Un amabile conversazione

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La cena fu molto divertente, Hermione era in certo imbarazzo ad essere servita a tavola mentre Rose si stava divertendo non poco.
Severus gli era simpatico, non era come gli era stato descritto negli anni, non era inquietante o scontroso, anzi con lei era assolutamente gentile e la faceva ridere.

-Tu non lo mangi il dolce Sev...Aaron?
-Non amo i dolci Rose
-Ah quante cose si spiegano...
-Davvero simpatica Granger...
-Lo sai che sono simpatica no...Aaron
-Scusami posso farti una domanda?
-Certo Rose
-Perché ti devo chiamare Aaron...la mamma mi ha detto che devo chiamarti così ma non so il perchè!
-Dunque, dal che molto anni fa ho lasciati il mondo magico?
-Si certo
-Bene, mi sono rifatto una vita, ad così possiamo dire e ho preso il cognome di mia madre. Tutto qui
-Ah...capito

La ragazzina lo guardava sorridendo e guardando con avidità il suo tortino al cioccolato, Severus la osservava attentamente, era una bella ragazzina assomigliava in tutto e per tutto a sua madre, era  allegra e molto intelligente ma aveva qualcosa negli occhi, non c'era in lei quella spensieratezza tipica delle ragazzine di undici anni.
Finita la cena, si spostarono sul grande divano, ma Rose dopo poco cominciò a sbadigliare sonoramente.

-Rose perché non vai a dormire? domani dobbiamo fare diverse cose
-Si mamma penso che andrò al letto...mi accompagni?
-Si amore
-Torni dopo?
-Si ehm Aaron, a meno che tu non abbia sonno
-No tranquilla, non dormo molto. Buonanotte Rose
-Buonanotte...Aaron

La ragazzina  si avvicinò all'uomo dandogli un bacetto sulla guancia, Severus la guardò sorridendo, a lui i gesti di affetto l'avevano sempre messo in difficoltà, ma la spontaneità di Rose l'aveva colpito al punto di strappargli un sorriso sghembo.

Severus rimase solo, perso nei suoi pensieri, si alzò per prendersi un bicchiere di whisky.

-Ne vuoi Frank?
-Ah signore...non pensavo mi avesse sentito

Severus ghignò leggermente girandosi verso Frank che aveva l'aria di chi si stava domandando come diavolo avesse fatto quell'uomo, strano, burbero e lunatico a sentirlo eppure non aveva fatto il minimo rumore.

-Allora?
-Si grazie

Severus verso il liquido leggermente ambrato anche in un bicchiere porgendolo al suo compagno di bevuta per quella sera.

-Grazie signore
-Frank domani dovrai accompagnare Hermione e sua figlia ovunque desidereranno andare
-Certo signore...
-Chiedi pure
-Cosa?
-Immagino avrai delle domande, puoi chiedere
-Ah, beh ecco io mi chiedevo...insomma la signora Hermione in dieci anni che lavoro per lei non l'ho mai vista, però sembra essere una sua cara amica
-Lo è,  e voglio che tutti qui la trattino con la massima cura. Diciamo che lei appartiene ad un passato molto lontano
-Il passato sembra sia tornato signore
-Già...e non posso dire che mi dispiaccia
-Lo so signore
-Ah si? e sentiamo cosa sai Frank?
-Non molto, solo che lei sembra...sereno...
-E normalmente non mi vedi sereno?
-Beh signore...
-Parla serenamente
-Beh ecco...no...
-E hai ragione, non posso negare l'evidenza
-Sono contento per lei?
-Calma calma Frank tra noi non c'è nulla
-Non stavo dicendo questo signore, solo che sono felice che lei sia più sereno con la presenza della signora Hermione e di sua figlia
-Già...

I due uomini continuarono a bere in religioso silenzio, Severus perso nei suoi pensieri così come Frank

"sereno...non so neanche bene cosa vuol dire questa parola, ma forse Frank che è una persona normale ne sa il significato...eh beh sentirmi dire che sono sereno fa un certo effetto...e pensare che probabilmente lo sono grazie ad Hermione fa ancora più effetto...dio questa cicatrice  mi sta facendo impazzire...pasticche ho bisogno di pasticche"

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