Ritorno alle origini

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PRIMA DI INIZIARE CON IL CAPITOLO DUE COSE IMPORTANTI. Per prima cosa voglio ringraziare che mi ha mandato in privata le coppie e invito chi ha altre idee in mente ad inviarmele esattamente come hanno fatto loro, mentre come seconda cosa voglio esporvi un mio dubbio in merito all'età dei personaggi. Nell'episodio di selezione della nazionale Todd dice a Jack che lui è la star degli studenti del secondo anno e, come vediamo nell'episodio del diploma, lui è più piccolo di Mark. Ciò vorrebbe dire che Mark, Axel e ecc... sono del terzo anno. Però allo stesso tempo scopriamo che è passato un anno dal mondiale alla fine, perciò i ragazzi dell'ultimo anno dovrebbero già essere diplomati. Tutto questo è davvero poco chiaro a mio avviso. Non so se magari è un errore di doppiaggio, ad ogni modo volevo esporvi il mio dubbio e sentire le vostre opinioni in merito.

Le settimane sembrarono volare e in un men che non si dica la partita tra l'Inazuma e l'Orfeo era arrivata. L'incontro era terminato con un pareggio, ma era stato uno spettacolo eccezionale, che si era concluso con l'arresto del signor Dark e Jude che per la prima volta ci aveva mostrato i suoi occhi. Non avrei mai immaginato che avrebbe potuto riservarci così tante emozioni. Visto il risultato, la qualificazione della Japan alle semifinali sarebbe dipesa dalla sconfitta dell'Unicorno, che si sarebbe scontrata con l'Impero. Era passato un giorno da quando erano accaduti i fatti prima raccontati e io stavo preparando i bagagli per tornare con la mia nazionale, essendo terminato il periodo di sostituzione. Dovevo confessare che era stato davvero un bel periodo quello passato qui. Rivedere Paolo, che per cinque anni era stato non solo il mio migliore amico e compagno di classe, ma anche un fratello, mi aveva riempito il cuore di gioia. Ciò che però avevo apprezzato di più erano stati i momenti trascorsi con Xavier, che, non appena aveva tempo di venirmi a trovare, si presentava qui. Non appena conclusi con il bagaglio, scesi al piano sottostante dove tutti i ragazzi erano incollati davanti allo schermo della TV. Nell'esatto momento in cui poggiai a terra la valigia, sentii il triplice fischio dell'arbitro. I giochi erano fatti. L'Impero aveva trionfato e ciò stava a significare che il Giappone aveva passato il turno. Senza rendermene conto, mi trovai ad esultare, attirando perciò l'attenzione degli italiani su di me. 

-Ops!- Paolo scoppiò a ridere e si avvicinò a me, seguito da tutti gli altri. 

-Già te ne vai?

-Temo di sì. I miei amici mi aspettano e soprattutto mio fratello da ieri non fa altro che tartassarmi di telefonate per sapere quando sarei arrivata.- Prima che me ne rendessi conto il ragazzo mi abbracciò. 

-Mi mancherai Cometa.- Era da molto tempo che non sentivo quel soprannome. Era nato in Italia tra i banchi di scuola. Per tutti eravamo il duo inseparabile Cometa e Meteora. Tutto partito da una semplice giornata al planetario con la classe, durante la quale noi due ci perdemmo e venimmo ritrovati addormentati dietro ai modellini di questi due oggetti spaziali. 

-Anche tu Meteora.- Mi rivolsi poi agli altri. -Promettetemi di non combinare altri guai con qualche stupido scherzo.

-Va bene, faremo i bravi.- Disse ridacchiando Gigi. -Anche se è molto probabile che moriremo di fame, nessuno cucina bene come te.

-Esagerato! Ricordatevi che vi voglio in forze per le prossime partite. Non vedo l'ora di rivedere un match tra voi e l'Inazuma in finale.

-Contaci!

Fuori dal cancello ad attendermi trovai il bus con alla guida il signor Veteran. Ad aspettarmi al suo interno trovai già tutte le mie amiche, tranne Celia ovviamente. Il tragitto fu molto divertente, infatti lo passammo a scambiarci i gossip riguardanti le settimane appena trascorse. Victoria ci aveva rivelato che Hurley un giorno era venuto a trovarla per invitarla a fare surf con lui e in quell'occasione si erano baciati sulla spiaggia al tramonto. Ovviamente Suzette asserì che lei aveva già previsto tutto, mentre eravamo in viaggio, ma noi non l'avevamo ascoltata. Mi dispiaceva ammetterlo, però aveva assolutamente ragione questa volta. Cammy ci raccontò invece un fatto insolito riguardante la festa organizzata antecedentemente alla partita tra Regno Unito e Giappone. Pare che in quell'occasione sia avvenuta un'interessante, quanto insolita, discussione tra Edgar e Caleb, la quale, a dir la verità, sembrava più una lotta per una ragazza. Sembrava, però, che Camelia non si fosse resa conto di essere l'unica ragazza della loro età presente e che quindi probabilmente c'era di mezzo lei. Chi avrebbe mai detto che sarebbe potuta succedere una cosa del genere? Speravo solamente che l'inglese non proponesse un duello all'alba, anche se sarebbe stato divertente da vedere.  Anche nell'Unicorno sembrava essere, però, nato un triangolo amoroso, che vedeva ai suoi vertici l'ex giocatrice della Raimon, Silvia ed Erik. La celestina andava dietro al fantasista, che a sua volta non sembrava avere occhi che per Silvia, che non capiva cosa stesse accadendo. Ad essere sinceri questa voce non proveniva dalle due manager, ma Mark Krueger e Dylan Keats, che erano venuti a trovare la nazionale italiana pochi giorni prima. A quanto pare questo periodo di sostituzione aveva svolto un ruolo da cupido. Arrivammo alla sede senza troppe difficoltà e venimmo accolti da una sorpresa preparataci dai ragazzi, ovvero una festa a sorpresa.

-Questo è per festeggiare il vostro ritorno e anche quello di qualcun altro, anche se per poco.- Disse Mark indicando Nelly, che se ne stava seduta vicino ad Axel. Capii immediatamente perché mio fratello aveva detto una cosa del genere. La mora non indossava la solita divisa scolastica.

-È stato davvero un bel pensiero, grazie!- Rispose Silvia. Quando entrammo nel vivo della festa potei finalmente notare dal vivo le coppie che si erano formate. Darren e Celia ballavano insieme sotto l'attento sguardo di Jude, che sembrava non perderli mai di vista, nemmeno mentre chiacchierava con David. Per la prima volta vidi Victoria, dall'altro lato della stanza, comportarsi in maniera amorevole con il surfista, che la guardava felice. La cosa più dolce di tutte, fu però vedere il capitano che tentava di trascinare Nelly in pista. Io guardavo tutti a distanza, mentre ogni tanto scambiavo quattro chiacchiere con gli altri. D'un tratto sentii una mano posarsi sulla mia spalla.

-Ti va di venire con me in un posto?- Mi domandò Xavier sorridendomi.

-Dipende da dove.

-Seguimi e lo scoprirai.- Dovevo ammettere che tutto quel mistero mi incuriosiva molto, perciò accettai. Immediatamente mi afferrò la mano destra e correndo mi trascinò fuori dall'abitazione.

Mentre ci spostavamo l'aria era ravvivata dalle nostre risate cristalline, dovute all'improvvisa fuga. Arrivammo, senza fermarci nemmeno un istante, alla spiaggia. Era davvero meraviglioso come luogo, ma di ancor più bello, c'era il cielo stellato, che sembrava vegliare su di noi. Il rosso guardò in alto e mi sorrise.

-Perché mi hai portata qui?

-Sai ho sempre amato la bellezza del firmamento e dello spazio sconfinato. Quando fingevamo di essere alieni mi domandavo se esistessero davvero altre forme di esseri viventi lì da qualche parte. La cosa che, però, mi ha sempre affascinato è la sua similitudine con me. Anch'io ho sempre pensato di essere solo come lo è lui. Un giorno arrivò invece mio padre, il signor Schiller, finalmente avevo trovato qualcuno che mi volesse bene e, soprattutto, una famiglia nell'Alius Accademy. Sai lì molte ragazze si presero una cotta per me, ma io non ricambiavo mai. Non mi ero mai innamorato. Tutto, però, cambiò quel giorno quando una ragazza appena tornata dall'Italia mi cadde addosso. Inizialmente non mi ero reso conto di essermi innamorato di te, sentivo solamente il desiderio di passere insieme ogni minuto che avevo a disposizione. L'ho capito finalmente quando mi sono accorto di essere geloso di Paolo ogni volta che ti abbracciava o ti stava troppo vicino.- Si girò poi verso di me. Avevo il cuore che mi batteva all'impazzata, a quanto pare Suzette ne aveva azzeccate due su due di coppie. In un istante le sue labbra si posarono sulle mie. Quello fu il momento più magico della mia vita. In quel momento non esisteva nulla oltre a noi e un turbinio di emozioni. Solo quando ci staccammo mi tornò in mente una persona, Mark! 

-Sai vero che ora dovremo dirlo a mio fratello?

-Tranquilla. Devo confessare di averglielo confessato qualche giorno fa e lui ha detto che se tu fossi stata innamorata di me, anche per lui non ci sarebbero stati problemi. Mi ha, però, avvisato che se ti farò soffrire me la vedrò con lui e ha Axel e Jude come rinforzi.

-Possibile che mio fratello sia in grado di passare da affettuoso a iperprotettivo in meno di due secondi?

-A quanto pare.

-Che ne dici torniamo dagli altri?- Proposi cominciando a camminare verso la residenza.

-Aspetta, quello che è successo, significa che stiamo insieme?

-Sì.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 09, 2021 ⏰

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