Un sogno divenuto realtà

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TOBY P.O.V.

Tutti i ragazzi mi guardavano interrogativi.
"Ma che gli hai detto?" chiesero tutti insieme.
"Che non me ne frega un cazzo di lei e quello che fa." dissi sbuffanto. Tutti si misero un mano in fronte.
"Toby!" mi urlarono.
Non potevo averlo fatto, e invece lo avevo fatto. Mi accovacciai davanti alla porta, chiuso in camera mia a chiave, stringevo il medaglione che aveva lanciato.
Piangevo a dirotto, l'avevo persa per sempre...la mia piccolina.

GIADA P.O.V.

Non ci posso credere che abbia detto che non sono nulla per lui.
Però è un settimana che non esce dalla sua stanza, sto iniziando a preoccuparmi. No aspetta, non sono preoccupata per lui. No mi devo prendere in giro, voglio sapere se sta bene.
Andai davanti a camera sua, esitai un po' ma alla fine bussai.
"Chiunque sia se ne deve andare." disse senza aprire la porta, aveva una voce rotta si sentiva che aveva pianto.
"Toby, sono io. Fammi entrare." dissi decisa ma non troppo dura.
"Vattene."
"No,Toby. Non me ne vado finchè non mi apri."
"Allora resta pure lì tanto io non apro."
"Sei vicino alla porta." avevo un piano per farmi "aprire" la porta.
"No, sono sul letto, ma perchè..." non lo feci finire che abbattei la porta con un calcio.
"Sei matta!" era scioccato, e io lo ero ancora di più.
"Esci! Tu non dovresti essere quì!" mi urlò contro.
"Toby, ma perchè..." la sua stanza era ricoperta di scritte, era una sola parola: Giada. Era inquietante ma allo stesso tempo dolce.
"O mio Dio! Toby ma come ti sei ridotto!" si vedeva che era trasandato, sulle sue braccia ci era scritto Giada e probabilmente col suo stesso sangue aveva scritto sui muri. Portava al collo il ciondolo che mi ero levata, anche quello era sporco di sangue.
"Toby mi dispiace...io...non pensavo..." ero senza parole, era colpa mia se si era ridotto così.
"Non è colpa tua, sono stato uno stupido." era molto malandato.
"Toby...mi dispiace, ma...non capisco...perchè mi hai detto quelle cose...se non le pensavi?" facevo fatica a formulare una frase senza scoppiare a piangere.
"Io...non lo so." era frustrato, si stava anche lui per mettere a piangere.
"Ci sarà un motivo...forse nel profondo è qquello che pensi." era bruttissimo vederlo così, affranto per colpa mia.
"Però...se non vuoi perdonarmi per quello che ti ho fatto...però mi piacerebbe sapere se in realtà...tu tieni a me...e..." non mi fece finire. Mi prese per i fianchi e mi baciò, un bacio lieve ma intenso. Rimasi in po' scioccata.

TOBY P.O.V.

Non so perchè l'avevo baciata, ma adesso avevo rovinato le cose.
"Toby, ma perchè..." non volevo ascoltarla così me ne andai. Lei mi seguiva ma volevo stare un po' da solo...ancora.
"Toby...fermati." non la ascoltavo, volevo solo andare nel mio posto speciale...o meglio nel nostro pesto speciale.
Il nostro posto speciale era il lago dove ci eravamo baciati per la ptima volta.
"Toby, come mai sei venuto quì?" mi chiese.
"Come mai non mi parli?" mi aveva fatto almento 10 domande a cui non avevo dato risposta.
"Senti sono stato uno stupido! Ti ho fatto andare all'ospedale, ti ho offesa dicendoti una menzogna e ti ho anche dato un bacio! Come puoi voler bene a uno stronzo come me?" dissi sedendomi sulla riva.
"Ehi...sarai anche uno stronzo e uno stupido ma...sei il mio migliore amico e ti voglio bene, ti voglio un sacco di bene." mi prese il ciondolo che avevo al collo, in fondo era il suo.
"Io non ce l'ho con te Toby, ti conosco da un sacco di tempo e non ce l'avrò mai completamente con te."
Se solo sapesse quello che provo per lei.
"Vado a pulire la tua stanza, se mi vuoi aiutare... la porta è sempre aperta."  mi piace quando fa queste battute.
"E...Toby...ti devo chiedere una cosa...io ti piaccio?" rimasi in silenzio, anche se volevo urlargli di sì.
"Ok... Ciao!" era affranta, bello. (sarcastico)
Se ne stava per andare e io non lo avrei permesso.
"Aspetta...sì Giada...mi piaci e anche un sacco. Ti amo e non posso placare i miei sentimenti, ti amo da quando ti ho visto per la prima volta a 12 anni e da lì non ho mai smesso. Però so che non ricambi quindi..." non potei finire perchè lei mi baciò, le misi lemano sui fianchi. Rimasimo lì per un bel po'. Era un bacio bellissimo, sentivo le sue labbra morbide e carnose sulle mie.
Iniziammo proprio a limonare.
Eravamo così presi che non sentimmo che i ragazzi ci stavano chiamando.
"Ohhhh, guardate qua come limonano." disse Hoodie, ma noi non ci lasciammo da quel bacio. Addirittura Giada gli fece cenno di aspettare, mi ha fatto sorridere.
Nessuno poteva rovinare questo bacio, era da una vita che lo aspettavamo mi sembra logico che nessuno dei 2 indendeva smettere tanto presto.
"Minchia dategli un letto." disse Ben.
Loro stavano ancora lì a guardarci, li feci cenno di andarsene ma ovviamente non lo fecero.
La amo con tutto il cuore e finalmente eravamo fidanzati.

2 Ragazzi Per 1 Sola Vita- Ticci TobyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora