Un nuovo amico

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GIADA P.O.V.

Avevo 12 anni, mi piaceva girare nel bosco vicino a casa mia. Abitando in una landa sperduta nella periferia non avevo molto svago. Il bosco era bellissimo, non molto fitto e tranquillissimo.
Parlavo con me stessa, cosa da matti, di come fossero carini i ragazzi, di come i miei amici fossero degli stronzi di merda.
Sento il rumore di qualcuno che piangeva, una voce maschile.
Arriavai alla fonte di tanto dolore.
Ovviamente cosa potevo pensare appena lo vidi, che è un ragazzo carino.
"Ciao."dissi con molta gentilezza. Il ragazzo sobbalzò, non si aspettava ci fosse qualcuno.
"Ciao."era molto triste.
"Tutto bene?"
"Credi che uno pianga perchè va tutto bene? La mia vita fa schifo."
Mi dispiaceva per lui.
"Non è solo la tua vita che fa schifo. Ho degli "amici" schifosi, vado male a scuola e ormai sono sola. I miei genitori se ne andranno di casa appena avró 19 anni. Non si può dire che vada molto bene per me."
"Mi dispiace."
"Niente, cerco di non darci molto peso. Ma tu perchè sei triste?"nel frattempo mi ero seduta di fianco a lui.
"Be'...vedi io ho dei problemi...soffro di una malattia che non mi permette di sentire dolore, per questo vengo bullizzato, mi prendono in giro e non ho amici per questo. Comunque io sono Toby."
"Io sono Giada. Comunque non essere triste per questo, se ti prendono in giro vuol dire che sono solo dei bambinoni. A me sembra fichissima questa cosa, sarei felice di esserti amica."
"Tu non capisci. Io vengo picchiato regolarmente ogni giorno."
"Tu non mi conosci. Io se voglio posso fare paura. Se mi arrabbio è la fine del mondo, chi sono quei bulli?"
"Si chiamano Zaccarini, Brandiccelli e Carnavaciacchi, i loro nomi non li conosco e sono di terza."
"Davvero? Sono loro? Adesso li ammazzo. Quelli lá mi sentono."
"Perchè li conosci?"
"Purtroppo sì. Sei li riincontri dilli di stare attenti perchè se no saranno morti."
"Ok."disse lui con una leggera risata.
"Ehi ce l'hai il cellulare?"
"Sì"
"Bene, allora ti do' il mio numero."
"Tu vuoi darmi il tuo numero? Quindi vuoi essere mia amica?" gli sorrisi.
"Certo, mi sembri un fico."
"Nessuno mi aveva mai definito "fico". E nessuno mi aveva mai chiesto di diventare amici. Perchè tu vuoi essere mia amica, vero?" sembrava affranto ma allo stesso tempo felice.
"Certo che voglio essere tua amica. Mi sembri un tipo a posto."
Ci scambiammo i numeri e lo aiutai ad alzarsi.
Lo accompagnai fino a casa sua che era quella di fianco alla mia.
Toby era simpati e divertente, nonostante quello che passava era sempre solare. Parlavamo spesso al cellulare ma ci piaceva passare del tempo a parlare nel bosco.
Lo invitavo sempre al mio compleanno ma lui rifiutava l'invito, non se la sentiva di stare con tanta gente per un giorno intero. I miei amici non lo avrebbero mai preso in giro, li conosco, ma lui non si fidava.
Vorrei tanto che Toby si facesse altri amici, ma è molto chiuso quando si tratta di fare amicizia.

2 Ragazzi Per 1 Sola Vita- Ticci TobyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora