La Verità della Menzogna

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Il buio si agitava con forza e rabbia intorno alla coppia intenta a sfidarsi in una cruenta guerra di sguardi, da un lato spinti da una rabbia ed un'insaziabile desiderio di spiegazioni, un urlo feroce trattenuto a stento fra i denti aguzzi e le iridi totalmente nere, mentre dall'altro piuttosto atoni e sfrontati. Pitch Black stava sprofondando, poteva sentire il proprio sangue catrame sfondare le pareti delle vene come un maremoto, i lunghi tubicini carnosi erano ben visibili sotto la sua pelle diafana, resa ancora più pallida di quanto non fosse normalmente. Il riflesso che l'Uomo Nero poté scorgere di sé nelle iridi dorate del giovane che stava trattenendo, gli stava facendo venire i brividi, ma qualsiasi cosa provasse a fare non riusciva a tornare alla sua forma consueta, i suoi capelli scuri, normalmente sparati verso l'alto, avevano preso la forma di enormi tentacoli che sbattevano ovunque fuori controllo, frantumando le pareti circostanti ed il soffitto del corridoio, mentre il suo volto stava contratto per il dolore e tante, troppe lacrime si susseguivano a solcargli le guance. L'uomo strinse maggiormente le dita contro la felpa del Padrone del Gelo, stringendone i lembi del collo come a volerlo strozzare, ma incapace di fare quel gesto in più, forse per una microscopica, forte speranza che, dentro quel corpo così sconosciuto e quel viso totalmente diverso, ancora si celasse un qualcosa del suo amore. " Non può aver detto la verità ... " rimbombavano, come un'eco, i pensieri del Signore della Paura nella sua mente ottenendo come effetto solo di farlo sentire ancora peggio " ... Deve aver mentito ! Mentito ! Mentito ! Mentito ! Il mio Jack è ancora lì dentro ed ora lo tirerò fuori ! " le braccia di Pitch si mossero velocemente sbattendo il corpo dell'avversario contro la parete più vicina, ma senza lasciare la presa nemmeno per un secondo. L'urlo, che tanto a lungo i suoi canini avevano cercato di trattenere, proruppe contro il volto dell'essere che si era definito Jokul Frosti, era un tentativo, un sciocco esperimento per veder rinascere nell'altro almeno una piccola reazione che gli ricordasse il suo Fiocco di Neve, un sussulto, una breve emozione di sorpresa, ma nulla. Il ragazzo davanti a Black non fece una singola mossa, rimase perfettamente immobile, insensibile per qualche secondo per poi liberare un ampio sorriso carico di furbizia e portare le proprie mani intorno ai polsi dell'uomo ombra per poi stringere in modo così forte da obbligarlo a lasciarlo e gemere per il dolore " Non perdere il controllo Pitch, non è così che ti ho insegnato a comportarti " accadde tutto in un secondo, fu sufficiente un momento di esitazione del suo aggressore perché il giovane, con una forza davvero inaudita ed inaspettata, capovolgesse le posizioni spingendo l'Uomo Nero contro l'altra parete intontendolo per poi cominciare a prenderlo a pugni, senza mai abbandonare lo stesso, fastidioso mezzo sorriso. Pitch si portò immediatamente gli avambracci davanti al viso per difendersi dalla scarica, ma fu pressoché un gesto inutile visto che l'altro era molto più veloce ed i suoi colpi così precisi e potenti sul suo corpo da stremarlo, fino a lasciarlo fragile e dolorante come non accadeva da tanto, tanto tempo " J-Jack ... " si ritrovò a chiamare, quasi in un sussurro, l'uomo di tenebra mentre il suo corpo veniva finalmente graziato dall'assalto dell'altro che, senza dire una parole, lo afferrò per il colletto dell'abito trascinandolo verso la stanza dalla quale erano arrivati. La vista di Pitch era un agglomerato confuso di pallini scuri e gocce salate, tante domande a ferirlo come la lama di un coltello affilato, il sangue nella bocca, ferroso fra i denti, a dare un sapore ancora peggiore alla situazione che stava vivendo, il futuro, prima così luminoso adesso tramutatosi in un foglio bianco, bagnato e coperto di macchie scure dalla dubbia provenienza, come lo era stato da sempre prima dell'inizio di quell'avventura. Il tappeto venne sostituito dal freddo pavimento della stanza dell'Ombra, Black poté vedere la figura di questa tornata alla propria forma normale e, sul suo viso giovane ed angelico, un'emozione di pura gioia nel vedere il suo portatore, nessuna reazione nei suoi confronti " Jokul ! Sei tornato ! Era ora ! " la bimba abbandonò il proprio trono per andare ad abbracciare il nuovo Jack ed abbracciarlo, venendo subito accolta altrettanto gioiosamente dal Signore del Gelo che così finalmente lo lasciò andare facendolo cadere sul pavimento facendogli prendere una sonora zuccata sulla nuca già dolorante " M-Mamma ... " Pitch prese un profondo respiro ed allungò il braccio verso la coppia allo scopo di attirare l'attenzione della propria madre, aveva bisogno di lei, se c'era qualcuno che poteva riportargli il suo amato Spirito dell'Inverno quella era lei " M-mamma, J-Jack ... l-lui è ... " Solo quando l'uomo prese ad agitare la mano più in fretta la donna lasciò l'amico liberandolo dalla propria stretta, e si concentrò su di lui avvicinandoglisi ed accarezzandogli i capelli sulla fronte, la vista dell'Uomo Nero a farsi ancora più debole ed affaticata " Va tutto bene Pitch, era tutto previsto, non devi preoccuparti " il sorriso dell'Ombra si assottigliò leggermente apparendo agli occhi del figlio più inquietante che affettuoso " M-mamma, i-il mio Jack ... " una delle dita sottili della dama si andò ad appoggiare sulle sue labbra facendolo restare in silenzio mentre, alle spalle di questa, comparve la figura di Jokul Frosti in un sorriso altrettanto preoccupante " Hai visto figliolo ? " lo sguardo della corvina tornò per un secondo in quello di Frosti e poi tornò nel suo " Alla fine tutto quello che ho fatto per riuscire a far tornare il mio vecchio amico e tuo mentore ha finalmente dato i suoi frutti, ora non esiste più nessun debole Guardiano del Divertimento a distrarci dalla riconquista di questo pianeta ed all'obiettivo di permettere l'eclissarsi di qualsiasi fonte di luce e speranza nell'intero universo " l'uomo dagli occhi dorati non seppe bene cosa fu a causare la sua reazione, se l'incredulità o l'immenso terrore che lo investì nel sentire quelle parole pronunciate con una tale gelidità, ne rimase spiazzato sollevandosi rapidamente a sedere osservando con occhi sgranati il duetto che aveva davanti, indietreggiando trascinandosi sul pavimento " M-mamma, che stai dicendo ?!? T-tu ... tu avevi detto che io e Jack ... " la bambina si portò le mani alle labbra ed abbassò la testa cominciando a singhiozzare, comportamento che confuse ancora di più il figlio mettendolo quasi a disagio, ma quando poi questa sollevò nuovamente la testa liberandosi in una risata a dir poco psicotica la paura che fece nascere dentro Black fu più che sufficiente a far fremere tutti gli incubi presenti " Non mi dire che tu hai davvero creduto a tutta quella storia delle armi anche per voi e che vi avrei permesso di stare insieme come una coppia di innamoratini ! Non ti pensavo così credulone, ma immagino sia normale che nelle ombre malformate come te sia normale un certo livello di stupidità cronica "  quell'affermazione non fece altro che accrescere ulteriormente tutta la confusione che affollava la mente dell'Uomo Nero " O-ombra ... Malformata ? " il muro entrò in contatto con la schiena del corvino che, in un batter d'occhio, si ritrovò circondato a semicerchio da ogni ombra presente nella stanza e, in prima linea, davanti a tutte le altre, sua madre e Jokul Frosti, sorridenti ed incredibilmente terrificanti " Oh ... povero piccolo Pitch ... " intervenne allora il Gelo incrociando le braccia al petto " ... mi sa che lo avevi convinto anche della cazzata che sei sua madre, non credevo che la tua capacità di manipolare i ricordi delle tue bestie fosse così forte, mi fai quasi paura, lo sai Ombra ? " " C-cazzata ? C-che v-vuoi dire ? i-io ... io non ... " una delle fiere ai lati dei due fece un balzo in avanti cominciando a scorrere sul pavimento fino a raggiungere il corpo di Pitch ed avvolgendovisi intorno, tappandogli la bocca e stritolandolo furiosamente, che cosa stava succedendo ? Era forse finito in un incubo ? Era per caso svenuto durante l'aggressione del nuovo Jack ed ora si stava immaginando tutto, non poteva esserci altra spiegazione a tutto quello che stava succedendo, i ricordi gli si aggrovigliavano l'uno sull'altro, come serpi con spire acuminate, Pitch voleva sapere a cosa la coppia si stesse riferendo, conoscere la verità perché, a quanto pareva, niente di quanto era convinto di sapere erano i fatti reali. Mugolò contro la propria madre e contro il Signore del Gelo, urlando per quanto la sua condizione glielo permettesse e facendoli reagire con una bella risata di gusto " Sembra che voglia sapere ogni cosa, ti va di dirgli tutto prima di spegnerlo di nuovo ? Mi piacerebbe vedere la sua reazione prima di resettarlo di nuovo e divertirci a sguinzagliarlo in giro " " Sei il solito sadico Jokul, ma credo che tu abbia ragione, quando poi lo annullerò terrò la rabbia che accumulerà, sarà ancora più letale ed il nostro obiettivo più vicino " Tutti i presenti si sedettero, perfino l'ombra che stava bloccando l'Uomo Nero si allentò leggermente permettendogli di inspirare ed espirare meglio anche se non era perfettamente sicuro di voler ascoltare ciò che l'altra aveva da dirgli.

SCHIAVO DELL'OMBRA || JACK FROST X PITCH BLACK ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora