CAPITOLO 44

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Elena: amore...
Tommy: sei sveglia?
Elena: si.
Tommy: come stai?
Elena: ho solo un po' di dolori. Ma per il resto tutto bene.
Tommy: dalla tua faccia non sembra.
Elena: non sento molto le gambe e le braccia.
Tommy: vedrai che quando ti leveranno il gesso starai meglio.
Elena: speriamo...
A casa.
Torna Lele
Lele: sono tornato.
Nonno L: come va?
Lele: Elena si è svegliata...
Enrica: menomale. E le altre?
Lele: nessuna novità. Però Elena l'hanno riaddormentata perché non stava tanto bene.
Nonno L: ma possiamo vederle?
Lele: le hanno spostate in terapia intensiva. Quindi quando le tendine sono aperte potete vederle dal vetro.
Nonno L: va bene.
In camera di Maria e Marco
Marco si siede accanto a Maria.
Maria dopo dieci minuti circa si inizia a svegliare.
Marco: ben svegliata...
Maria: eii. Amore che ci fai qui?
Marco: ho chiesto il trasferimento momentaneo a Roma.
Maria: e i bambini?
Marco: anche. La preside era d'accordo. Come vanno qui le cose?
Maria: insomma. Sono ancora in coma.
Marco: possiamo vederle?
Maria: sinceramente credo di no.
Marco *Un po' preoccupato*: ok.
Maria: ma amore stai tranquillo.
Marco: va bene. Se lo dici tu...
Maria: Leila e Fabrizio? [Nomi gemelli]
Marco: con Ave al parco insieme a Palù e Jonathan.
Maria: ok.
Marco: tesoro devo parlarti...
Maria: cosa è successo?
Marco: vedi io...
Maria: così mi fai preoccupare...
In clinica.
Entra Oscar
Oscar: come va?
Elena: uguale se non peggio di prima...
Elena inizia a tossire...
Oscar: Tommy esci un attimo la visito e poi torni.
Tommy: ok...
Tommy esce e Oscar visita Elena
Oscar dopo averla visitata
Oscar: cosa ti senti precisamente?
Elena: mi sento come se qualcuno mi stesse martellando in testa...
Oscar: ora controllo la ferita. Riesci a metterti seduta?
Elena: no. Mi gira la testa...
Oscar: neanche se ti aiuto?
Elena: non sento le gambe...
Oscar: allora rimani sdraiata. Quando ti passa la febbre e leviamo il gesso ci provi.  Ok?
Elena: va bene...
Oscar medica la ferita e cambia i cerotti e la fascia.
Oscar: ora misuriamo la febbre se non ti si è abbassata almeno un po' ti inietto un altro medicinale nel tubicino della flebo.
Elena: Oscar...
Oscar: si?
Elena: è normale che mi manca il respiro?
Oscar: no. Ora sento il respiro se non è regolare ti metto la masherina di ossigeno per aiutarti.
Elena: ok.
Oscar sente che il respiro non è per niente regolare e allora decide di collegarle l'ossigeno e la macchina per il controllo dei battiti.
Elena: allora?
Oscar: non è tanto regolare ma ora lo teniamo sotto controllo metti questo al dito controlla il respiro.
Oscar le collega tutto e poi lo misura la febbre.
Oscar: la febbre non sta scendendo; anzi; sta salendo...
Stai tranquilla ora ti faccio una iniezione. Però la metto nel tubicino della flebo.
Oscar prende il medicinale e lo mette nella flebo di Elena.
Oscar: fatto. Ora cerca di riposare.
Elena: Oscar...
Oscar: si?
Elena: può entrare Tommy?
Oscar: ma devi riposare...
Elena: ti prometto che riposo...
Oscar: va bene... ma non tanto
Elena: grazie
Oscar fa un sorrisetto ed esce
Fuori
Oscar: Tommy puoi andare
Tommy: come sta?
Oscar: la febbre si è alzata e poi ha collegato l'ossigeno è altri macchinari.
Tommy: va bene. Posso andare?
Oscar: si. Ma vedi se con te si addormenta.
Tommy: ok. Ci provo.
Oscar dá una pacca sulla spalla a Tommy e poi Tommy entra da Elena. E Oscar torna nel suo studio per sistemare delle cartelle cliniche.
Tommy: eii piccola come va?
Elena: di male in peggio.
Tommy: vuoi che esco?
Elena: no. No; ti prego vieni qui vicino.
Tommy avvicina una sedia e si mette accanto a Elena.
Tommy: sei stanca?
Elena: un po'.
Tommy: vuoi dormire?
Elena: ma tu rimani qui?
Tommy: certo.
Tommy dá la mano a Elena e poi inizia al accarezzare la sua mano facendo attenzione alla flebo che aveva inserita.
Dopo pochi minuti Elena si era addormentata profondamente.
A casa
In camera di Maria e Marco
Maria: allora?
Marco: vedi io ho chiesto il trasferimento indeterminato per una redazione qui a Roma e loro me la hanno accettata. Scusa se non ti ho detto niente. [Dice tutto ad un fiato]
Maria *sorride*: tranquillo. In realtà l' ho chieste anche io per Villa Aurora.
Marco: quando lo hai chiesto?
Maria: questa mattina. Non sei contento?
Marco: certo che si.
Maria: domani facciamo l'iscrizione per i gemellini all'asilo e per Palù e Jonathan alla quinta elementare.
Marco: ok. Poi ho visto che la villetta di qui dietro la stanno vendendo. Che ne dici se...
Maria: la comprassimo? Certo. Così liberiamo un po' questa casa.
Marco: conosco il proprietario. Se vuoi chiamo.
Maria: quando?
Marco: anche ora.
Maria: allora chiama adesso e poi andiamo in clinica.
Marco: ok.
Marco chiama il suo amico.
Dopo un po' chiudono la chiamata.
Maria: allora?
Marco: ci fa lo sconto.
Maria: quanto?
Marco: da **** a ****
Maria: buono. Allora la prendiamo. Poi dobbiamo anche arredarla.
Marco: in realtá è già arredata.
Maria: allora blocchiamola.
Marco: ok. Ma dopo...
Maria: andiamo in clinica.
Marco chiama e blocca la villetta.
Maria: andiamo in clinica.
In clinica
Maria: Gloria...
Gloria: Maria; Marco...
Maria: io dovrei parlare con Oscar.
Gloria: il dottor Nobili è nel suo studio.
Maria: grazie.
Maria: Marco vieni con me e poi andiamo da Sara e le altre?
Marco: certo.
Nello studio di Oscar
X: [toc-toc]
Oscar: avanti.
Entrano Maria e Marco.
Maria e Marco: ciao
Oscar: ciao. È successo qualcosa?
Maria: io e Marco abbiamo deciso di tornare a vivere qui...
Oscar: casa Martini si riempe...
Maria: in realtà abbiamo comprato una villetta vicino casa. Però volevo chiederti una cosa...
Oscar: anche io devo chiederti una cosa.
Marco: se volete esco.
Oscar: no. Non c'è bisogno.
Maria: vai; dillo prima tu.
Oscar: noi stiamo riaprendo il reparto di neuropsichiatria infantile e volevo chiederti se ti andrebbe di tornare a lavorare qui e fare da primario nel reparto.
Maria: certo. Anche io volevo chiederti se potevo tornare a lavorare qui.
Oscar: allora è deciso. Lo abbiamo quasi finito. Intanto puoi lavorare in pediatria.
Maria: certo va bene.
Oscar: e poi serva la tua firma per il reparto e ci devi aiutare a finirlo.
Maria: ok. Ora Marco vorrebbe andare da Sara. Possiamo?
Oscar: certo. Però ora sono in terapia intensiva. Elena si è svegliata. Ma ora ha la febbre alta. E poi ha il respiro irregolare e quindi è collegata a qualche macchina per tenerla sotto controllo.
Maria: ok. La febbre molto alta?
Oscar: prima 40. Ora li ha anche superati. I bambini di Tommy e Elena?
Maria: non lo so. Poi vado da Anna. Ora io vado da Bianca e poi da Tresy.
Oscar: ok. Tommy e ancora da Elena. Quando andate via portatelo con voi.
Marco: va  bene.
In camera di Sara
Marco: sorellina non ti azzardare a fare brutti scherzi. Hai appena avuto quattro gemelli. È vero lo ammetto. All'inizio non ho accettato molto bene la tua gravidanza. Soprattutto quando ho scoperto che erano quattro. Puoi immaginare come mi sentivo. La mia sorellina incinta...
Non si sente tutti i giorni.
Ora però sono felice per te; per Lorenzo e anche per i miei quattro fantastici nipotini. Io ti aspetto. Tutti ti aspettiamo.
Maria arriva e fissa la scena senza farsi vedere.
Marco: con Maria abbiamo deciso di tornare ad abitare qui a Roma. Abbiamo comprato anche una villetta vicino ai Martini. Ricordati che ti voglio bene.
Ciao sorellina.
Le dá un bacio sulla fronte e poi esce.
Maria: tesoro...
Marco: tutto bene?
Maria: si. Ho solo qualche giramento di testa per la stanchezza tranquillo.
Marco: mh ok. Ora andiamo a prendere Tommy?
Maria: dobbiamo andare a convincerlo a venire con noi.
Marco: andiamo...
Vanno in camera di Elena.
Maria e Marco bussano alla porta.
Maria: Tommy...
Tommy: Maria, Marco
Marco: tutto bene?
Tommy: io si. Elena ha la febbre.
Maria: lo sappiamo. Ci ha detto tutto Oscar.
Marco: ora vieni con noi. Esci un po'.
Tommy: si è addormentata da poco. Se si sveglia e non mi trova?
Maria: le lasciamo in bigliettino
Tommy: ok. Però a pomeriggio torniamo?
Marco: certo. Ora andiamo a prendere un po' di aria.
Tommy: ok.
Si avvicina le sfiora le labbra e poi esce insieme a Marco e Maria.
Marco: andiamo a dire a Oscar che andiamo via?
Maria: si. Andiamo. Tommy?
Tommy: ci sono.
Vanno da Oscar
Maria: Oscar...
Oscar: è successo qualcosa?
Marco: no. Volevamo avvisarti che andiamo via.
Tommy: anche io.
Oscar: va bene. Elena dorme?
Tommy: si. Si è addormentata mezz'ora fa circa.
Oscar: va bene.
Maria: noi andiamo a casa. Per qualunque cosa...
Oscar: vi chiamo. Ah... Maria...
Maria: si?
Oscar: mi è arrivato il fax per il tuo trasferimento e...
Maria: e...
Oscar: se per te va bene inizi o oggi pomeriggio o domani mattina.
Maria: se non è un problema preferisco domani mattina. Così oggi posso sistemarmi.
Oscar: ok. Allora ci vediamo domani.
Maria: anche a pomeriggio. Forse passiamo.
Oscar: ok. Ciao.
Maria Marco e Tommy: ciao.
Vanno via.
Fuori dalla clinica
Maria e Marco cercano in qualsiasi modo di distrarre Tommy
Marco: Tommy...
Tommy: si?
Maria: vuoi venire con noi da Anna e Emiliano per fare la cura ai tuoi bambini?
Tommy: certo. Andiamo.
Maria Marco e Tommy entrano in auto e vanno da Anna ed Emiliano.
Arrivati allo studio di Emiliano parcheggiano.
Entrano.
X: buongiorno desiderate?
Maria: sono la sorella di Anna.
Arriva Emiliano
Emiliano: Maria Marco Tommy che ci fate qui?
Maria: devo controllare i bambini.
Emiliano: venite di qua allora.
Emiliano li porta sopra ma prima di entrare manda un messaggio ad Anna.
Dentro
Anna stava studiando e nel mentre guardava i suoi nipotini...
Le arriva un messaggio
Anna: chissà chi sarà...
Lo apre e legge
Da: Emiliano
A: Anna
"Scricciolo stiamo salendo. Ci sono Maria Marco e Tommy. Nascondi i libri."
Anna mentre legge quelle parole inizia a nascondere i libri nei cassetti della vecchia camera di Emiliano.
Appena nasconde l'ultimo libro suonano alla porta.
Fuori
Maria: hai la chiave?
Emiliano: no. L'ho lasciata dentro. Suoniamo.
Tommy suona al citofono.
Dall'interno
Anna: chi è?
Anche se sapeva che erano loro.
Maria Marco Tommy e Emiliano: noi.
Anna apre.
Anna: ciao. Come va in clinica?
Maria: Elena si è svegliata. Le altre no.
Anna: ok.
Maria: i bambini?
Anna: nelle carrozzine.
Maria: hanno la febbre?
Anna: sono caldi. Ma non si sono svegliati per niente.
Maria: ok. Emiliano...?!
Emiliano: si?
Maria: hai un termometro?
Anna: l'ho portato io da casa.
Maria: ok. Allora dammi.
Maria misura la febbre ai bambini.
Tommy: allora?
Maria: è scesa a 39. Anche se è alta almeno e scesa.
Anna: e non hanno avuto convulsioni.
Maria: come fai a sapere che si chiamano così?
Emiliano si irrigidisce.
Anna lo sapeva perché lo stava studiando poco prima che nascondeva i libri.
Anna: emh... ecco...
Maria: cosa?
Anna: ecco... dopo tutte le volte che lo avete ripetuto quando stavi studiando oppure quando parlava papà o Guido...
Maria appena sente Guido si rattrista un po' ma Marco è subito pronto ad abbracciarla.
Anna: scusami non volevo.
Corre ad abbracciarla.
Maria: tranquilla. Allora tornando ai gemelli ora li faccio la cura e poi la rifaccio questa sera. Ma tu non mi convici tanto [rivolta a Anna]
Maria li fa la cura.
Anna: Tommy li lasci con zia Anna oppure li porti via con te?
Tommy: ti danno fastidio?
Anna: no. Sono degli amori.
Tommy: allora li vuoi tenere? Io devo fare una cosa.
Anna: ok tranquillo li tengo io.
Tommy: grazie.
Si avvicina e le bacia la guancia.
Maria: noi andiamo. Ciao.
Anna: ciao.
Maria Marco e Tommy escono e vanno via.
Emiliano: amore io scendo.
Anna: quanto ti manca?
Emiliano: quattro tatuaggi questa mattina e poi cinque a pomeriggio.
Anna: ok. Io continuo a studiare.
Emiliano: ok. Qualunque cosa chiami.
Anna: ok.
Si avvicinano Anna li mette le braccia al collo e si uniscono ad un bacio.
Anna: a pranzo torniamo a casa Martini?
Emiliano: certo. Però prima tifaccio vedere la nostra nuova casa.
Anna: ok.
In auto di Marco
Tommy: Marco...
Marco: si?
Tommy: puoi lasciarmi davanti al capannone che l'anno scorso mi ha regalato Sara?
Marco: ok.
Maria: sei sicuro che non fa freddo lì?
Tommy: si; tranquilla. C'è un climatizzatore sempre acceso. Sia caldo che freddo.
Maria: ok. Poi come torni a casa?
Tommy: vengo a piedi oppure faccio uno squillo a papà.
Maria: anche a noi.
Tommy: ok. Grazie mille.
Marco: di niente. Mia sorella ti considera un figlio ormai; quindi si può dire ce sei il mio nipotino maggiore.
Tommy sorride a quelle parole.
Tommy: lo so. Grazie.
Marco: siamo arrivati.
Tommy: grazie. Ciao.
Tommy scende e si dirige nel suo piccolo "mondo".
Marco e Maria invece vanno dell'agente immobiliare e pagano la villetta. Li danno le chiavi e la vanno a vedere.
Al capannone
Tommy accende il suo telefono e apre una foto dove ci sono: lui; Elena; Lorenzo; Sara; Ciccio; Tresy; Lele; Bianca e tutti i bambini appena nati.
Dopo prende una matita una gomma i pannelli i colori e tutto l'occorrente per dipingere e inizia a fare un murales ritraente tutta la famiglia.
A casa Martini
Lorenzo Ciccio e Lele si alzano.
In camera di Lorenzo e Sara
Lorenzo: ciao piccolini...
Dá un bacio sulla fronte di tutti e quattro e poi li prende e li mette sul lettone.
Appena li appoggia Alessia si abbraccia con Angelo e Simona con Federico
Lorenzo: come siete teneri. Peccato che la mamma non vi vede.
Poi però a Lorenzo viene in mente di farli una foto.
Allora prende la sua macchina fotografica e li scatta una foto.
Poi li prende e li porta giù.
Lorenzo: buon giorno.
Nonno L: 'giorno.
Lorenzo mette i bambini nelle cullette che avevano in cucina.
Nella camera momentanea di Ciccio
Ciccio si cambia e poi va vicino ai bambini.
Ma non li trova.
Allora più preoccupato che mai scende in cucina.
Ciccio: buon giorno.
Correndo va vicino alle cullette ma vede solo i bambini di Lorenzo
Enrica: i bambini dormono?
Ciccio: no. Non lo so. Nelle cullette non ci sono e nemmeno qui. Pensavo che lo sapevate voi dove stavano.
Nonno L: no. Qui non ci sono.
Lorenzo: devono essere in casa. Prima ho sentito che qualcuno piangeva.
Ciccio: dove sono?!
Intanto Lele arriva in cucina.
Ciccio: papà?!
Lele: che succede?
Lorenzo: i gemelli.
Lele: cosa?
Ciccio: non trovo più Guido e Azzurra.
Lele: sono in camera mia.
Ciccio: perché? Non stanno bene?
Lele: stanno benissimo. Solo che quando sono tornato dalla clinica stavano piangendo e visto che tu dormivi li ho fatti riaddormentare e li ho portati in camera con me.
Ciccio: menomale. Mi hai fatto prendere un colpo. Ma perché sei andato in clinica?
Lorenzo: è successo qualcosa?
Lele: Elena si è svegliata.
Ciccio: che bello. Ma che ore sono?
Lorenzo: le 11:10.
Lele: i bambini devono mangiare. Ma come stanno Luna e Lorenzo?
Intanto entrano Marco e Maria.
Maria: febbre a 39.
Lele e Lorenzo: Marco?!
Marco: ciao.
Lele: che ci fai qui?
Palù e Jonathan: ci siamo anche noi.
Ave: anche questi putei qui.
Lele: Leila Fabrizio.
Maria: dovremmo parlarvi.
Carletto: ciao.
Maria jr e Gabriele jr: ciao zio; ciao zia.
Marco: ciao piccoli.
Leila e Fabrizio: ma-ma pa-pa
Maria: venite qui.
Maria prende Leila e Marco prende Fabrizio.
Lele: cosa dovete dirci?
Maria: beh...
Marco: ecco...
Maria: torniamo a vivere qui.
Palù: siii!!
Jonathan: torniamo nella nostra vecchia scuola?
Maria: si.
Lele: che bello.
Marco: io vado a lavorare ad una redazione di atletica qui a Roma.
Lorenzo: atletica?
Marco: si. È una rivista sportiva.
Maria: quindi avrai a che fare di nuovo con Fiamma?
Marco: no. Con mia sorella.
Maria: sono più tranquilla ora.
Lorenzo: e Sara lo sa?
Marco: no. Lei non lavora li. Ma ho sentito che le vogliono fare un intervista e scriverli una biografia. E per la biografia mi hanno chiesto a me dì farla. Ma le voglio fare una sorpresa. Quindi non dite niente.
Tutti: ok.
Lele: Maria tu riapri il tuo vecchio studio?
Maria: no.
Lele: perché?
Maria: perché...
Marco: c'è Roberto Magnani.
Lele: ora capisco...
Maria: e poi  voglio ritornare ad essere pubblica.
Marco: già.
Lele: e dove andrai?
Maria: in una clinica. Hanno bisogno di un primario nel reparto di neuropsichiatria infantile.
Lorenzo: anche a Villa Aurora lo stanno finendo di fare e stanno cercando un primario.
Lele: come si chiama questa clinica?
Maria: Villa Aurora.
Lele: quindi torni a lavorare con noi?
Maria: si. Inizio domani mattina stò in pediatria finché non finiscono il reparto e poi vado in quel reparto.
Lele: che bello.
Tutti i bambini iniziano a piangere.
Lele: hanno fame.
Maria: vi aiuto a fare i biberon.
Marco: anche io.
Nonno L: posso prenderlo?
Rivolgendosi a Fabrizio.
Marco: certo tieni.
Enrica: e io posso prendere lei?
Maria: certo sono tutti vostri.
Fanno otto biberon e li danno ai bambini.
Dopo un po' anche Leila e Fabrizio iniziano a piangere.
Maria: cosa c'è?
Fabrizio: ohio apa... (voglio la pappa)
Marco: e tu?
Leila: ame...ame... (ho fame)
Lele: hanno nove mesi e già parlano?
Maria: ti prego papà. Hanno iniziato da qualche settimana ma parlano sempre.
Lele: anche tu eri così.
Ciccio: e poi sei anche cresciuta rompi scatole.
Nonno L: non fate come quando eravate piccoli vi prego.
Ciccio: ok. Tregua.
Marco: vado a prendere i biberon.
Ciccio: Leila vuoi venire dallo zio?
Leila: ti...ti...
Leila tende le braccia verso lo zio.
Ciccio la prende in braccio.
Marco e Maria preparono i biberon e li danno ai gemellini.
All'appartamento di Emiliano.
Anna stava studiando fino a quando i gemelli iniziano a piangere.
Allora prepara i biberon e li e li dá.
Bevono un po' di latte e poi lasciano il biberon.
Anna: non nè volete più?
I bambini fanno degli strani versi per far capire che non vogliono più latte.
Allora Anna prende i biberon li lava e poi li mette a posto. Intanto i gemellini si erano addormentati.
Quindi Anna continua a studiare.
A scuola.
Professore: Martini...
Bobo: si?
Professore: sua sorella e suo cugino quando tornano a scuola?
Bobo: mia sorella ha fatto un grave incidente stradale e ora è in coma. Mio cugino credo tra due settimane circa.
Professore: mi dispiace per sua sorella. E dica a Tommaso Martini che se vuole rimanere un altro po' con i suoi figli può rimanere. Basta che lei ci avvisa.
Bobo: va bene professore.
Bussano
Tutti: avanti.
Collaboratore: buon giorno. Questa classe appena lei finisce la sua ora deve uscire. Il professore di educazione fisica non c'è.
Professore: grazie.
Collaboratore: arrivederci...
Tutti: arrivederci...
Va via.
Dopo un po' suona la campanella e tutti escono.
Bobo va a casa Martini insieme ad Alice.
Bobo: sono tornato. C'è anche Alice.
Lele: ciao. Siete già usciti?
Alice: si. Manca la prof di educazione fisica.
Lele: ok.
Bobo: come stanno?
Lele: Elena si è svegliata.
Bobo: e vai.
Alice: ma possiamo vederla?
Lele: non so
Entra Tommy.
Tommy: ciao.
Lorenzo: dove eri finito?
Tommy: al capannone.
Lorenzo: ok.
Dopo un po' tornano anche Anna e Emiliano.
A pranzo
Anna e Emiliano si alzano.
Anna: famiglia io ed Emiliano dobbiamo dirvi una cosa.
Lele: sei incinta?
Anna: no. Cosa te lo fa pensare? Sono ingrassata?
Lele: non sei ingrassata. Era solo un pensiero.
Nonno L: vi lasciate? Emiliano se l'hai fatta soffrire giuro che...
Anna: non ci siamo lasciati. E non mi ha fatto soffrire.
Emiliano: non mi azzarderei mai.
Maria: li fate parlare?
Anna: grazie.
Ciccio: non ci sposate più? Emiliano le hai fatto qualcosa?
Emiliano: non le ho fatto niente.
Anna: grazie fratellino. Ma ci sposiamo.
Bobo: allora cosa?
Anna: quando ci sposiamo...
Emiliano: ecco noi...
Anna: ci...
Anna e Emiliano: ci trasferiamo.
Nonno Libero che stava bevendo sputa l'acqua.
Nonno L: è vicina?
Emiliano: è vicino al mio studio.
Anna: però verremo a trovarvi.
Maria: anche io e Marco ci trasferiamo.
Marco: però ci trasferiremo nella villetta di qui dietro.
Nonno L: va bene. Tommy anche tu ed Elena ve ne andrete?
Tommy: no. Rimaniamo un altro po' qui.
Lorenzo: anche io e Sara rimaniamo un altro po' qui.
Nonno L: va bene. Ora mangiamo che si fredda.
Tommy: un ultima cosa. Hanno svegliato Elena.
Maria: però ha la febbre.
Lele: ok.
Nonno L: buon appetito.
Tutti: buon appetito.
E iniziano a mangiare.

☆UN MEDICO IN FAMIGLIA☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora