Perfetta.

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Qualche ora più tardi uscì da quella stanza mentre ero esausta e ancora non avevo visto ciò che quel ragazzo aveva fatto al mio viso e ai miei capelli.

Sinceramente ero spaventata dal risultato mentre il bastardo del mio rapinatore era contento, infondo lui ritraeva vantaggi mentre io solo svantaggi.

Oh dio dovevo anche dare l'esame, mancano solo 2 giorni ma ovviamente non mi laureò mai.

Chissà se però i miei mi stanno cercando, chissà se manco a qualcuno.

A interrompere i miei pensieri fu il mio rapinatore, piazzandosi davanti a me.

"Perfetta, ha fatto un'ottimo lavoro" disse trionfante e io lo guardai diffidente finché non mi mise davanti lo specchietto che reggeva.

Spalancai la bocca, ero meravigliata.

Non sono mai stata molto vanitosa ma dovevo ammettere che in quel momento ero proprio bella.

Ho sempre voluto avere gli occhi di quel colore, soprattutto i capelli, ma mia madre me l'ha sempre negato essendo che diceva che fossi perfetta così com'ero.

"Oh mio dio" sussurrai ancora sconvolta, causando una risata da parte del ragazzo.

"Avanti Narciso, il pranzo è pronto, aspettavo giù " disse e andò in bagno per posare lo specchietto.

Io mi limitai ad annuire e scesi di sotto e guardai subito la porta d'ingresso.

Volevo scappare, volevo tornare a casa ma non potevo rischiare così tanto, non adesso.

Andai in cucina trovando la tavola già apparecchiata e con i piatti pieni di cibo.

Speriamo che Justin sappia cucinare, pensai.

Mi sedetti a tavola e subito vidi Justin e l'altro ragazzo sedersi e iniziare a mangiare tranquillamente, parlando di cose che a me non interessavano.

Mentre mangiavo mi incantai a guardare Justin, facendo finta di ascoltare.

Dovevo ammettere che era bello, molto bello, peccato non sia una persona normale.

"La smetti di guardarmi?" Chiese subito seccato, fissandomi velocemente.

"Ti stavo ascoltando" mi difesi mentendo.

"Ah sì ? Di cosa parlavamo ?" Chiese ridendo nervosamente, in attesa della mia risposta.

"Beh..ecco..." Sussurrai pensando. "Stavate parlando di calcio "

"No" disse serio.

"Allora beh..."

"Zitta e mangia " disse duro e io subito tornai a mangiare restando in silenzio a guardare il piatto.

Due ore più tardi andammo via dalla casa del ragazzo e mi ritrovai un'altra volta da sola con Justin nella sua enorme villa.

"Justin per caso hai una biblioteca in casa?" Chiesi curiosamente mentre mi trovavo tra le sue braccia, sul divano, coricata al suo fianco.

"Si principessina, terzo piano, la stanza dalla porta azzurrina" disse coccolandomi.

"Posso andare?" Chiesi subito.

"Certo" disse e io sorrisi subito felice e gli lasciai un bacio sulla guancia e mi alzai velocemente e mi precipitai in biblioteca.

Amavo quel posto, anche se non era proprio una biblioteca.

Subito preso un libro e mi andai a sedere sulla poltrona che c'era lì e iniziai a leggere tranquillamente.

Dopo pochi minuti finì il primo capitolo ma mi bloccai vedendo una leggerà dentro al libro, all'inizio del secondo capitolo.

La presi curiosamente e l'aprì finché non sentì Justin alle mie spalle urlare.

"Posa immediatamente" urlò e io subito mi spaventai e mi alzai posando tutto.

"Scusa, n-non sapevo ci fosse una lettera lì dentro" dissi tremante cercando di non piangere.

"Beh l'hai vista, perché l'hai aperta ?"
Urlò lui e subito venni afferrata per i capelli.

Quello fu un lungo pomeriggio..

Escape.Where stories live. Discover now