capitolo 12

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Pov's Lydia
Aprii a malapena gli occhi, illuminati dalla poca luce che filtrava attraverso la persiana, mi voltai e dando uno sguardo alla sveglia notai che erano le 12:47a.m.
Mi alzai e rimasi seduta per qualche secondo al centro del letto con una mano poggiata alla testa per via del dolore; allungai il braccio per prendere il barattolino delle pasticche ma non c'era; ricordai di averlo lasciato di sotto così scesi.
Iniziai a frugare nella borsa ma le pasticche non c'erano, iniziai ad andare nel panico ma poi le vidi poggiare sopra il mobiletto della cucina e tirai un sospiro di sollievo. Ne mandai giù due, richiusi il barattolino nel cassetto e non avendo molta fame presi solo una barretta energetica e andai in soggiorno, mi gettai sul divano e accesi la TV, la quale per qualche strano motivo non funzionava e apparivano tutti puntini bianchi e neri che si muovevano facendomi venire un forte dolore agli occhi. Ad un tratto iniziai a sentire uno strano rumore, era come se avessi le orecchie tappate e un fischio continuo mi rimbimbasse nella testa, era come...era quasi come se fossi sott'acqua...
Mi avvicinai cautamente alla TV, non la toccai, la sfiorai semplicemente ma una scossa fortissima mi colse di sorpresa, fu talmente forte da farmi finire per terra. Mentre cadevo a terra sentii un grido
《LYDIA!》fu quasi come se fosse stata quella voce a scaraventarmi a terra. urlando.
Rimasi stesa a terra con gli occhi chiusi per circa un minuto, non so per quale strano motivo ma avevo troppa paura di aprire gli occhi ma mi feci coraggio e poco a poco li aprii.
Le orecchie si erano più o meno stappate ma il fischio continuava imperterrito. Mi alzai lentamente e mi sedetti sul divano cercando di capire cosa diamine era appena successo. Di chi era quella voce? Continuai a ripetermi consapevole della risposta. Stiles. Lui, era sempre lui ad urlare il mio nome. Corsi in cucina e mi affrettai a prendere le pasticchè per poi mandane giù una, poi due,poi tre e quell'insopportabile fischio cessò.
Sentii la porta aprirsi, erano Scott e Malia ;possibile che erano già qui alle 13:00?
《Che ci fate già qui?...non dovreste essere a scuola?》chiesi prendendo un bicchiere d'acqua
《Mancava un'insegnate quindi siamo usciti prima》giustificò Scott
《Tu che combini?》domandò
《...nulla di che...Mi sono svegliata da poco, volete che vi prepari qualcosa?》chiesi
《No, grazie, abbiamo mangiato a scuola》disse Malia buttando lo zaino sul divano e sedendosi
《Ah,non accendere la TV, è rotta》dissi per poi bere
《Ma che dici?la TV è già accesa e funziona》disse Malia confusa. A quelle parole l'acqua mi andò di traverso ed iniziai a tossire, quattro, cinque colpi di tosse...poi il panico...era solo un po' d'acqua andata di traverso eppure io mi sentivo come se stessi affogando...di nuovo
《Lydia!Respira!》disse Scott dandomi dei colpi sulla schiena.
《Sta diventando violastra, non credi che dovremmo portarla in ospedale?》disse Malia avvicinandosi di corsa
《No, è solo un po' d'acqua》obbiettò Scott
Mi lasciai cadere tra le braccia di Scott sempre continuando a tossire e nel finire entrambi a terra era come se mi trovassi in tutt'altra situazione, ero in acqua, andavo su e giù tra il fondo e la superficie ed era poca l'aria che riuscivo a respirare...sento la corrente trascinarmi sempre più lontano e, arrivata al vertice della cascata intravidi la figura di Stiles, era sulla riva...e stava urlando il mio nome. Nel cadere giù per la cascata mi risvegliai da questo flashback e ricominciai a respirare grazie a Scott che aveva praticato la manovra di Halvin.
《..è...è viv-...è vivo..》dissi tra qualche singhiozzo
《Chi?》chiese Scott stringendomi tra le sue braccia; mi faceva sentire al sicuro,era davvero il fratello che non ho mai avuto.
《...stiles》dissi lasciandomi abbandonare definitivamente al mio corpo, i forti colpi di tosse ripetitivi mi avevano fatto esplodere la testa così svenni tra le braccia di Scott...lasciandomi cadere una lacrima.
Stiles era vivo, finalmente ne avevo la certezza. Ma se è davvero vivo allora dov'è? Mi avrà cercata? E se si fosse già dimenticato di me?..Mille domande  e nessuna risposta ma finalmente questa tempesta si è placata, almeno spero. Quando riaprii gli occhi ero in ospedale, di nuovo; cavolo quanto odiavo finire sempre lì, mi faceva sentire debole, inutile,troppo fragile, ed io non sono così.
Quando mi svegliai vidi Melissa che mi stava infilando una ago nel braccio. Non fu proprio un bel risveglio.
《Finalmente ti sei svegliata》disse sorridendo e tamponandomi il punto di conficcazione dell'ago con l'ovatta.
《Cosa è successo?》chiesi con gli occhi leggermente socchiusi
《Sei svenuta,cara. Sei rimasta in stato di incoscienza per più di sei orez》disse buttando la siringa ormai usata
《Perchè mi sento come se mi avesse travolto una mandria di elefanti?》chiesi dolorante
《Sarà l'effetto delle pasticche che hai preso》disse  con area di rimprovero
《...e tu come...》
《....Scott e Malia ti hanno vista prendere le pasticche in più di un'occasione e in quantità esagerate》
Abbassai il capo.
Scott e Malia entrarono e Melissa uscì
《Torno subito》disse per poi chiudere la porta
《Ci hai fatto prendere un colpo!ma quando la smettarai di svenire in ogni occasione?》disse Malia abbracciandomi
《..è l'ultima volta giuro ma adesso lasciami mi stai stritolando!》dissi con voce soffocata per via delle braccia di Malia che in ogni cosa che faceva metteva fin troppa forza.
《sono felice che tu stia bene》disse staccandosi
《LYDIA!》Sentii urlare per la milionesima volta. Credevo di essermene liberata.
《avete voi le mie pasticche?》dissi alzandomi
《No...le hai finite tutte quindi abbiamo buttato il barattolo》rispose Malia
《Mene andreste a comprare un'altro?》dissi sedendomi sulla poltrona accanto alla finestra.
《Non ci pensare neanche!è colpa di quelle pasticche se sei qui!》disse Scott
《Scott, ti prego, ne ho bisogno》
《E per cosa?sentiamo..》chiese Malia piuttosto arrabbiata
《Ragazzi, vi supplico》 dissi portando una mando alla fronte per via del mal di testa e di quelle urla che mi sembravano sempre più vicine
《NON HAI BISOGNO DI QUELLE PASTICCHE!TI FANNO SOLO DEL MALE!》mi urlò contro Scott
《CHE NE SAI TU DI COSA MI FA BENE O COSA MI FA MALE? SONO IN GRADO DI BADAREA ME STESSA》
《...e siamo qui》borbottò Malia
《A CHE DIAVOLO TI SERVONO QUELLE DANNATE PASTICCHE?》CONTINUÒ AD URLARE SCOTT
《A SOPPRIMERE LE VOCI, OK?QUESTE MALEDETTE VOCI CHE NON MI ABBANDONANO MAI》 DISSI urlando e con gli occhi lucidi.
《...beh...se sei capace di badare a te stessa allora fallo》dissero uscendo.
Passò una mezz'oretta e mentre continuavo ad andare avanti ed indietro per la stanza quelle urla era vi sempre più forti
《Lydia! Lydia dove sei?》continuavo a sentire
Pov's Scott
《Lydia dove sei?》sentimmo per poi vedere un tizio correre verso di noi.
《wo wo wo》dissi fermandolo; era alto più o meno quanto me, capelli spettinati e camicia alla boh.
《Sei amico di Lydia? Sai dov'è?è qui dentro?》chiese indicando la stanza accanto alla quale eravamo seduti
《Che cosa vuoi da Lydia?e prima di tutto chi diavolo sei?》chiese Malia
《...oh...ahm...io sono Stiles, voi?》rispose...era lui...era Stiles.
Pov's Lydia
La porta si aprì ed erano Scott e Malia spalla a spalla
《Che c'è adesso?》dissi sbuffando
《C'è qualcuno per te...》si spostarono uno a destra e l'altro a sinistra mostrando la figura dietro di loro..finalmente...era Stiles...
《...Lydia》il mio nome uscire dalle sue labbra in maniera così calma era un qualcosa di magnifico.
《...s-s-Stiles?》dissi con voce strozzata. Mi sorrise e io ricambiai. Mi corse incontro e mi baciò, a quel contatto mi sciolsi come un ghiacciolo al sole,dopodiché  mi abbracciò e mi sussurò
《...visto?ho trovato il modo ritornare da te....Mi sei mancata》la sua voce così calda sul mio collo mi fece rabbrividire
《...anche tu...non immagini  quanto...》dissi lasciando cadere le lacrime sulla sua camicia

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