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Capitolo 5.

Un rumore assordante invade la stanza.

Dannata sveglia!

Noto che Ashley sta ancora dormendo come un ghiro, non so come diavolo faccia a non svegliarsi neanche sotto tortura.

Non vedo Jason da parecchi giorni e al pensiero di essermene forse liberata tiro un sospiro di sollievo.

Dopo essermi fatta una bella doccia calda e dato vita alle mie riflessioni filosofiche più profonde decido di non svegliare Ash. Probabilmente non ha lezione, poco mi importa.

Esco dalla nostra stanza sbuffando e distrattamente inciampo in un gradino, facendo cadere il poco caffè che mi era rimasto.

Impreco ad alta voce e raccolgo il quaderno che tenevo in mano.

Non avevo di meglio da fare stamani?

"Se hai sonno non uscire così presto"
sento una voce lamentarsi dietro di me.
D'istinto mi giro e osservo la ragazza che stava salendo le scale dietro di me.

"Se il caffè preferivi lo buttassi sulla tovaglia che hai al posto del vestito potevi semplicemente chiedere" dico alzando le spalle, facendo riferimento a un vestitino striminzito rosso a quadri che ha addosso, quando si decide a rispondere sto già salendo le scale perciò faccio finta di niente.

Ah,che gentaglia.

***

Finalmente anche l'ultima ora giunge al termine, sono stanca morta ma sono felicissima di svolgere il mio primo allenamento di nuoto qui al campus.

Sto girovagando da circa dieci minuti e se in altrettanti minuti non arrivo in piscina posso considerami morta dato che non posso assolutamente arrivare in ritardo.

Impreco sottovoce.
Possibile che non esista una semplice piantina per poter sapere dove andare?

Ho il senso dell'orientamento sotto i piedi e se avessi una casa più grande riuscirei a perdermi persino lì.

"Qualche problema Campbell?"
Oh no. Ti prego no.

Mi giro di scatto sentendo pronunciare il mio cognome e vorrei tanto scavarmi una fossa e buttarmici dentro a capofitto.

"Fino ad un momento fa andava tutto a gonfie vele Price, ma dal tuo arrivo vorrei tanto spararmi in bocca" giro le spalle e continuo a camminare.

Incredibile.
Veramente incredibile.

Sono riuscita a rispondergli a tono dopo cinque anni e le lacrime non stanno minacciando di uscire. Questi si che sono progressi.

Scorgo l'edificio con all'interno la piscina e mi dirigo a passo svelto.

Entrando l'odore di cloro entra nelle mie narici e non c'è odore più di questo che mi faccia sentire a casa.
All'entrata ritiro la mia tessera e entro nello spogliatoio.
Noto che ci sono due ragazze, ma non le guardò più di tanto. Avranno circa la mia età.

Lego i capelli in una crocchia e infilo la cuffia, prendo in mano gli occhialini e vado verso la piscina.
C'è già qualche persona in acqua e vedo una donna sulla cinquantina con un fischietto: deve essere la coach.

Mi tuffo dal trampolino.
La mia pelle entra a contatto con l'acqua tiepida e subito mi sento rilassata.

Sono riuscita a prendere questa borsa di studio per pura fortuna poiché il mio tempo migliore non si avvicinava molto a quello stabilito.

Quando mio padre se n'è andato definitivamente dalla mia vita ho avuto un vuoto immenso e per un periodo non ho voluto saperne niente del nuoto.
Poi però ho realizzato che nonostante tutto io so che a lui farebbe piacere vedermi in televisione per le gare internazionali, non conosco il motivo per il quale lui abbia abbandonato anche me oltre alla mamma, e spesso mi sono fatta mille pare mentali perché pensavo fossi io la causa di tutto. I miei genitori erano molto giovani quando sono nata e probabilmente sono un'errore. Magari il preservativo si era bucato.
Anche se sono perennemente sola sto bene in compagnia di me stessa, mi piace stare in casa da sola e persino andare al cinema da sola, anche se riconosco che è triste all'apparenza.

"Sei stata molto brava oggi, ci vediamo domani alle 19, mi raccomando puntuale"

"Grazie Amanda, a domani"
Sorrido gentilmente alla mia allenatrice e vado nello spogliatoio per farmi una bella doccia.

***

Una volta nella mia stanza prendo il libro di storia e mi dirigo in biblioteca.

Quando il professor Fitz è entrato in classe per la prima volta pensavo di strozzarmi con la mia stessa saliva.

Avete presente una tartaruga anziana? Con il viso secco secco e piena di rughe?
Ecco.
Ora immaginatevela su un uomo.

Mr. tartaruga appassita ci ha dato da fare una marea di ricerche nell'arco di una settimana perciò decido di iniziare da subito.

Sono le 6:30 quando esco dalla biblioteca così passeggio un po' per il campus prima di rientrare in camera.

Never too late.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora