Capitolo 15

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"Non muoverti" disse una piccola donna a Louis mentre bloccava un sottile collare nero con la scossa intorno al collo di Louis. Si adagiava in basso, sotto il suo pomo d'Adamo, e lei informò Louis che, "E' messo in questo modo così da non intralciare quando ingoi a fondo", Louis voleva prenderla a pugni, ma non era sicuro cosa sarebbe successo se lo avesse fatto, così piegò la testa in basso ed aspettò che terminasse.

C'erano altri due ragazzi nella stanza con lui che stavano anche loro ricevendo i loro collari, entrambi erano nuovo come Louis. La stanza in cui erano era piccola, nessuna finestra, e vi erano solo alcuni strumenti per le troie. Vi erano due porte, una dalla quale erano entrati prima dal corridoio principale della enorme casa in cui erano, e l'altra che conduceva alla stanza per la festa dove moltissimi uomini stavano aspettando per avere il loro divertimento sessuale per un prezzo basso.

Una volta che i ragazzi erano sicuri, Louis ricevette una lista di cose che i clienti potevano chiedere, i loro prezzi, e cose che Louis poteva comprare mentre si trovava lì, come il permesso di venire. Era nudo, il pene soffice che pendeva vicino al suo scroto depilato. Louis voleva andare a sdraiarsi e non svegliarsi mai.

Aveva fatto una doccia da poco e dopo delle donne esili avevano rasato e cerettato tutto il suo corpo rendendolo liscio. Era completamente guarito dagli ultimi party così il suo ano era stretto e la sua pelle liscia. "Ricordate ragazzi, non potete dire di no!" la donna che aveva messo i loro collari urlò prima di spinger la porta verso la festa e tutti vennero spinti dentro la stanza.

La musica era alta e la stanza era piena di uomini, donne, puttane e guardie. Tutte le guardie avevano delle pistole in mano, incrociate sui loro fianchi, e stavano monitorando la stanza attentamente, le teste che si voltavano quando una puttana piangeva troppo forte assicurandosi che i loro corpi non venissero danneggiati troppo.

Le puttane erano maschi e femmine; erano chiuse in gabbie, camminavano in giro, inginocchiate, piegate sul bracciolo dei divani, cavalcavano uomini enormi, stavano leccando fighe, alcune stavano venendo sculacciate, ricevendo i soliti utensili infilati rudemente nei loro buchi abusati.

Louis non rimase in piedi, fermo, per molto tempo, prima che Javaad gli si avvicinasse. "Ricordati, non puoi dire di no mentre sei ad una festa. La parte superiore sono cose che accadono in ogni caso, la parte inferiore sono cose per cui tu puoi specificare quante volte, la grandezza, o qualsiasi cosa" poi se ne andò di nuovo ed un enorme, robusto uomo era davanti a Louis. Afferrò il foglio laminato dalle mani di Louis e lo scrutò.

"Solo una semplice scopata" disse e qualcun altro si avvicinò a Louis allungando le mai. Avevano dei braccialetti rossi tipo catene intorno ai loto polsi ed una large cartellina in una mano, premuta strettamente ai loro petti. Louis non guardò i loro visi, ma loro stavano aggiustando il suo collare per guardare il nome scritto con un pennarello bianco sul retro, poi se ne andarono.

Il foglio venne ridato a Louis ed il ragazzo guardò velocemente il prezzo. Avrebbero pagato 10 dollari per scoparlo, ma Louis avrebbe ottenuto un solo dollaro.

Il polso dell'esile ragazzo venne afferrato e Louis venne spostato rudemente verso un divano vuoto. Il suo corpo venne spinto su un lato, e le sue labbra emisero un piagnucolio mentre il largo cazzo dell'uomo iniziò a spingersi dentro di lui; niente preparazione, ne lubrificante, solo pura forza. Louis rilasciò la testa e provò a respirare attraverso il bruciante dolore, dolore che si irradiò nella parte bassa della schiena, e il crudo dolore che sentiva ad ogni agonizzante spinta.

Venne lanciato di lato abbastanza presto ed una donna si avvicinò a lui in pochi secondi, risistemando sul bordo del divano. Aveva un uomo con lei, che reggeva una videocamera supportata dalla sua spalla e lei aveva in mano una cinta. Sapendo che Louis era un novellino dal momento che non lo aveva mai visto prima, sistemò il foglio vicino al suo viso, indicando alla sezione "Sculacciate".

"Ho una cinta, quanti colpi vuoi?" domandò e Louis si leccò le labbra precariamente, i suoi occhi scorsero il foglio fin quando non si focalizzarono e guardarono il prezzo di ogni colpo con la cinta. Dieci centesimi.

"Uh, dieci?" e senza alcuna conferma, quella iniziò a colpirlo.

La notte fu lunga e Louis si perse dopo alcune ore. Javaad trovò il ragazzo sdraiato in modo molle su un tavolo di metallo. I suoi polsi erano legati, le gambe non supportavano i suoi fianchi che pendevano dal bordo, lividi dall'uso di una canna sul suo sedere e cosce. Le sue labbra erano gonfie per i pomipini effettuati e per aver leccato le fighe delle donne, la sua gola era graffiata per le scopate ricevute, il suo sedere era rosso e blu per le sculacciate e il suo buco era aperto così tanto che Javaad era sicuro che avrebbe potuto inserirvi un pugno senza alcuna resistenza.

"Sei pronto per finire la serata?" domandò e Louis lo guardò semplicemente, i suoi occhi blu brillanti piatti, nessuna vita in essi o sborra come avevano fatto in precedenza.

"Quanto ho guadagnato?" domandò Louis e Javaad guardò in basso verso la cartellina nella sua mano.

"Centocinquanta dollari" rispose e gli occhi di Louis si chiusero sconfitto.

"Sì, sì, vorrei andare" sospirò e l'uomo annuì, posando la cartellina sulla schiena ricoperta di sperma di Louis, poi liberò i suoi polsi dal tavolo. Louis cadde sul pavimento e vi fu un piagnucolio da una donna su cui lui aveva sbattuto.

"Hai rovesciato il mio drink, puttana!" gridò arrabbiata e versò il resto sul corpo esausto di Louis. Javaad non le disse nulla, semplicemente afferrò la cartellina da dove era caduta, poi tirò Louis in piedi e sopra la sua spalla.

****

"Che cos'è questo?" domandò Louis a Javaad quando entrarono in una larga stanza. Vi erano molteplici letti, circa dieci, ma erano letti a castello. Vi era un largo foglio rosso appiccicato ai piedi di ogni letto con il nome della troia. Javaad portò Louis al fondo della stanza, fissando un foglio con il suo nome e iniziale del suo cognome. Louis aveva la parte inferiore del letto a castello.

"Questa qui è un carrellino in cui vi è tutto quello che puoi comprare. Se vuoi una doccia, allora paghi ed io ti timbro un simbolo da doccia sulla coscia che si laverà mentre ti farai la doccia. Se vuoi delle provviste per la doccia, ho una borsetta con esse. Se vuoi del cibo, ho un biglietto con il quale puoi andare in cucina e ottenere un piatto con del cibo a qualsiasi ora del giorno. Questo letto è qui per te per dormirci quando paghi per esso, se non paghi c'è una altra stanza col pavimento ghiacciato su cui puoi dormire" disse velocemente mentre si abbassava per prendere una larga scatola chiusa a chiave.

"Qui è dove metterò i soldi che usciranno e entreranno dalla tua borsa" disse aprendola. Aggiunse i soldi di Louis alla sua borsa poi la diede al ragazzo. "Se la perdi, allora sei sfortunato, non rimpiazzeremo i tuoi soldi," diede la borsetta a Louis.

"Non posso farlo" Louis lentamente zoppicò fino al letto. Aprì la borsetta ed estrasse una banconota da cinque dollari. La diede a Javaad, pagando per il letto, poi diede lui dieci dollari per una doccia lunga un'ora, e altri cinque dollari per le provviste da doccia, poi altri cinque dollari per un pasto. Meno 25 dollari.

"C'è un bottone alla destra del lucchetto, qui, che quando lo premi, mi chiamerà cosi che tu possa comprare qualsiasi cosa a qualsiasi ora del giorno," disse Javaad estraendo un timbro. Si mosse verso il fianco di Louis e premette il freddo inchiostro sulla sua pelle, allontanandosi rivelò un 'tatuaggio' blu che leggeva '1 doccia'. Si abbassò ed estrasse dal carrellino una piccola borsa da viaggio con dei flaconcini da viaggio di utensili per la doccia.

"C'è un parti ogni giorno, dal Lunedì al Venerdì. Oggi era un party che consisteva in te che davi permesso, per la maggior parte di quello che ti accadeva. Dal martedì al Giovedì ci sono party in cui tu sei legato su qualcosa, o in qualcosa, e vieni usato proprio come quando eri drogato" Javaad lo informò e Louis ricevette il ticket per il suo pasto, poi Javaad spinse via il carrellino.

"Aspetta! Un'altra cosa" Louis voltò la testa.

"Sì?"

"Voglio chiamare Harry."

Season Change {Larry Mpreg}- (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora