CAPITOLO 59: Infortuni

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"Paul non ce la faccio, non ce la faccio! Fa troppo male!" piagnucola Aisha seduta in malo modo sul palco, a tenersi la caviglia con le mani, ispirando dai denti per il dolore e comprimendo i muscoli del viso nel tentativo di trattenersi.

Asciugo le lacrime dalla sua pelle scura e mi inginocchio per far in modo che appoggi la testa sulle mie cosce e si calmi.

"Fa male" continua a singhiozzare mentre le accarezzo i ricci, quando finalmente è sdraiata. Stringe la mano a Zayn e lo guarda con uno sguardo pieno di dolore e pena ricambiato da compassione e preoccupazione; tutti noi le siamo accanto, preoccupati e tutti cercano di essere utili in qualcosa, vedo Arya davanti a noi con le mani sui fianchi, Sky altrettanto preoccupata con le mani tra i capelli mossi.

"Sta arrivando Ronny" spunta Louis dalle quinte dopo aver chiamato il nostro osteopata.

È un bravissimo ragazzo in grado di risolvere ogni minimo nostro problema; è importantissima la sua presenza per noi ballerine, ovunque andiamo, perché il nostro corpo è il nostro lavoro, ed è importante che sia sempre perfettamente funzionante, anche se con questi sforzi continui non è facile schivare strappi, lussazioni, contratture, stiramenti, storte.

Nessuno osa toccare Aisha, se non per rassicurarla e cercare di farla rilassare, neanche Paul non mette mani dove non è sua competenza per non rischiare di peggiorare la situazione.

Finalmente vediamo arrivare Ronny con in spalla un borsone.

"Qualcuno ha toccato qualcosa?" chiede con voce sicura iniziando a togliere scarpe e calzini per controllare meglio. Metà di noi scuotono la testa per rispondergli.

Siamo tutti in attesa, in ansia. La cosa peggiore che possa accadere a una ballerina è un proprio infortunio, soprattutto nel bel mezzo di un tour.

Tutto tace mentre Ron analizza la situazione, "Tutto sommato sei stata fortunata, Aisha; non è grave, certo bisogna vedere che standard di grave avete voi, ma è solo una distorsione...qualche giorno a riposo assoluto e tornerai come prima"

"Ma abbiamo due date, i Grammy!" piagnucola guardandoci.

"Aisha, mi duole dirtelo, ma è meglio se tu te ne starai buona in questi giorni. Guarda solo provando come è peggiorata la situazione, non vorrei che si aggravasse ancora di più-" dice con la sua solita sicurezza guardando di sottecchi Paul.

"-Qualcuno la accompagni nel mio studio" sussurra prima di incamminarsi per fare strada, e senza aspettare un secondo Zayn se la carica tra le braccia seguendo il nostro fidato medico, con dietro Arya.

"Che facciamo, Paul?" chiedo alzandomi da terra.

Si sfrega la fronte per qualche secondo con il palmo della mano lasciandoci con il fiato sospeso, "Credo sia meglio sospendere le intere coreografie, non avrebbe senso svilupparle in quattro, lo sapete benissimo anche voi che sono state studiate e strutturate in base a calcoli precisi" parla finalmente.

Siamo tutte sconfortate ma siamo una squadra ed è bene così, qualche data di vuoto non farà male a nessuno.

"-Non faremmo in tempo a sistemare le coreografie, ragazze. Voi invece- parla rivolgendosi ai ragazzi- siete liberi di fare quello che volete, senza schemi, vi chiedo solo di uscire dalle botole e di cercare di distribuirvi bene sul palco, cambiandovi. Andate a riposare." ci congeda dispiaciuto.

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"Mi dispiace così tanto ragazze" sussurra dispiaciuta la nostra compagna con una caviglia fasciata e due stampelle a lato della sedia.

Ci siamo, finalmente siamo sotto questo palco. L'adrenalina già mi pompa nelle vene, come se fossi là sopra.

"Non facciamone una tragedia, perdiamo solo un paio di date, ne abbiamo fatte tante e ne faremo altrettante" la tranquillizza Angel avvolgendole le spalle con un braccio.

Please Harry, become my RomeoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora