Two cousins in love[WORK IN PROGRESS📝]

10º CAPITOLO

Stavo preparando le valigie:l'indomani sarei partita per l'Italia;non vedevo l'ora di ritornarci
Mi è piaciuto soggiornare in Spagna,ma a dire il vero mi sono anche un po' annoiata perché ero da sola,e i quattro amici(se così si possono chiamare) che avevo,erano sempre impegnati con il lavoro,per non parlare del fatto che facevo sempre bar-hotel e raramente uscivo a fare un giro,comunque ve la consiglio come meta turistica,ma mi raccomando,portate qualcuno con voi😉
Domani all'aeroporto mi avrebbero accompagnata Sylvia e Layla,si sarebbero prese un paio d'ore appositamente per accompagnarmici..
Finite di preparare le valigie,ordinai il servizio in camera per il pranzo,così avrei potuto salutare anche Kyle..è stato molto gentile con me in questi giorni
Digitai il numero e dopo un paio di squilli mi rispose la solita signora sulla quarantina:
-buon pomeriggio,cosa vuole ordinare?!-mi chiese cordialmente
-salve,vorrei ordinare una porzione di lasagne al sugo e delle patate al forno-risposi
-perfetto,vuole qualcosa da abbinare con le patate?!-continuò
-mmhhh..del ketchup,grazie-risposi già con l'acquolina in bocca e un sorriso stampato in faccia
-va bene,fra poco le verrà servito tutto nella sua camera,buon pranzo-mi informò cordialmente
-ok,grazie mille,arrivederci-dissi anch'io cordialmente
-si figuri,arrivederci-mi salutò
Così chiusi la chiamata e attesi il mio pranzo
Erano già la 13:40..avevo fatto davvero tardi quel giorno
Siccome mi annoiavo,mi stesi sul letto a pensare e presi la busta sul mio comodino contenente ciò che avevo comprato quella mattina;presi la pallina di vetro e la girai sottosopra un paio di volte,poi la poggiai sul comodino:era davvero bella;dei raggi filtravano attraverso il vetro del balcone e andavano a finire proprio su essa e si riflettevano sui brillantini che cadevano,era spettacolare😍😍🔮,però purtroppo dovetti chiudere le tende perché il sole bruciava quel giorno,a quell'ora poi..
Mi distraetti da quei pensieri quando sentii qualcuno bussare alla porta:era il servizio in camera
Andai ad aprire e Kyle entrò con il solito carrello,addobbato molto bene come ogni volta,poggiò tutto sul tavolo e,quando si stava dirigendo verso la porta lo fermai:
-Kyle aspetta..-dissi d'un tratto
-dimmi-mi disse con un sorriso
-volevo dirti che io domani parto e volevo salutarti..dato che non ci rivedremo più..-dissi con un sorriso malinconico
-ah ok..-disse disse anche lui con un sorriso malinconico,poi mi diede due baci sulle guance in segno di saluto e aggiunse-buon viaggio allora-e mi sorrise dolcemente
(Avrei voluto mangiarmelo di baci😍😍😍)
-grazie-risposi sorridendogli a mia volta
Poi uscì dalla mia stanza e mi lasciò al mio pranzo
"L'ultimo pranzo in Spagna" pensai tristemente,poi iniziai a mangiare..
Divorai il tutto molto velocemente,mi preparai ed uscii..
Avevo voglia di prendere aria..camminai un paio di metri e arrivai al parco in qui ero andata qualche giorno prima,ma questa volta non mi sedetti sotto un albero,lo attraversai per intero godendomi ogni passo,poi mi ricordai che non molto distante da lì abitava Nick,così cercai la sua casa..
Un giorno mi disse che abitava a 100 m circa dal parco che c'era 200 m dopo il bar in cui lavorava,in una casa a due piani color panna con le ringhiere verdi;non ci misi molto a trovarla,era davvero molto carina,circondata da un giardino con cespugli di rose rosse e rosa e due vasi di pietra con dei fiorellini viola e fucsia ai lati della porta d'ingresso.
Citofonai e sentii la voce di una donna,probabilmente era sua mamma:
-chi è?!-chiese la signora
-salve signora,sono un'amica di Nick,lui è in casa?!-risposi sperando in una risposta positiva,volevo chiarire a tutti i costi quella situazione..
Ad un tratto sentii un rumore come quando ti strappano qualcosa dalle mani,poi..:
-chi è?!-chiese duramente una voce maschile a me conosciuta dall'altra parte del citofono
-Nick,sono io..potresti aprirmi per favore?!..ho bisogno di parlarti-chiesi speranzosa
-no,vattene-rispose sempre duramente
-no,non me ne vado.. Nick,ascoltami,ho bisogno di parlarti,solo un minuto,ti prego..-dissi al limite delle speranze
-va bene,ma solo un minuto,non un secondo di più-disse,poi aprì il cancello..