Il compagno di stanza

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“Hanako-san è troppo positivo…“ Pensò Naku infilandosi sotto le coperte. “Sono le 10.30 e quello ancora non torna, dubito che riuscirò mai anche solo a rivolgergli la parola… “

L’aveva appena pensato quando la porta della camera si aprì lentamente.

Il ragazzo, preso alla sprovvista, chiuse immediatamente gli occhi e si tirò le coperte fino a coprire il viso, fingendo di dormire.

Il compagno di stanza buttò lo zaino da una parte e accese la lampada che stava sul comodino accanto al letto per poi sbadigliare sonoramente e gettarsi a peso morto sul materasso. Si sfilò le scarpe e le spinse in malo modo da una parte, poi iniziò a spogliarsi.

- Ehi! – Chiamò a un certo punto mentre si stava togliendo la felpa.

Naku si irrigidì nel sentirsi chiamare, ma persistette nella sua recita e continuò a fingere di stare già dormendo.

- Lo so che sei ancora sveglio. – Aggiunse dopo un po’ sospirando esasperato.

L’altro rabbrividì e, il più lentamente possibile, si girò su un fianco, così da avere il compagno di stanza di fronte. Sperava solo di non finire come Maru…

- Co… come l’hai capito? – Chiese quando si fu voltato, la voce che tremava leggermente.

- Quando dormi hai il respiro più pesante. – Rispose semplicemente l’altro alzando le spalle. – E poi ti agiti sempre un sacco, quindi era evidente che ora stessi fingendo. –

- Mi agito? – Chiese Naku sorpreso.

- Eccome! – Rispose l’altro annuendo. – Seriamente: ma l’hai mai fatto un sogno, almeno una volta nella vita? Sembri avere sempre gli incubi! –

- In effetti… - Mormorò il moro chinando leggermente lo sguardo.

- E poi parli sempre un sacco, quindi anche tutto quel silenzio era sospetto. – Aggiunse sfilandosi i pantaloni.

- Parlo nel sonno!? –

- Davvero un sacco! – Rispose l’altro ridendo. – Ma di solito parli a bassa voce, quindi in un modo o nell’altro si riesce a prendere sonno. –

- E… Cosa dico? – Chiese Naku preoccupato.

- Ah, di solito niente di che, ti limiti a ripetere “Hanako-san” all’infinito. -

- Davvero? – Chiese avvampando improvvisamente.

- Già,  quasi tutti i giorni, ma a volte dici anche “Aka Manto”. Sei un appassionato dell’occulto o cosa? – Chiese alla fine stravaccandosi sul letto.

- Qualcosa del genere… -
L’altro rimase a osservarlo per alcuni istanti, poi si infilò sotto le coperte e si girò su un fianco, come Naku.

- Ti sembra strano che oggi abbia deciso di attaccare bottone con te, vero? – Chiese ridendo leggermente.

- Un po’… - Rispose Naku, sorpreso da quella domanda.

- La verità è che mi interesso difficilmente agli altri. – Disse dopo un po’. – Sinceramente non avevo intenzione di parlare con te, anche perché ci vediamo di rado, ma questa mattina sei uscito fuori in una conversazione con alcuni dei miei amici e quelli mi hanno praticamente costretto a giurare che avrei provato a diventare tuo amico. – Spiegò.

- A me è successa una cosa simile! – Esclamò Naku sorpreso. – Proprio oggi un mio amico mi ha detto di provare a parlarti. –

- Non devi avere molta fiducia nei consigli di questo tuo amico se prima stavi cercando di evitarmi. – Rise il ragazzo.

Aka Manto & Hanako-san //Yaoi//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora