18º CAPITOLO

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Un anno dopo

Angela's pov

Sento suoni che sembrano quelli degli aggeggi che usano in ospedale,li odo come in lontananza..forse è perché è un sogno. Il mio corpo è come se fosse sotto un macigno:non riesco a muovere neanche le palpebre.
Cosa mi è successo?
Sento persone parlare,se tra di loro,con me,con qualcun altro, non riesco a capirlo.
Provo a muovere le palpebre:voglio capirci di più. Dopo vari tentativi riesco ad aprirle un po',ma vedo la luce e mi sembra così forte da farmi chiudere nuovamente gli occhi,sbuffo..in realtà vorrei,ma non riesco.. ritento,riesco ad aprirli,vedo ombre,ombre colorate..chi sono queste persone?
Riesco a voltare lo sguardo e capisco che i suoni che sentivo prima provengono da macchine attorno a me.. cosa mi sta succedendo?
Le persone di fronte a me mi parlano. Okay uno di loro è un dottore,mi chiede come mi sento,come mi chiamo,ma non riesco a pronunciare parola, aspetta,COME MI CHIAMO? Mi sento spaesata,frastornata..vorrei riposare,o uscire,mi posso alzare? Muovere? Ci provo,ma tutto ciò che ottengo sono dolori e lamenti uscire soffocati dalla mia bocca;il dottore,che intanto parlava con....quelle persone..ma,appunto,chi sono quelle persone? Qualcuno che conosco? Probabilmente sanno cosa mi è successo..perché non riesco a parlare? Piango, almeno una cosa riesco a farla.. sicuramente non utile, ma la faccio.
La donna accanto al dottore e ad un altro uomo mi accarezza la guancia e mi chiede perché piango,ma naturalmente non riesco a risponderle e piango di più...
Il dottore mi si avvicina e mi chiarisce ch'è normale non riuscire a fare un po' di cose che prima erano naturali,perché è da un anno che..aspetta,UN ANNO? Che cazzzzz?  Di tutta risposta spalanco gli occhi smettendo per un attimo di piangere e il dottore mi domanda "non ricordi cos'è successo?",di tutta risposta scuoto lentamente la testa per dare una risposta negativa;la donna accanto a me sembra avere gli occhi lucidi e fissa prima il dottore,poi l'altro uomo;il dottore fa lo stesso e poi si allontana dicendo che doveva andare a prendere dei documenti. Lo sconosciuto sembra non sapere cosa fare e dopo un po' sospira. Il dottore torna poco dopo con una cartella in mano piena di fogli e avverte le altre due persone nella stanza del fatto che l'incidente aveva potuto causarmi un leggero trauma cranico facendomi perdere la memoria,ma che non li aveva avvertiti poiché non ne era sicuro non avendolo letto esplicitamente nei referti e... la mia mente è rimasta alla parola "incidente" e d'un tratto inizio a pensare per cercare di ricordare qualcosa...
un incidente..ma quando esattamente? Possibile che non me lo ricordi? E poi,se il trauma è stato leggero qualcosa dovrei ricordarla no? E allora perché non ricordo queste persone? Forse non le conosco.. Sono le persone con cui ho avuto l'incidente?
Sento il dottore dire "ora che si è svegliata dovrete aiutarla a ricordare:parlatele di chi è,cosa fa,che scuola frequenta,chi sono i suoi amici,qualsiasi cosa potrebbe aiutarla moltissimo a farla tornare ciò che era",poi si rivolge a me e dice "tranquilla Angela,ti rimetterai presto" poggiando una mano sulla mia spalla;poi saluta e se ne va.
Angela,è dunque questo il mio nome? Mh,beh..mi piace.

Passano le ore e intanto la donna mi racconta di essere mia madre,mi parla di me e mi dice che ho una sorella maggiore,che quell'uomo è mio padre e che il giorno dell'incidente stavo uscendo dalla mia scuola,il liceo linguistico.
Mi sento estranea a loro e non so perché,a ogni cosa che dice annuisco,per come riesco,perché non riesco a fare altro,ma quando mi parla dell'incidente un'immagine mi si ripresenta in mente e mi giro di scatto dal lato opposto a lei,maledicendomi da sola perché mi son procurata un forte dolore al collo.
Quell'immagine..una macchina azzurra mi si avvicinava velocemente e poi nulla più..
Voglio riposare.. i miei presunti genitori lo capiscono e mi lasciano sola,accomodandosi sulle sedie scomode di lato alla mia camera.
Sogno. Come non facevo da tempo. Ma sogno sempre quel ragazzo..come da un po' di tempo a questa parte.. So che si chiama Samuele e che mi ci trovo bene..almeno nei sogni;chissà se nella realtà lo incontrerò mai,l'ultima volta avevamo litigato e mi era dispiaciuto molto..fortuna che poi abbiamo fatto pace;poi non l'ho rivisto più..
E se fosse collegato all'incidente? Magari è un angelo e io ero in paradiso..però era così reale..
e se invece è stato lui ad investirmi? Chissà; sospiro,e mi sorprende non sentire più tantissimo dolore.
Mi sveglio,è sera,dalle serrande entra la luce delle stelle,vorrei tanto stare a guardare il cielo stellato..provo a chiamare mia madre ma mi accorgo che si è addormentata sulle gambe di mio padre;provo ad alzarmi da sola:riesco a spostare una gamba e farla penzolare dal letto,ci provo con l'altra ma inciampo e cado;fortunatamente riesco a mettere le mani sul pavimento evitando il contatto diretto di esso con la faccia,ma sento dolori ovunque e poco dopo svengo.

Two cousins in love[WORK IN PROGRESS📝]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora