Capitolo 8: Any of those things

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Salve gente,

scusate il ritardo ma ho avuto problemi con internet. Comunque eccovi il nuovo capitolo, beh è anche il mio preferito e non lo dico per modestia o altro, ma solo perchè quel piccolo hobbit salterino che ieri ha compiuto 30 anni scrive e canta cose meravigliose.

Buona lettura, spero che vi piaccia.










CAPITOLO 8: ANY OF THOSE THINGS

Blaine si svegliò.
A giudicare dal buio che ancora entrava dalla finestra era ancora notte. Tastò il materasso accanto a sé già sapendo cosa avrebbe trovato: freddo.
Non venne deluso ... o lo fu ... dipendeva dai soliti punti di vista.
Il letto era freddo. Kurt doveva essersene andato da molto. Se non fosse stato nudo, Blaine avrebbe anche pensato di essersi immaginato tutto, di aver fatto solo un vivido sogno.
Ma la stanza odorava ancora di sesso. Lui era nudo e dello sperma ormai seccatosi sporcava il materasso e le lenzuola. Blaine annusò il cuscino.
Gelsomino.
Non lo aveva sognato.
Kurt era stato lì. Aveva fatto l'amore con lui. Un'ultima volta.
Non si accorse delle lacrime che cominciarono ad uscire dai suoi occhi, sentì solo che il cuscino che continuava ad annusare era diventato completamente bagnato.
Era stato solo uno stupido a sperare che il sesso bastasse a Kurt per restare.
L'unica cosa che aveva ottenuto era che adesso avrebbe fatto infinitamente più male.
Si alzò dal letto con rabbia, gettando il cuscino lontano, perché quell'odore gli sarebbe rimasto dentro per sempre. Perchè quell'odore non veniva solo dal cuscino, dalle lenzuola, dai vestiti, ma dalla sua pelle. Lui odorava di Kurt. Ogni poro della sua pelle odorava di gelsomino.
Corse nel piccolo bagnetto che c'era in camera e si fiondò sotto la doccia, mischiando le sue lacrime con quelle gocce d'acqua che scorrevano su tutto il suo corpo.
Era stato uno stupido. Cedere in quel modo.
Si lavò con frenesia, sperando che quella spugna potesse cancellare anche il semplice tocco della mani di Kurt, della sua pelle che morbidamente sfregava contro la sua.
Ma non andava via.
Quel tocco era come marchiato a fuoco nella sua pelle.
Si tappò le orecchie, sperando che anche i versi di Kurt andassero via. Ma erano sempre lì. Una musica che non ascoltava più da anni.
Uscì dalla doccia sentendosi più sporco di prima, perché era tutto dentro di lui.
Si toccò il cuore, lì dove tutto quel dolore ribolliva come lava, come veleno veniva pompato in tutto il resto del suo organismo, facendolo impazzire.
E poi la sentì.
Quella musica.
Il suo cuore stava cantando. Un canto di dolore e sofferenze, ma stava cantando.
E Blaine lo ascoltava di nuovo. Faceva male, faceva un male cane, ma finalmente Blaine era in grado di ascoltare di nuovo la musica del suo cuore.

* * *

Quando Kurt si era svegliato si era immediatamente reso conto dell'errore commesso.
Non aveva tradito Adam.
No ... lui aveva tradito Blaine. In quell'ultimo anno lui aveva tradito Blaine.
Guardò Blaine dormire beato accanto a lui, le sue braccia strette attorno ai suoi fianchi, non come gesto possessivo come era solito fare Adam, ma con protezione. Era come se Blaine volesse proteggere Kurt dai brutti sogni, anche durante il sonno, lui vegliava sempre su di lui.
Era davvero troppo tardi?
Quando Kurt aveva scoperto che in realtà Blaine e Sebastian non stavano insieme ne era rimasto devastato. Perché se quel giorno, invece di fuggire, avesse avuto il coraggio di andare da Blaine e parlargli, forse adesso le cose sarebbero diverse, forse adesso sarebbero loro due che si starebbero sposando una seconda volta, forse suo padre non avrebbe avuto neppure l'infarto così sopraffatto dalle sue sofferenze.
Invece. Si era di nuovo tirato indietro.
Aveva visto Blaine felice con accanto un altro uomo e ne aveva tratto le sue conclusioni. Di nuovo non aveva avuto fiducia in lui.
Gli aveva lasciato un ultimo bacio, lì all'angolo della bocca, dove era solito baciarlo quando doveva sgattaiolare via prima che suo padre tornasse da lavoro e non lo trovasse a casa, o quando, una volta sposati, lo lasciava dormire mentre lui andava alla Parsons oppure, appena nati i bimbi, quando era il suo turno di alzarsi per andare a farli addormentare di nuovo.
Kurt vide Blaine sorridere. Volle memorizzare ogni minimo dettaglio di quel sorriso perché sapeva che il giorno dopo, quando avrebbe rivisto Blaine, non ne avrebbe trovato traccia. Mai più.

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