Ammiro i movimenti fluidi e puliti del ragazzo dai capelli bianchi con un velo di pallido grigio, ricordandomi molto il colore della luna. Certamente una tonalità abbastanza stravagante da riuscire a vedere su qualcuno, ancor meno probabile come colore naturale: ma a quanto pare non è così. Posso consolarmi, più o meno, nel dire che arrivata a questo punto, non mi sorprendo poi molto dopo tutto quello che ho visto. Continuo a guardarlo esaminando ogni suo movimento, come se stessi cercando di capire a cosa stia pensando. Dipendesse dalla mia volontà, mi sarei già alzata per andare fuori da questo cratere tappezzato d'erba, e per scoprire chi è questo ragazzo difronte a me. Ma purtroppo, per quanto sia assurdo da dire, sono all'interno del corpo di una ragazza che non ho la minima idea di chi sia, o a cosa stia pensando in questo istante. La ragazza con le armoniose onde rosso fuoco che le cadono davanti sulle spalle, continua a restare dentro al suo involucro dorato, nuda e immobile. La sua ostinazione nell'osservare il giovane ragazzo, mi porta a capire la confusione che prova nell'interpretare i suoi movimenti che sembrano avere lo scopo di uscire dal cratere roccioso. Un suono incostante e sordo accompagna il fischio che sento nelle orecchie, non sapendo se il sibile proviene da me o della persona in cui sono intrappolata. Qualcuno sta parlando a giudicare dalla variazione del volume e del tempo nel pronunciare un suono e l'altro, anche se più di così non posso fare altro. Il suono è incomprensibile e non so chi dei due ragazzi stia parlando con l'altro. D'un tratto il ragazzo si allontana. Esce da sotto l'apertura della bocca del vulcano, da dove entra la luce dell'eclissi solare e illumina con un cerchio perfetto il fondo su cui siamo, negando alla pelle perlacea e brillante del ragazzo di godere dei raggi del sole notturno. In pochi attimi la figura scultorea e anch'essa spogliata del giovane sparisce, rapita dalle ombre della notte oltre la linea luminosa, andando verso quella che sembra una piccola caverna. Lentamente il guscio del grande uovo argentato inizia a mutare in polvere, e come sabbia al vento viene portata via fino a che dell'involucro non ne rimane nessuna traccia, se non un po' di soffice erba schiacciata da un peso oramai invisibile. Avverto una sensazione sgradevole legata agli occhi della ragazza, che continua a fissare con ostinazione le ombre colpevoli della scomparsa del compagno. Un sentimento seccante causato dalla sua lontananza, senza essersi girato verso di lei una sola volta pentendosi per la sua decisione. Con movimenti calmi e delicati, simile a una farfalla che si posa su un fiore dal volo, anche la ragazza si alza aggraziata dal guscio protettore che lentamente si sgretola in tanti granelli friabili dal tocco delle sue sottili mani. Per qualche istante resta immobile, cercando di abituarsi a stare in equilibrio sulle sue gambe, e con i piedi nudi smuove l'erbetta fresca incuriosita. Sembra che veda per la prima volta le piante e le rocce, non riuscendo a tenere a freno la sua voglia di osservare ogni caratteristica della grotta con inspiegabile curiosità ed estrema cura. Ogni mezzo è valido per capire quello che la circonda, a partire dai cinque sensi, toccando con le mani ogni cosa che ha difronte e sentire l'odore che porta l'aria con il naso, fino a studiare il proprio corpo come se non lo avesse mai visto prima d'ora. Si avvicina all'enorme pietra al centro, alta e robusta, con le sembianze di un piccolo altare tipico dei santuari. La parte inferiore è decorata dallo stesso muschio e piante rampicanti che rivestono il resto del cratere, non riuscendo però ad arrivare fino in cima, escluso per qualche rametto rampicante che riesce nell'impresa. Invece, sulla parte superiore che fino a poco prima pensavo fosse piatta e liscia, c'è un solco scavato con il bordo adornato da edera, dove dell'acqua vi si è depositata gocciolando da alcuni rami verdi che entrano dal cratere e pendono al soffitto. Ciò che colpisce di più sono i piccoli e appuntiti quarzi più o meno trasparenti che rivestono l'interno della buca nel grande masso; incastrati anche in diversi punti della parete rupestre, riflettendo l'illuminazione che entra dall'alto. Colorati con tonalità dal bianco a un blu violaceo traslucido e brillante da sembrare che emanino luce prorpia, e con l'aggiunta dell'acqua, si creano piccoli e affascinanti tremori animati. Con la luce dell'eclissi esattamente al centro del cratere sopra il piccolo altare in pietra liscia dall'aspetto un po' rustico, l'anello celeste passa in modo preciso attraverso la bocca del vulcano in cui ci troviamo, centrando la piccola sorgente d'acqua nella pietra: creando giochi di luce sulla superficie piatta. Sembra tutto studiato per far combaciare ogni cosa, come se tutto seguisse una sottile linea tracciata come guida. Il corpo della ragazza si sporge verso lo specchio d'acqua facendo ricadere altre ciocche dei suoi capelli davanti, e ammira incantata i piccoli cristalli che assomigliano a stelle luminose: mi unisco anch'io nel contemplare i colori delicati incastonati nel fondo della pozza. Ma ciò su cui mi soffermo è il riflesso del volto della ragzza che mi sconcerta come mai potevo aspettarmi, facendomi venire la pelle d'oca. La superficie cristallina ritrae un volto dalle linee delicate e dolci, con la pelle pallida e liscia. Le labbra carnose sono leggermente schiuse e tinte da un rosa naturale, mentre gli occhi da cerbiatto, con una impercettibile inclinatura asiatica e contornati da lunghe e folte ciglia, sono morbidi sotto le sottili sopracciglia separate dal piccolo naso alla francese. I lunghi capelli rosso intenso, come il colore dei rubini, incorniciano il viso con dipinta un'espressione di calma e compostezza, risaltando il colore degli occhi. Un colore raro da vedere nell'iride di qualcuno, ma che riconoso all'istante per avere la possibilità di vederlo tutti i giorni allo specchio: un vivace e brillante acquamarina con striature di un blu poco più scuro, riempie gli occhi ricordandomi le acque del Lago Carrera della Patagonia.
Quella sono io.
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Remote
FantasiSecondo volume della saga "Rebirth". Sequel di Rebirth, primo libro. "Perfino dopo la notte più oscura il sole torna a sorgere. L'anima continua a nascere. Vita dopo vita, epoca dopo epoca, in eterno..." Ormai sono sicura di non essere più ciò che...