Capitolo 1: the obsequy

92 3 0
                                    

Los Angeles, California.



Un tuono rimbombò nel cielo. La pioggia cadeva incessantemente dall'inizio del funerale. Cadeva sulla tomba, sugli ombrelli neri che circondavano la bara che lentamente veniva calata nel terreno, sul prete che stava parlando inascoltato dall'agente speciale Dean Winchester.

La pioggia era caduta su di lui rendendo fradicio ogni suo indumento. Ma all'uomo non importava. Non gli importava della pioggia che gli andava negli occhi, nella bocca, che gli faceva finire i capelli biondi bagnati tra gli occhi ad oscurargli la vista di quella che doveva essere la sua tomba e invece era diventata quella del suo partner.

L'agente speciale Jo Harvelle. Era come una sorella per lui. L'aveva conosciuta che era solo una matricola appena uscita da Quantico. Aveva sempre protetto quella ragazzina che sembrava sempre troppo giovane. E invece questa volta era toccato a lui essere protetto da quella bestiolina che tra le sue braccia sembrava ancora più piccola di quello che era. Il suo sguardo, mentre lo guardava e gli carezzava la guancia con fare dolce, per rassicurarlo era tranquillo, sorrideva come se non stesse davvero succedendo tutto quello.

Lei stava morendo e stava rassicurando quello che per lei doveva essere il suo mentore.

Lei aveva le budella di fuori e stava morendo tremando sull'asfalto di una strada qualunque di quella perfida città e stava sorridendo mentre Dean piangeva disperato continuando a ripetere una litania di "andrà tutto bene" solo per convincere se stesso, inutilmente.

Altro che angeli, in quel posto dimoravano solo mostri. Ma Dean sapeva che prima o poi avrebbe preso quei bastardi. Glielo aveva promesso. E la gente, i suoi colleghi, i ladri, gli assassini sapevano che lui manteneva sempre le promesse. A qualunque costo.

La bara, ormai privata della bandiera americana e consegnata alla madre che piangeva, era stata definitivamente calata nella buca. Dean si avvicinò e guardò in basso, le lacrime di rimorso e rabbia che si mescolavano alla pioggia, ma Dean riusciva a sentire il sapore salato tra le labbra. Lasciò cadere una rosa sopra il legno scuro e poi prese una manciata di terra per buttarla quasi con disperazione su quella cassa.

-avrei dovuto esserci io lì. - sussurrò più a se stesso e a Jo che a qualcuno di preciso, come se ci fossero stati solo loro. Come quando erano nel proprio ufficio a lavorare, farsi i dispetti a vicenda per poi ordinare il pranzo dal cinese di fronte alla sede dell'FBI oppure dal venditore di hot dog che stava nel parco a due isolati di distanza. Loro erano così. Bastava poco.

E pensare che all'inizio Dean non sopportava l'idea di avere un partner, lavorava bene da solo; figurarsi poi quando gli dissero che era una ragazzina petulante appena uscita da Quantico. Provò con tutte le sue forze a far desistere il capo della sezioni omicidi, ma Bobby, nonostante fosse un vecchio amico di suo padre John, non volle sentire ragioni.

Dean non sa per quanto tempo lo ha ringraziato per aver desistito. Jo era la migliore partner che poteva avere.

Tra un ricordo e l'altro il cimitero si era svuotato, solo lui era rimasto. Anche Ellen era andata via in un mare di lacrime. Dean non voleva andarsene; forse credeva ancora che fosse uno dei pessimi scherzi che era solita fargli Jo e che la bara si sarebbe aperta da un momento all'altro o che sarebbe sbucata da dietro un albero facendo quella sua solare risata che già tanto gli mancava. Quasi inconsciamente si mise a cercare la ragazza intorno a se. Fu in quel momento che vide la figura di un uomo vestito in trench, poco distante dalla tomba che fissava in quella direzione. Non seppe se guardava lui o la tomba, percepiva solo inquietudine.

- Dean è meglio andare. Se resti ancora un po' sotto l'acqua finisce che ti ammali.- sussurrò una voce maschile dietro di lui mentre qualcosa di scuro gli passò sopra la testa. Dean alzò lo sguardo trovando un ombrello nero che lo protesse dalla pioggia. Quando riabbassò lo sguardo alla ricerca dell'uomo in trench non vide più nessuno.

Profound BondDove le storie prendono vita. Scoprilo ora