Harry si svegliò ancora una volta in un letto freddo. Aprì gli occhi e li strofinò con il retro della mano, sbadigliando contro il cuscino. Si sedette e si guardò intorno, sentendo dei rumori provenienti dalla cucina.
Si trascinò fuori dal letto, stiracchiò le braccia sopra la testa e uscì dalla stanza.
Vide Louis riempire le ciotole di Bear e Milo con l'acqua mentre i due cani mangiavano. Sorrise tra sé e sé e si avvicinò a Louis. "Buon giorno."
Louis sobbalzò e si girò. "Gesù, mi hai spaventato. Buon giorno." Poggiò la mano sul cuore che batteva forte.
"Scusa." Harry lo afferrò dalla vita e gli stampò un bacio sulla fronte. "Perché sei già tutto vestito? Dove stai andando?"
"Turno di mattina." Sospirò Louis. "Stavo per andare, non volevo svegliarti."
"Hm. Avresti dovuto svegliarmi, ti avrei preparato la colazione prima che tu andassi." Harry se lo tirò più vicino e appoggiò il mento sulla sua testa.
"Non c'è problema. Mi sono preparato del tè e ho preso un biscotto. È-è un problema? Scusa, ho preso senza chiedere-" Louis venne zittito da Harry che premette le labbra sulle sue, ridacchiando nel bacio. "Non mi dispiace neanche un po'. È anche casa tua."
"O-oh. Da qu-quando?" Arrossì Louis, con uno sguardo confuso.
"Dalla prima volta che ci hai messo piede." Harry gli accarezzò una guancia.
"O-okay." Louis distolse lo sguardo, ancora arrossendo. Harry gli baciò la fronte. "Oggi ti verrò a trovare tardi, prima devo andare a fare un photoshoot.
"Photoshoot?" Louis alzò lo sguardo verso di lui aggrottando le sopracciglia.
"Sì, di Topman. Devo essere là a mezzogiorno. Mi dispiace, non posso portarti fuori a pranzo, preparerò una cena speciale per noi stasera."
"N-non preoccuparti." Disse Louis, distogliendo lo sguardo da lui per alcuni secondi. "Posso - posso chiederti una cosa?"
"Certo. Cosa c'è?"
"I-il photoshoot, uhm... ci saranno - ci saranno, uhm, altri modelli?" Chiese Louis, pentendosene immediatamente e guardando altrove, arrossendo violentemente.
Harry sogghignò e si morse il labbro inferiore. "Sì, ci saranno."
"O-oh. Okay." Louis annuì silenziosamente, giocherellando con il bordo della maglietta.
Harry gli prese il mento tra le dita e gli sollevò la testa, stampandogli un bacio sulle labbra. "Sei geloso, vero?"
'Più che altro, follemente insicuro.' Pensò Louis. Scosse la testa. "No."
"Lo sei." Ghignò Harry, e lo abbracciò. "Non esserlo, ti prometto che non succederà niente. Okay?"
Louis annuì contro il suo petto, lasciando le braccia attorno ad Harry. "Devo davvero andare ora."
Harry si imbronciò. "Vorrei che non dovessi andare."
"Anche io." Sospirò Louis. Sciolse l'abbraccio e andò a prendere le sue cose. Indossò il cappotto, infilando in tasta il telefono, i soldi per il bus e il caricatore del cellulare. Prima che potesse toccare maniglia, Harry lo fece voltare e premette le loro labbra insieme. "Voglio vedere un sorriso prima che tu esca."
Louis arrossì, tirando le labbra in un piccolo sorriso. Harry sogghignò e avvolse le braccia attorno alla vita di Louis, lo sollevò da terra facendo una giravolta, e facendo ridacchiare Louis un paio di volte.
"Questo è un sorriso." Premette le sue labbra su quelle di Louis, he ridacchiò ancora e lo spinse via giocosamente. "Sei infantile."
"Lo ami." Gli baciò la guancia. "Ora vai, sei in ritardo."
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A Model And A Fan - Larry Stylinson (BoyxBoy) [Italian translation]
Fiksi PenggemarLouis è timido e tranquillo Harry è popolare e conosciuto ~ Poche sere prima del suo compleanno, Louis decide che dirà ai suoi genitori di essere gay. Dopo tutto, sono i suoi genitori, lo sosterranno. Ma cosa succede quando viene cacciato di...