Erano passate diversi mesi da quando era cominciato il Football Frontier International e ora mai era giunto il momento di prepararsi per partire verso l'isola del calcio. Stavo sistemando il borsone che mi sarei portata dietro, con la consapevolezza, però, che mi sarebbero mancate Suzette e Victoria. Durante qual periodo si erano trasformate nelle mie migliori amiche. Adoravo passare il mio tempo con loro quando i ragazzi non avevano gli allenamenti. E, alcune volete, poteva capitare che venivano anche a farci un saluto durante quest'ultimi. Quando fui pronta, bussarono alla porta Cammy, Silvia e Celia. Urlai un avanti e loro si precipitarono all'interno.
-Ragazze ma cosa ci fate qui, è successo qualcosa di grave?- Chiesi subito preoccupata. Era normale che una di loro venisse a trovarmi, ma tutte e tre insieme era davvero raro.
-No, nulla di grave. È solo che Cammy ci ha detto che ci deve dire una cosa.- Disse Silvia sedendosi sul letto.
-Di cosa si tratta?
-Ho chiesto a mio padre se Suzette e Victoria potevano venire con noi sull'isola del calcio come membri dello staff.- Disse lei dolcemente.
-Davvero e lui cos'ha detto?- Chiedemmo tutte in coro. Temo dal tono della voce avremmo potuto averle anche danneggiato un timpano. Ci facevamo molto prendere dalle cose a quanto pare, ma infondo eravamo adolescenti, era normale.
-Ha detto si!- Cominciammo a saltellare su e giù per la mia camera euforiche. Finito il teatrino ci rimettemmo a parlare di questo argomento. Alla fine decidemmo che sarei andata io a comunicare la notizia alle ragazze. Infondo ero quella che aveva legato di più con loro.
Una volta giunta sulla collina della città, dove Mark di solito si allenava, trovai ad aspettarmi le mie due amiche. Non appena fui abbastanza vicina da farmi sentire dissi:
-Ciao, come state?
-Tutto bene.- Risposero insieme.
-Ho una notizia incredibile da darvi!
-Cosa?- Chiese Victoria.
-L'allenatore Travis ha detto che da oggi in poi farete parte dello staff della Inazuma Japan!
-Non ci credo!- Disse Suzette alzandosi in piedi di scatto. Io sorrisi e ci abbracciammo di colpo. Probabilmente se avessimo avuto dei fioretti saremmo finite a fare come i tre moschettieri tutti per uno e uno per tutti.
Il giorno seguente eravamo all'aeroporto pronti per partire. Dopo aver salutato Shawn e Jordan che sarebbero rimasti in Giappone, ci imbarcammo, pronti per partire. La tranquillità del viaggio non fu lunga. Mentre eravamo in aereo, infatti, Hurley cominciò ad urlare:
-RIPORTATEMI IN MARE!- Le sue urla vennero seguite dalle nostre risate che, però, vennero interrotte dalla Vic che disse:
-Dai piantatela povero Hurley! Ha solo paura di volare.- E ovviamente subito con la risposta pronta l'azzurra disse:
-Abbiamo una nuova coppia la Victrley!
-No, ti prego non attaccare di nuovo!- Io cominciai a ridere sotto i baffi beccandomi un'occhiataccia dalla ragazza.
Passata qualche ora atterrammo sull'isola. Visitammo alla larga alcuni quartieri. Dopo esserci sistemati, noi ragazze decidemmo di fare un giro per il nostro quartiere. Sfortunatamente ci fu una piccola falla nel nostro piano. Non ci eravamo accorte della presenza di un incrocio che poteva portarti in uno qualsiasi degli altri, così, al posto di tornare alla residenza, ci ritrovammo in tutt'altro luogo.
-Dove siamo finite?- Chiese preoccupata Celia.
-Bella domanda.- Rispose Vic.
-Quindi ora ...- Cominciò a dire Silvia nella speranza che qualcuno completasse la frase.
-Andiamo avanti sperando di incontrare un'anima pia che ci dica come tornare dai ragazzi.- Dissi cercando di imitare il tono di mio fratello nei discorsi durante una partita.
-La vedo dura, ma tentar non nuoce e poi più perse di così.- Concluse Suzette. Camminammo per qualche metro, finché non perdemmo anche Cammy.
-È sparita Camelia.- Disse la sorella del regista.
-E ora! Ci mancava solo questa!?- Disse l'azzurra.
Pov Cammy
Ero disperata, non avevo la più pallida idea di dove mi trovassi e per di più avevo perso le ragazze. Non sapevo cosa fare. Vagavo nel buio, finché proprio sotto la luce di un lampione mi scontrai con qualcuno. Quando riaprì gli occhi mi trovai davanti un ragazzo della mia età, con dei lunghi capelli azzurri tenuti indietro solo da un elastico rosso e gli occhi azzurri. Subito cortesemente mi chiese:
-Vi siete fatta male madamigella?
-No, non vi preoccupate.- Mi affrettati a rispondere. Dalla sua precedente frasi mi resi conto che si trattava di un ragazzo inglese e questo mi faceva dedurre che mi trovavo proprio del quartiere del suo paese.
-Perdonate la mia maleducazione non mi sono ancora presentato, il mio nome è Edgar Partinus e sono io capitano dei Cavalieri della regina la rappresentativa inglese.
-Io invece mi chiamo Camelia Travis e sono una delle manager dell'Inazuma Japan, molto piacere.
-Posso farvi una domanda se non sono troppo indiscreto?
-Certamente.
-Mi chiedevo cosa ci fate tutta sola in giro per il nostro quartiere.
-Mi trovavo qui con le altre ragazze, ma mi sono persa.
-Se volete posso riaccompagnarvi io al vostro alloggio.
-Se non vi reca disturbo mi farebbe molto piacere.
-Bene allora andiamo.- Camminammo per diversi minuti fino a raggiungere la residenza. Giunti nelle vicinanze ci trovammo davanti le ragazze. Lui mi salutò con un bacia mano e la frase "Spero di rivedervi presto". Tornai dalle mie amiche contenta per l'esperienza che avevo vissuto solo in una prima sera.
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Angolo autriceRingrazio Suzette che mi ha dato una mano per la realizzazione del capitolo.
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Una nuova manager
FanficMark Evans e la Inazuma Japan stanno per cominciare le qualificazioni per il campionato mondiale. Nel frattempo una ragazza arriverà dall'Italia. Quale sarà il suo ruolo in questa storia?