ed io saliamo su quella nera. Io salgo dietro e mi allungo addormentando. "Piccola svegliati siamo arrivati a casa." Mi sveglio strofinandomi gli occhi con i pugni e mi metto a sedere sui sedili. Guardo fuori e non vedendo Niall mi rimetto a piangere e mi rifiuto di scendere dalla macchina. Dopo una decina di minuti arriva la macchina bianca e i ragazzi si avvicinano tutti alla nostra macchina e appena Niall mi vede piangere mi prende in braccio cullandomi e, facendomi scendere dalla macchina, mi tranquillizza. Daniele ci richiama e noi ci avviciniamo alla porta dove troviamo tutti gli altri che ci aspettano. "Mettetevi seduti sul divano che vi diciamo le regole." Ci dice uno dei due ragazzi di cui non so ancora il nome e noi eseguiamo gli ordini ed io mi metto con la testa sulle gambe di Niall e le ginocchia strette al petto e un dito in bocca. "Allora bimbi prima ci conosciamo un po' e poi vi diamo le regole ok?" Noi annuiamo e allora Stefano continua "io sono Stefano, lui è Daniele, lui è Liam mentre lui è Zayn e abbiamo tutti suppergiù 24 anni." Lo dice indicandoli. "Da dove venite?" Chiede sempre lui. Io non parlo, sono ancora un po' frastornata da tutto quello che è successo, e quindi risponde Niall. "Io vengo dall'Irlanda mentre Iolanda è italiana. Ci siamo conosciuti da piccoli perché le nostre mamme erano amiche ed erano irlandesi tutte e due ma, dopo il viaggio che abbiamo fatto per tornare qui in Italia dall'Irlanda, in un incidente i nostri genitori sono morti e noi siamo stati mandati in quella casa d'aste dove siamo cresciuti insieme anche ad altri bambini da quando avevamo tre e quattro anni."" Ci dispiace, con noi starete al sicuro, amati e accontentati, se ci amerete pure voi e vi comporterete bene". "Siete mai andati a scuola?" chiede Liam "No, avevamo un signore dell'asta che ci faceva da maestro." Io sbadiglio e chiudo gli occhi addormentandomi.

infantilismo (sospesa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora