ONE SHOT

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Era in una verde radura, circondata da enormi alberi secolari, alti fino all' azzurro cielo che la sovrastava da quando era nata.

Non era mai uscita dalla verde radura nella quale si trovava in quel momento,e non ne avvertiva affatto il bisogno.

Cosa ci poteva essere di così bello nel mondo esterno, nella compagnia degli umani?

Nulla.

Nulla era più bello della sua verde radura.

Nulla era più bello di quel luogo nel quale aveva vissuto i primi 9 anni della sua vita.

Nessuno però osava dirle che quella radura oramai non esisteva più.

Era stata bruciata dalle fiamme della consapevolezza e dell'età.

La radura un tempo pura e bellissima era stata rasa al suolo dagli altri umani.

Nessuno in fondo poteva provare a nascondersi così tanto dagli altri.

Prima erano 3, gli anni, e al tempo era quasi normale.

Poi divennero 4, 5, 6...allora cominciarono a portarla dal medico.

Nemmeno lui però riusciva ad entrare nella verde radura, circondata da enormi alberi secolari.

La bambina si era completamente esclusa da quel luogo che tutti chiamavano mondo reale.

Lo aveva fatto quasi inconsciamente, sapendo di istinto che ciò che si trovava al di fuori degli enormi alberi era brutto.

Faceva male.

Voleva che gli altri capissero che lei, nel mondo dove si trovavano tutti, non era a suo agio.

Lei non apparteneva affatto a quel luogo dove le stelle erano oscurate dalle forti luci della città.

Lei non faceva parte di quel luogo dove gli uomini erano stipati all'interno di enormi costruzioni tutte uguali.

Lei non faceva parte di quel mondo rumoroso, dove nessuno aveva il tempo di rilassarsi o di pensare a se stesso.

Lei non faceva parte di quel mondo dove non poteva essere libera.

Lei aveva un mondo tutto suo, dove era sola, dove poteva fare ciò che voleva senza essere rimproverata da persone che pretendevano di avere un qualche legame con lei.

Nessuno aveva un legame con quella bambina, e nessuno poteva sperare di riuscire ad entrare nel suo mondo.

Nel tempo infatti il numero di alberi era aumentato in modo strabiliante, così come lo spessore dei loro tronchi.

Oramai nessuno poteva entrare in quella radura.

Eppure...

All'età di 14 anni trovò qualcuno.. anzi, qualcuno trovò lei.

Quasi senza fare rumore, una ragazza della sua stessa età era riuscita a passare indenne tra gli alberi secolari che circondavano la verde radura.

La bambina si spaventò.

Non aveva mai visto nessuno.

Nessuno aveva mai visto lei.

Le due però si intesero subito.

Giocavano insieme come due bambine, rincorrendosi, arrampicandosi sugli alberi e costruendo capanne con rami e foglie.

Era divertente.

La bambina capì che non tutti erano uguali nel mondo fuori dalla radura.

Erano una strana coppia.

Eppure si volevano un bene dell'anima.

Non si separarono mai.

Almeno...fino a quando la ragazza non se ne andò.

E, improvvisamente come era arrivata, sparì.

La bambina era di nuovo sola.

Ora però non voleva più essere l'unica abitante di quella verde radura circondata da alberi secolari.

Ma non poteva nemmeno uscire.

L'amica le aveva raccontato abbastanza sul mondo esterno da farle capire che non era posto per lei.

Che fare?

Nulla.

Ora che era stata tanto stupida dall'aver fatto entrare qualcuno nella sua mente ne doveva pagare le conseguenze.

Rinforzò ancora di più le sue difese.

Ora nessuno sarebbe più riuscito a ferirla.

Passarono gli anni.

E, all'età di 27 anni trovò qualcuno... anzi, qualcuno trovò lei.

Quasi senza fare rumore, una ragazza della sua stessa età era riuscita a passare indenne tra gli alberi secolari che circondavano la verde radura.

Come la storia della bambina sia continuata potete capirlo da soli.

Fu' tradita di nuovo e di nuovo rinforzò le barriere della sua mente.

Non servì a nulla.

Ma questa, in fondo, non è la storia di ognuno di noi?




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