Capitolo III Infanzia giapponese

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1. Importanza e ruolo dei servizi per l'infanzia in Giappone

Nella nostra società ha assunto e sta assumendo sempre maggiore importanza il concetto di "educazione", creando una radicale trasformazione del sapere pedagogico.

Nella seconda metà del Novecento si è creato un profondo passaggio dalla pedagogia alla scienze dell'educazione: da un sapere unitario e chiuso, essenzialmente dominato da principi idealistici e teorici, rappresentati soprattutto dalla filosofia, si è radicalmente passati a un sapere plurale e aperto, più sperimentale ed empirico, fortemente legato alle trasformazioni di una società sempre più complessa e dinamica, che esige la formazione di uomini nuovi rispetto al passato; uomini aperti e capaci di far fronte alle innovazioni sociali, culturali e tecniche.

Certamente uno dei caratteri più attuali di questo nuovo sapere è profondamente caratterizzato da una apertura ai problemi mondiali, alle pratiche educative, e quindi anche a particolari metodi didattici in paesi caratterizzati da una condizione economica, politica e sociale e da tradizioni culturali e costumi, molto diversi dai paesi occidentali.

Inoltre si cerca di analizzare i diversi modelli educativi e didattici in paesi e aree non occidentali, per esempio in Giappone, che, in ambito scolastico, utilizza metodi educativi e pedagogici molto diversi dalla nostra cultura occidentale, e, nonostante queste sostanziali differenze, si cerca di confrontarsi in modo critico e non pregiudiziale con questi sistemi educativi e scolastici, soprattutto in campo dell'educazione infantile, ancorata a particolari concezioni e tradizioni culturali.

Quindi, un fattore importante è l'assoluta tolleranza, il non

pregiudizio, un più giusto confronto e comunicazione con altri popoli e culture diverse dalla nostra.

Questi sono i problemi riguardanti la multiculturalità e l'intercultura, e ciò può essere superato soltanto con l'assoluta accettazione dell'esistenza di etnie e culture profondamente diverse da quelle occidentali, cercando di creare comunicazione e scambi tra queste culture attraverso il dialogo e la tolleranza, essenzialmente partendo dalla scuola e dai vari sistemi educativi.

Una delle culture orientali che ha da sempre affascinato la cultura occidentale con le sue usanze, i suoi costumi e le sue credenze è la cultura giapponese, che, nonostante abbia mantenuto da un lato certe tradizioni culturali, dall'altro lato, dopo la seconda guerra mondiale intorno agli anni '50, il Giappone ha avuto uno strepitoso ed immane processo di industrializzazione, diventando una delle maggiori e importanti potenze mondiali.

Dal punto di vista educativo, e specificamente nell'ambito dell'educazione dell'infanzia, il Giappone, negli ultimi anni e precisamente intorno agli anni '80, ha adottato delle pratiche educative e dei particolari metodi didattici in molte strutture prescolastiche o servizi per l'infanzia, molto diversi da quelli praticati nei più avanzati paesi occidentali.

I metodi educativi utilizzati dagli insegnanti giapponesi in tali strutture

riflettono in qualche modo alcuni importanti aspetti della cultura giapponese; per esempio, il diffuso concetto di "gruppismo", opposto all'individualismo americano, concetto tipico dei paesi occidentali.

Inoltre, in tali servizi per l'infanzia vengono messi in evidenza alcune idee essenziali sull'infanzia, sull'educazione, sulla responsabilità delle famiglie, sul ruolo della scuola nell'educare i bambini, idee e concetti propri della cultura giapponese.

In Giappone questi servizi per l'infanzia, che accolgono i bambini dalla prima infanzia fino all'età scolare ( 0 – 6 anni), svolgono un ruolo molto importante nella socializzazione e educazione dei bambini.

Inoltre, circa il 95% dei bambini giapponesi di quattro anni frequenta una scuola per l'infanzia o chiamata anche programma prescolastico, che accoglie i bambini dai tre ai sei anni, e gli asili nido o istituzioni per la cura diurna o programma di assistenza per i bambini dai zero ai tre anni.

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