- Allora?-
Feliciano scuote la testa, spalancando gli occhi castani.
- Qualcosa dovrai pur sapere, no?-
Il ragazzo singhiozza. - No! Non mi dicono mai nulla!-
America e Inghilterra si scambiano un'occhiata perplessa. Hanno fatto prigioniero Italia per un motivo, non per sentirlo frignare e lamentarsi della poca fiducia che ripongono in lui Germania e Giappone.
- Italia. Dimmi la verità.- mormora Inghilterra, tirando fuori la pistola dalla fondina appesa al fianco.
Gli occhi di Feliciano si fanno ancora più terrorizzati. - È la verità! La verità, lo giuro!- urla, stringendo il bordo della sedia fino a farsi diventare bianche le nocche della dita.
America appoggia una mano sulla spalla di Inghilterra. - Dude, penso che non potremo ottenere altro da lui.-
Gli occhi castani di Feliciano saettano dalla faccia infuriata di Inghilterra a quella seria di America. Nonostante sia paralizzato dal terrore, non può non notare il pallore dei loro visi. Una vacanza in Italia potrebbe fare loro molto bene.
- Alfred, ho speso un mese a cercare di catturare questo ragazzino! Un mese! Ti rendi conto?- urla l'inglese, scaraventando a terra la pistola con un gesto bizzoso.
- Non so, cerca di renderlo utile. Mettilo a fare le pulizie. O a cucinare. Mi hai proibito di comprare hamburger o Coca Cola, ma io non ce la faccio più a mangiare solo cibo francese o cinese e a bere solo vodka.- America alza le spalle. La questione non lo riguarda.
- Ragazzino!-
Feliciano sobbalza sulla sedia. Si sente assolutamente ridicolo e infantile, ma tanto ormai è così che appare agli occhi degli altri. - S...Sissignore!-
- Cosa sai fare? Oltre ad arrenderti, pulire e cucinare?-
- Non saprei... Cantare? So cantare, recitare poesie, dipingere e...- Feliciano si ritrova, come sempre, con una congiunzione sospesa. Non sa fare altro. -...e basta.-
America e Inghilterra si scambiano uno sguardo dubbioso. Fosse per Inghilterra, lo avrebbero già buttato di nuovo in cella insieme a suo fratello. Quel piantagrane, probabilmente sta ancora protestando con la guardia per la pessima qualità del cibo. Adesso, anche America è per liquidare i fratelli Italia. Feliciano viene invaso dal panico. - Aspettate! So anche suonare il violino, il pianoforte e l'armonica! Compongo sonetti davvero bellissimi, l'ha detto anche il signor Austria!-
America fa entrare due soldati che a Feliciano sembrano altissimi, due giganti stagliati contro la fredda luce al neon del corridoio fuori dalla stanza degli interrogatori.
- No! No! Aspettate! So fare un'altra cosa ancora! Io so parlare benissimo! La gente mi viene dietro se parlo! Ho portato intere città dalla mia parte con un discorsetto! Non voglio tornare là dentro! NON VOGLIO!- Le grida del ragazzo diventano quasi isteriche. America sembra infastidito, fa cenno ai soldati di riportare Feliciano nella cella speciale. Gli ultimi, compulsivi e strazianti "NON VOGLIO!" risuonano nell'aria statica della stanza.
- Quel ragazzo è un tale codardo.- sospira Inghilterra, disegnando distrattamente cerchi nel foglio strappato davanti a lui.
- Già.- annuisce America, mentre butta la sigaretta nel posacenere.Intanto, nel corridoio, Feliciano urla come un pazzo e si divincola tra le braccia muscolose dei soldati. Nulla da fare. Anche se è piuttosto esile, non può sgusciare via da quella morsa di ferro. Impotente, osserva la porta della cella speciale spalancarsi. Romano, come previsto, sta ancora scrivendo furiosamente a lapis, su un pezzetto di carta, la sua "lamentela per l'assoluta indecenza delle razioni dei prigionieri". Mentre i soldati buttano dentro Feliciano, il Sud alza appena lo sguardo dal proprio lavoro. Fa una smorfia, mormora una frase offensiva nei confronti dell'altro. I soldati richiudono la porta. Romano abbandona il pezzo di carta e si precipita ad accudire il fratellino.
- Stai bene?-
Feliciano rimane in ginocchio per terra, singhiozzando. Romano sospira e gli mette un braccio intorno alle spalle. - Su, che tutto si risolve. Perchè piangi, Feli?-
- Ho...ho paura- mormora il ragazzo, con le mani tremanti strette intorno alla persona protettrice di Romano.
- E di cosa?-
Nessuna risposta.
- Felicia', fattelo dire: sei troppo fragile.-
Feliciano non può fare altro che dargli ragione. È fragile, è infantile, è tutto ciò che non dovrebbe essere.
È un codardo.
Ha capito che sia Germania che Giappone lo considerano un idiota. Ma dopotutto, codardo non vuol dire stupido.
È solo un codardo.
Se fosse stato per lui, la guerra l'avrebbe lasciata fare a quelli che di armi non ne avevano mai abbastanza. Inghilterra, Russia, America, gente così. E invece c'è finito anche lui. Lui che darebbe tre Regioni ad Austria in cambio di pace e felicità per la sua Venezia.
Un codardo egoista.
Feliciano si accoccola accanto al fratello e piange come se non ci fosse un domani.Spazio dell'idiota
CIAO PIPOL!
ANCHE TUDEI, AI UOS URAITING ABAUT TINGS CHE IU DIDENT ASC MI!
(Traduzione Languaggio Itali-Inglisch: Anche oggi, ho scritto cose che nessuno mi aveva minimamente chiesto)
EH GIÀ, NON POTEVO NON SCRIVERE QUALCOSA DI SAD SUL PERSONAGGIO DI FELI!
Perchè boh, come già detto, mi fa un po' pena e penso che sia come un iceberg: la parte nascosta è più grande di quella emersa.(Altre frasi poetiche:
"LA PRUHUN NON È MAI A CASO, È IL CASO AD ESSERE PRUHUN"
- cit. io ed hetariosa"PiccioGianni!"
- cit. FantasyofaDreamer, Kohai_Mari66 e tutti gli altri del Picciotalia di cui non so il nickname"Nato terrone, cresciuto spagnolo, vaffanculo e dammi il pomodoro"
- cit. me)Riguardo alle altre one-shots, vi faccio il resoconto.
1) PruHun
Quasi finita, mi mancano solo un paio di passaggi. Per ora sono 4700 parole circa, direi più che ragionate
2) DenNor
Un po' di pazienza e verrà un capolavoro!
3) LietPol
Mi sta prendendo troppo
4) RusAme
Attualmente arenata
5) Possibile FrUk
Idee. Idee everywhere.
6) Una roba che comprende praticamente tutti
DIO QUANTO MI ATTIRA, HO UN'IDEA MAGNIFICA *-*E ora ciau :D
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Hetalia: one-shots
Fanfiction• 1: PruHun • 2: FrUk • 3: GerIta • 4: GerIta • 5: PruHun [Prossimamente, una DenNor, una LietPol e un mix di un sacco di roba] Comunque, io sono una simpatica idiota che siccome non sa cosa fare, si allena a scrivere one-shots. Sì, la mia vita è be...