Introduzione

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"Ma dove diavolo è il mio bagnoschiuma?" sbraito per la millesima volta non trovando l'ennesima cosa da mettere in valigia.

"Anche tu ora? Scendi Fru!" Butto giù il gatto dal mio letto. Sto cercando di fare queste maledettissime valige da più di due ore e fino ad ora ho soltanto messo dentro magliette, jeans, mutande e calzini, pienando un'intera valigia e un borsone.

Nonostante io sia riuscita a prendere una borsa di studio grazie al nuoto, mia madre, proviene da una famiglia molto ricca, perciò non ci sarebbe stato nessun problema con il pagamento dell'università, anche se mi piacerebbe essere più indipendente e riuscire a pagarmi ogni spesa da sola.

Le sensazioni che provo quando il mio corpo si immerge nell'acqua sono indescrivibili. Il nuoto è sempre stata la mia salvezza, quando non volevo stare in casa per il troppo caos entravo in acqua e i miei problemi per quegli istanti quasi scomparivano, persino quando volevo sfogarmi, non avendo nessuno con cui farlo, mi scioglievo in acqua, affogavo tutti i miei problemi in piscina.

Quando si tratta di cuffie e occhialini, non mi batte nessuno.

La mia passione per il nuoto è iniziata completamente da mio padre. Non è mai stato presente nella mia vita, e quelle poche volte in cui passavamo del tempo insieme mi portava sempre a nuotare. Quando al mare, quando in piscina, eravamo solo io, lui e l'acqua.

Pensavo mi volesse davvero bene.

***

"Sono pronta, possiamo andare"
ci ho impiegato 4 fottutissime ore per assicurarmi di prendere tutto ciò che mi possa servire per l'università, poiché voglio tornare in questa casa il meno possibile.

Stanford, arrivo!

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