Concorso

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Nel caso qualcuno avesse da chiedere qualunque cosa non esiti a farlo nei commenti a fine capitolo.

Questa storia è per il concorso di

Ambientazione: Antica Roma

Tempo: 63 A.C.

Personaggi:

-Lucio Claudio Socrate ( Light Yagami)

-Lelio (L)

-Novio (Near)

-Manlio (Mello)

-Lucio Sergio Catilina

-Marco Tullio Cicerone

Note storiche:

Questo è l'anno della congiura di Catlina, progettata dallo stesso per rovesciare lo stato.

Cicerone ha scritto le Catilinarie, orazioni pronunciate da lui in senato per accusare Catilina.

La congiura termina con la fuga di Catilina da Roma e la battaglia dell'esercito Romano contro quello di Catilina.

Quest'ultimo morirà in battaglia insieme a quasi tutto il suo esercito.

_____________

Nulla.

Mi alzai infastidito, accampai qualche scusa particolarmente banale con delle parole particolarmente colte ed uscì dalla sala.

Non era possibile.

Era la terza volta che andavo ad un banchetto da lui organizzato ed era la terza volta che mancava.

A quanto pareva i miei frequenti impegni e la sua estrema maleducazione mi avevano reso impossibile riuscire ad incontrarlo.

Mi stavo incamminando verso la città attraverso un bel sentiero circondato da fiori di lavanda quando scorsi una figura in lontananza che si dirigeva verso la casa dalla quale mi stavo allontanando.

Che fosse lui?

Improbabile, ma comunque possibile.

Continuai a camminare e fin quando non lo vidi sul tornante poco sopra al mio non lo riconobbi.

Era lui l'uomo che stavo cercando.

"Ave, nobilis Sergie"

"Ave"

Aveva una voce profonda e roca, come un rimbombo in una grotta.

Mi chiese come mai mi stessi allontanando ed io accampai qualche inutile scusa in modo che lui potesse convincermi a tornare.

La gentilezza con la quale si scusò per l'assenza e l'eloquenza con la quale mi convinse a restare mi stupirono.

Ad un primo sguardo non mi era parso un uomo colto o intelligente... meglio così mi sarei divertito di più a conoscerlo.

Certo, non avevo veramente bisogno di incontrarlo, conoscevo molto bene il suo volto e il suo nome... eppure qualcosa mi diceva di aspettare e soprattutto di non giudicare una persona solo da dicerie e dalla parola di donne.

Mi accompagnò nuovamente verso la sua casa, continuando a scusarsi per la sua maleducazione dopo essere venuto a conoscenza del numero di volte che avevo desiderato incontrarlo e che lui non si era presentato al banchetto.

Tirò su qualche susa, non molto convincente ma molto meglio di quanto mi aspettassi data la sua fama di uomo violento e poco dedico all'arte della retorica.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 27, 2018 ⏰

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