2 Ragazzi Per 1 Sola Vita- Ticci Toby

18esimo compleanno

GIADA P.O.V.

Era il 10 giugno,mancano poche settimane al mio 18esimo compleanno. Avevo già invitato tutti, mi mancava solo da "invitare" l'invitato principale, dopo di me ovviamente.
Andai a casa di Toby, bussai e mi aprì sua madre.
"Ciao cara, Toby è in camera sua."
"Grazie signora Rogers."
Entrai e mi diressi in camera di Toby, cercai di aprire la porta ma era chiusa a chiave.
"Chi è?"
"Toby, sono io. Fammi entrare."
"Stai calma. Arrivo."
Mi aprì e mi accomodai dentro.
"Toby il 10 luglio ci sarà il mio conpleanno."
"E allora? Lo sai che io non vengo."
"È proprio questo il punto. Tu ci verrai Toby, è il mio 18esimo compleanno! Toby devi venire per forza."
"No Giada! Non mi piace stare in mezzo a un sacco di gente. Al tuo compleanni ci saranno più di 20 persone."
"Toby per favore." mi misi in ginicchio, mani incrociate e gli feci gli occhi dolci. Non sapeva resistere quando lo supplico.
"Ok, ci verrò. Ma non vengo in piscina!"
"Ma il mio compleanno è...ahhh, lasciamo perdere. Almeno verrai."
Non potevo permettere che ad una festa in piscina lui non venisse in piscina.
Mancavano poche ore al mio compleanno e avevo un piano per costringere Toby ad andare in acqua.
Chiamai Fabio e gli dissi che doveva portare un costume in più, per Toby.
I ragazzi dovevano mettergli il costume e buttarlo in piscina.
Feci venire tutti prima, tranne Toby, e gli spiegai cosa dovevano fare.
Appena arrivò lo spinsi in bagno dove i ragazzi li misero il costume e portandolo sopra le spalle lo buttarono in acqua.
Appena tornò a galla era davanti a lui con un sorrisetto vittorioso.
"Alla fine sei entrato in piscina."appena finii la frase mi prese per un polso e mi buttò in acqua, tutti gli altri si buttarono e comunciammo una battaglia di schizzi. Erano circa le 17:00 ed era l'ora della torta.
I miei amici portarono una torta fantastica a 3 piani con un sacco si gattini di zucchero.
"Wow, ragazzi! È stupenda!"
Eri sbalordita, era bellissima. Mi cantarono la canzoncina mentre io mi facevo i cazzi miei pensando a che desiderio esprimere. Soffiai sulle candeline e tutti mi applaudirono, neanche avessi fatto chissà cosa.
"Giada, il mio regalo aprilo quando sei da sola."mi disse Toby.
Io annuii e aprii gli altri regali. Erano bellissimi, però ero curiosa di sapere qual'era quello di Toby.
"Ragazzi forza. Adesso si mangia."
Andammo a mangiare dentro il garage dove giocammo ad obbligo o verità. Stranamente anche Toby giocò, si trovava bene con i miei amici.
Toccava a Mary che fece obbligo o verità a Toby.
"Obbligo." disse lui.
"Bacia sulla guancia Giada."
Io arrosii quando lui mi baciò sulla guancia.
"Wohhhh, guardate quant'è rossa la Cangialeoni."
Commentarono gli altri.
"Dai, smettetela. Si muore di caldo."
"Giada sono le 19:00."
"Ma è estate, fa comunque caldo."
"Aspetta sono le 19 e non siami ancora a tavola?"commentò qualcuno.
Ci fu un momento di silenzio, ma poi tutti iniziammo a correre a tavola dove ci aspettava una montagna di carne. Mangiammo come animali feroci per poi andare in garage e allestire la nostra piccola discoteca e ballammo fino alle 23:00.
"Ragazzi io sono stanca. Giochiamo per esempio al gioco della bottiglia."
"Siii." dissero tutti in coro.
"Aspettate mi spiegate come funziona?"chiese Toby.
"Si fa girare la bottiglia e le 2 persone che vengono indicate dalla bottiglia si devono dare un bacio sulla guancia, al quinto bacio tra le stesse 2 persone si devono baciare sulla bocca." gli spiegai.Iniziammo a giocare.
"Giada ti ricordo che tu e Toby vi siete dati 4 baci sulla guancia. Al quinto sulla bocca."
"Lo so Mary, lo so."
Chiamatela coinciden, chiamatelo destino, na si da il caso che la bottiglia puntò me e Toby. Io mi paralizzai e lui scappò per l'imbarazzo. Che bello i ragazzi presero lui e le ragazze accompagnarono me. Un bacio svelto e veloce, le nostre labbra si sfiorarono. Eravamo rossi vome dei peperoni.
Tutti tornarono a casa e io e Toby eravamo da soli.
"Adesso posso aprire il tuo regalo?"
"Certo, tieni." me lo porse.
Era in una scatolina che aprii con delicatezza. Era un medaglione con dentro la foto che avevamo fatto nel bosco.
"Toby è bellissimo!" lo abbracciai.
Me lo mise al collo.
È stato un compleanno bellissimo.