BIANCO

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Mentre camminavo, intravedevo sempre meglio la mia casa. Quel colore bianco delle mura mi rendeva triste.
Casa mia era un luogo caldo e confortevole, non fredda e triste come lo era invece il colore bianco. Aprendo la porta un odore mi assalì. Mia mamma stava cucinando ed il calore del forno arrivava fino alla porta d'entrata. Dopo un saluto veloce, mi diressi in camera mia, mi sdraiai sul letto e fissai il soffitto. C'era qualcosa di triste che assaliva i miei pensieri anche se non riuscivo a comprenderne il motivo. Forse era la paura di perdere ciò che amavo, forse il terrore al pensiero della morte... non riuscivo a capire il motivo per cui riflettevo su queste cose, ma qualcosa mi impediva di non farlo.

11 aprile 1993
Sono seduta ormai da troppo tempo per poterlo contare. La mamma ed io stiamo aspettando di andare dal medico. Una volta entrati il medico decide che deve farmi degli esami del sangue. Ho paura. Mi hanno sempre fatto un certo effetto le siringhe. Cerco di trattenere le lacrime, non voglio sembrare piccola...

21 novembre 1995
Stavo rientrando a casa dopo una monotona giornata di scuola. Il peso della cartella mi faceva camminare lenta e strisciavo i piedi. Entrata in casa nessun odore mi assalì, nessun rumore arrivò alle mie orecchie. La casa era fredda. Bianca. Come le mura...
Tutto era silenzioso.
Mi diressi piano verso la cucina. Il forno freddo, la televisione spenta, la tavola vuota...
Mi avviai nel corridoio per cercare i miei genitori e fu lì che la vidi...

la bambina dal vestito bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora